La Juventus ha perso 4-0 in amichevole contro l’Atletico Madrid, il match si è giocato alla Continassa. L’uomo del match è stato l’ex Morata con una tripletta. Allegri ha scelto un 4-3-3 con Soulé al posto di Kean, out per motivi disciplinari. Pellegrini invece fuori per un infortunio all’ultimo (contusione al ginocchio destro).
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Juve, 0-4 con l’Atletico: top e flop. Allegri: “Serve più cattiveria! Gatti, Cuadrado, Bremer e Morata…”
La partita è andata così, questo il racconto di Gazzetta.it: “Morata è ancora desideratissimo e i rimpianti aumentano dopo 10 minuti, quando segna il più classico dei gol dell’ex: contropiede 3 contro 4, Joao Felix parte a campo aperto e serve il puntero sul sinistro che non sbaglia. Male la difesa, che sbaglia tutti i movimenti, impalpabile il centrocampo. Gli spagnoli sono padroni del campo mentre la squadra di Allegri non fa un tiro in porta. In compenso li subisce e dopo un paio di parate decisive di Szczesny, che neutralizza anche un calcio di rigore di Joao Felix (assegnato al 39’ per fallo di mano di Alex Sandro su cross di Saulé) arriva il raddoppio (43’), ancora targato Morata: altro contropiede su cui la Juventus si trova scopertissima, Alvaro va via prima a Bonucci e poi salta Bremer come un birillo: doppietta col mancino, adesso è sicuramente più chiaro a tutti perché Allegri continua a spingere per riavere il suo vecchio centravanti. Morale: la Juve ha bisogno di un altro attaccante, oltre che di un regista e di un esterno sinistro, l’Atletico molto probabilmente si terrà stretto il suo. Allegri prova a cambiare qualcosa spostando Soulé (pochissimi palloni toccati) a destra, alzando Alex Sandro, mettendo Di Maria a fare la sottopunta e impostando a tre, ma la musica non cambia. L’Atletico anche senza Oblak, Correa, De Paul, Gimenez, Kondogbia sta meglio fisicamente, tiene palla e spinge parecchio su tutte e due le fasce. Movimenti rodati e coordinati, schemi semplici ma efficaci. La Juve invece dimostra di essere ancora indietro, sia sul piano del gioco che su quello della tenuta fisica.
Nella ripresa subito dentro 5 bianconeri (Perin, Gatti, Miretti, Rabiot e De Sciglio) e Allegri ridisegna la squadra con un 4-4-1-1. Grazie a Miretti, al debutto perché rientrato a inizio agosto dopo gli impegni con l’Under, arriva il primo tiro in porta dei bianconeri. Vlahovic non è ancora in forma campionato e Di Maria è l’unico che prova a fare qualcosa. L’unica nota positiva, insieme a Szczesny, è Gatti, che entra con la cattiveria giusta. Morata però è scatenato, vuole portarsi a casa il pallone e ci riesce: al 17’ punizione di Lemar su cui Alvaro arriva con la testa: deviazione decisiva e Perin battuto. Allegri cambia ancora, 3-5-1-1 con Soulé dietro a Vlahovic e Rugani con Bremer e Gatti. Confusione tanta, reazione pochina. E l’Atletico, che ancora non è sazio, ne approfitta: 4-0 al 91’, con imbucata finale di Cunha (lettura sbagliata di Barbieri)”.
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