ASSENTI - "Serviva una partita diversa, ci mancavano Rodriguez (febbre) e Vojvoda che sono fondamentali, ed eravamo troppo lenti. C'erano i presupposti per fare bene: le prime sei mi hanno sorpreso, qui invece molto male e ci vuole ben altro".
GOL NEL FINALE - "Non me lo spiego. I dati sono in crescita nei finali... Abbiamo preso gol dal nulla, contro l'Inter ci mancava un po' di esperienza ed è stato il mio rammarico. Ora non avevo questa sensazione, ma non ho spiegazioni. Abbiamo analizzato tutto, ma è difficile: non hai sensazioni che la squadra crolli, non ho soluzioni in questo momento".
PELLEGRI E SANABRIA - "Volevo dare una scossa, ma dobbiamo trovare qualcosa in attacco che ci dia una certezza. Provare ad inventarci qualcosa di più, anche perché ci sono giocatori che hanno alti e bassi: Radonjic fa la differenza e gli creo spazi, ma poi magari fa veramente male. E lo percepisci subito che farà male. La loro storia è così, ora dobbiamo lavorare sulla continuità. Anche Seck è giovane, a Bergamo è stato stupendo e magari è normale che non sia così continuo".
STOP VOJVODA - Un problema muscolare al flessore gli ha impedito di giocare la sfida di ieri tra Torino e Sassuolo. Mergim Vojvoda non è sceso in campo, le sue condizioni saranno da valutare nei prossimi giorni. Ecco perché non ha giocato e non è nemmeno subentrato: non era in panchina per infortunio. Così Juric: "Aveva un fastidio muscolare al flessore, voleva giocare ma avevo paura di perderlo per lungo periodo. Da come dice lui, non è niente di grave. Lunedì riprendiamo gli allenamenti". Lo stop era precauzionale, per evitare di perderlo per più tempo. Farà degli esami a Torino e poi si valuterà se potrà raggiungere la nazionale.
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