Con Skriniar e Renato vale la stessa regola. Entrambi, proprio come Mukiele a Lipsia, sono a scadenza 2023. Dunque il PSG vuole prenderli alle proprie condizioni: Renato è un figlio di Campos e dell'allenatore Galtier, è stato stellare a Lille con entrambi e Campos è convinto di poter chiudere quando vuole. Ecco perché il Milan è indietro, molto indietro eppure non rassegnato del tutto perché comunque questa storia passa da Parigi. Campos lo vuole come priorità totale ma per 12/13 milioni, non di più.
Come per Skriniar, in questo caso il PSG è fermo a 50 milioni da inizio giugno: chi raccontava di 60 o 65 milioni sul tavolo mentiva, rilanci finora mai arrivati, l'Inter nel frattempo ha perso Bremer e vuole 70 milioni. A queste condizioni niente accordo, mega rilancio o non si farà. Il PSG comanda sui tempi, detta settimane di trattative anche a costo di perdere i giocatori. Per Renato resta in pole, in controllo; per Skriniar deve aumentare ma ad oggi non arriva assolutamente a 70 milioni. Chiamatela guerra di nervi. Una questione di principio, firmata Luis Campos.
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