VLAHOVIC - "A parte il fatto che l'anno scorso ha segnato 6-7 gol anche con me senza rigori. Quest'anno sta migliorando e di questo ne sono felice. Ma porto solo un esempio: ad inizio stagione quando mi veniva fatto il nome di Vlahovic io lo consideravo incedibile e dopo la trasferta di Milano con l'Inter, quando andò male, il sottoscritto l'ha fatto giocare titolare contro tutto e tutti. Questo fa capire la mia visione. In estate non abbiamo potuto fare preparazione, giocava Kouame perché più longilineo e quindi entrato prima in forma. Ma la stima che ho in Vlahovic è evidente. Ma io voglio il contributo da parte di tutti, anche da parte degli altri ragazzi. Ora non conta più Beppe o Cesare, Ribery o Pezzella, conta che tutti possano portare un rendimento nel momento in cui si viene chiamati".
EYSSERIC - "Vale lo stesso discorso. Anche per lui c'è stima, da lui mi aspetto tanto in questo finale di campionato".
PRANDELLI - "Ognuno ha il suo pensiero, ma nel caso di Cesare ho grande stima e amicizia. Ci conosciamo da tanto ed è nato un rapporto, non me la sento di commentare: è giusto rispettarlo e lui stesso ha chiesto di girare pagina e lasciarlo tranquillo. Andiamo avanti pensando al lavoro".
PREOCCUPAZIONE - "Da un lato c'è un po' di preoccupazione, ma dall'altro c'è voglia di cambiare le sorti e di mettere in campo tutto quello che si ha giocando con l'atteggiamento giusto. Io cercherò di capire in fretta quali sono le sensazioni migliori in vista della partita per avere una squadra compatta ed organizzata. Mesi fa siamo stati la miglior difesa del campionato, allo stesso tempo vogliamo migliorare anche la fase offensiva. Dopo Genova potrò capire ancora meglio cosa c'è da fare. Purtroppo quest'anno è stato particolare, senza preparazione. Ci sono stati altri problemi, come quelli legati a Pezzella ad inizio stagione oppure quelli legati al Covid. C'era bisogno di un po' più di tempo, anche se abbiamo fatto partite buone. Ci sono mancati anche i tifosi. In questo ultimo periodo però non ci sono ne se ne ma".
NOVITÀ - "Abbiamo iniziato a lavorare su un paio di situazioni tattiche, ma io punto soprattutto sulle certezze della squadra. Quello che conta comunque è la partecipazione e l'intensità oltre alla concentrazione. In questo senso i quattro gol di Castrovilli, i cross degli esterni e la pericolosità delle mezzali fanno capire che in fase offensiva non contano solo gli attaccanti".
CALLEJON - "Ha qualità importanti e mi farà piacere recuperare anche lui per la causa viola, può darci ancora tanto. È arrivato per sostituire Chiesa, purtroppo appena arrivato ha avuto il Covid e nella mia gestione non è stato disponibile, poi cosa sia accaduto non lo so. È un giocatore importante, dobbiamo fare in modo di ritrovarlo".
AMRABAT - "L'ho visto solo un giorno, vediamo nelle ultime ore come sta. Ho saputo che ha avuto qualche problemino alla schiena, stiamo valutando. Mi aspetto anche da lui un rendimento com'è nelle sue corde".
IGOR E KOKORIN - "Stanno lavorando in maniera differenziata. Igor lo conosco bene, penso possa rientrare nelle prossime settimane. Con Kokorin ho parlato solo una volta, sta lavorando con i fisioterapisti per risolvere questo problema che non gli ha permesso di lavorare con la squadra".
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