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I 10 tipi di scambiatori al fantacalcio, dallo stalker al Mastrota

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C’è qualcosa di più bello degli scambi al fantacalcio? L’aria di colpaccio, la voglia di tirare un pacco, la sensazione giusta. E ancora gli assalti per assicurarsi il pupillo perso all’asta, l’intuizione su un giovane,...
Fabrizio Romano

C'è qualcosa di più bello degli scambi al fantacalcio? L'aria di colpaccio, la voglia di tirare un pacco, la sensazione giusta. E ancora gli assalti per assicurarsi il pupillo perso all'asta, l'intuizione su un giovane, incastri di tre giocatori pensati per pomeriggi interi. I tipi di scambiatori al fantacalcio sono tanti, tutti diversi, ognuno con una sua storia. Ve li raccontiamo qui:

LO STALKER - Gli scambi al fantacalcio sono la sua vita. Appena è finita l'asta non fa tempo a finire la settima birra della serata che si precipita a guardare le rose degli altri per provare a prendere gli obiettivi che ha perso. Andrà avanti giorno dopo giorno, notte dopo notte, una piaga peggiore dell'invasione delle cavallette. Inonda whatsapp a ogni ora: "Allora, me lo dai 'sto Berardi?". Non perde mai la speranza, ti contatta su Facebook, al telefono, con sms e se c'è bisogno passa anche sotto casa. Insaziabile.


L'OBAMA DEI POVERI - Di solito, è di quella categoria di fantallenatori che si presentano all'asta chiedendo se Ilicic è centrocampista. Un po' come andare all'Angelus in piazza San Pietro domenica prossima aspettandosi che il pontefice sia ancora Papa Leone XXIII. Totalmente sballato, l'Obama dei poveri si guadagna tale denominazione perché è semplicemente irraggiungibile. A fine asta dimentica la propria rosa, di conseguenza chi lo contatta per gli scambi riceve risposta quando ormai i giocatori sono diventati allenatori. Parlare con Barack Obama è più facile che trovare il nostro amico della Fantalega operativo per discutere seriamente di uno scambio. Tre giorni dopo: "Dai, Hernanes per Soriano". "Ma sono interista, non posso darti Hernanes". Il numero di Obama, please?

IL POLLO - Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Dal minuto in cui l'asta finisce è bersagliato da qualsiasi fantallenatore pur di riuscire a spennarlo per primi, quando il materiale è ancora fresco. Può farne di tutti i colori: cede Eder per Totti, Pogba per Soddimo e se c'è bisogno anche l'Audi del papà per un triciclo. Non imbrocca uno scambio dai tempi di Tomas Locatelli al Bologna. Accoglie a braccia aperte Maksimovic e il giorno dopo sta fuori per due mesi. Intortato con favole di ogni tipo per convincerlo a chiudere operazioni da ufficio indagini, il più delle volte accetta per non perdere l'amicizia dell'offerente. Persona meravigliosa, fantallenatore disastroso.

IL RIVOLUZIONATORE - Dietro alla scrivania si sente Walter Sabatini. Neanche il tempo di aver completato la squadra che già ha voglia di cambiare tutto: affari rischiosissimi, migliaia di proposte sui tavoli di chiunque, ci prova col pollo ma non demorde neanche con l'inflessibile. Non teme niente e nessuno, ha solo un'infinita sete di scambi. Regge il grande carrozzone del calciomercato per il puro piacere di farlo, anche se c'è da scambiare un inutile Terranova per Bovo. Operazioni su operazioni, Re del Mercato, i 300 giocatori all'anno mossi da Ghirardi al Parma sono la sua ossessione. L'incubo è incontrarlo a un compleanno nei giorni col mercato aperto: passerà l'intera serata a chiedervi Nainggolan.

IL MASTROTA - Di solito, parte da una base di rosa costruita all'asta non indimenticabile. E allora il Mastrota si rimbocca le maniche e inizia a proporre a chiunque scambi al limite dell'imbarazzante. Il tutto col sorriso sulle labbra, degno di chi ti sta rifilando un pacco che neanche il sale magico di Wanna Marchi: "Dai, Palacio per Eder. Ha segnato 200 gol in carriera questo qui, ha qualità, Mancini non lo toglie mai". Prova a persuaderti come un incantatore di serpenti, deve assolutamente rimediare ai disastri dell'asta e propone Balotelli a destra e sinistra come fosse una batteria di pentole. La sua frase magica? "Con questo scambio ci fai un affare tu e ci perdo io, eh". Ma allora perché me lo proponi? Questo influsso di bontà deriva dall'aria natalizia in pieno settembre? Viva le televendite, il suo enorme problema è che dopo cinque anni ormai non ci casca più nessuno.

L'INFLESSIBILE - Vive sul modello Claudio Lotito. Gli chiedi un giocatore? Fai prima a chiedergli la fidanzata. "Punto sul gruppo, non si muove nessuno". Rifiuta qualsiasi tipo di offerta a prescindere perché si fida troppo dei suoi ragazzi. L'inflessibile è un muro troppo alto per qualsiasi fantallenatore ambizioso: "Ti do Candreva e mi dai Allan?". Ma scherzi, oh: "Allan è sostanza, 6,5 fisso, non si discute". Difende i suoi giocatori come fratelli, non scende a compromessi neanche sull'acqua naturale o frizzante a tavola. Crea squadre solide, più Luca Toni e meno Balotelli il suo grido di battaglia.

MISTER RETROMARCIA - Il più odiato da ogni fantallenatore. All'inizio è favorevole a qualsiasi scambio, risponde sempre nello stesso modo: "Ci penso". La speranza si accende, inizi a pregustare un'operazione, la tua fantasquadra da sogno sta materializzandosi. Lui ti tiene aggiornato, "credo di sì", è ottimista fino alla fine. Tutto sembra andare in porto, finché lui all'improvviso non ti fa maledire ogni santo esistente: "No dai, salta tutto". Ma come salta tutto? Ci ha ripensato, il calendario, i suoi fedelissimi, il consiglio della fidanzata. Milioni di scuse che equivalgono alla tua voglia di rompere un'amicizia che dura da anni. Mister retromarcia è così, prendere o lasciare.

IL SENTIMENTALE - Certi amori non finiscono... è il Galliani della Fantalega. Quando vai a chiedergli di scambiare un giocatore è come proporgli di scambiare una sorellina minore: "Eh, a lui sono troppo legato". Vive inebriato d'amore, finge di pensare seriamente a un possibile scambio quando in cuor suo sarebbe come un reato. Perde il controllo all'idea di dover rinunciare a quei suoi fedelissimi di provincia come un Hallfredsson o un Croce, gli scambi con più di due giocatori lo spaventano più di quanto l'uomo nero terrorizza i neonati. Categoria intoccabile se poi ha influenze da tifoso: il romanista che ha Totti non avrà altra ragione di vita. Volete fare uno scambio con il sentimentale? Andate in pace.

L'INSIDER - Quando offre uno scambio è il più preparato di tutti. "Guarda, ti do Djordjevic: torna tra 12 giorni in gruppo, l'ho letto su un sito" è la sua frase di default. Giura di conoscere a memoria l'infernale marchingegno del turnover per ogni squadra, che sia per l'attacco della Fiorentina o per il centrocampo della Juventus. Propone scambi da cinque giocatori convinto che gli incastri casa/trasferta siano nettamente favorevoli. "Eh, poi quest'anno vedrai che Guarin le gioca tutte". Ma perché? Chi te l'ha detto, Mancini? "No, un amico di mio padre che lo conosce". Inutile dire che solo il pollo può farsi convincere.

L'INCONTENTABILE - Un rilancio perenne. Continuo. L'incontentabile non è mai sazio: dopo cinque ore a discutere di uno scambio centrocampista-attaccante sembra finalmente vedersi la luce. "Dai, ci penso l'ultima volta". E poi? E poi ti chiede di "inserire un difensore per equilibrare". E allora bestemmie che volano, programmi di formazioni meravigliose ancora una volta in bilico, per esasperazione gli proponi anche di prenderti Henrique del Napoli in cambio di Vrsaljko ma lui non è mai contento abbastanza. "Aspetta, se invece di Muriel ci mettiamo Berardi?". Una notte intera a ricevere domande di Marzullo ha l'effetto di un bagno turco rispetto a trattare uno scambio con l'incontentabile.