KEAN - "Con Kean c’è feeling, dentro e fuori dal campo. Mi fa ascoltare la sua musica, mi piace. È un giocatore fortissimo e ha ancora tanto potenziale per giocare ad alti livelli. Insieme potremo fare un’ottima stagione".
RIGORISTA - "È chiaro che sono io il primo rigorista ma se se la sente, può tirarlo anche lui. Siamo qui per vincere e il nostro obiettivo è solo questo. Per me non è importante chi segna. Mi interessa soltanto la vittoria".
RUOLO - "Mi piace avere la libertà ma credo di potermi esprimere bene anche in una squadra che segue uno schema o una struttura di base. Se l’allenatore vuole che io faccia qualcosa, lo faccio perché sono sicuro che cercherà il meglio non solo per me ma per tutta la squadra".
LA 10 - "Indossare la maglia numero dieci è un onore per me. Baggio, Rui Costa, Antognoni: sento l’affetto della tifoseria e l’importanza che viene data a questa maglia".
ITALIA - "Amo l’Islanda, la porto sempre nel cuore, certo però il clima italiano è tutta un’altra cosa. I nostri inverni sono lunghi e freddi. E l’oscurità ci avvolge per sei mesi tutti i giorni. Ma ci si abitua. Mi piace tornarci in vacanza. Mi piace vedere i miei amici, la mia famiglia. Il cibo non è buono come quello italiano ma va bene".
GILARDINO - "Mi ha sempre dato molta fiducia ma sono sicuro di avergli restituito quello che voleva con gol e assist. Ha avuto alcuni problemi, dei giocatori infortunati. Ma sono sicuro che si riprenderà e porterà il Genoa al livello che merita".
COMMISSO - "Tutti vorrebbero arrivare a un trofeo soltanto sfumato negli ultimi due anni. La Fiorentina è stata anche molto sfortunata se ripensiamo a quelle partite. Il presidente Commisso ha una grande energia, si vede la sua passione e basta guardare quello che ha costruito qui. Non ho mai visto un centro sportivo del genere, il Viola Park non potrebbe essere migliore di così".
PALLADINO - "Un grande, prima di ogni gara mi dice di incidere e di esprimermi al massimo. Vengo da un piccolo infortunio prima del mio trasferimento a Firenze: lavoro ogni giorno per arrivare al top e sento che sono vicino".
CHI APPREZZA - "Ho giocato sia con Koopmeiners che con Reijnders. Avevamo un ottimo centrocampo all’AZ Alkmaar e noi tre eravamo al top. Sono ottimi interpreti, mi manca giocare con loro. Ma siamo ancora in contatto e siamo tutti molto amici. Nella Fiorentina? De Gea è un fenomeno ma so come batterlo su rigore. Tutte le notti, invece, sogno come far gol a Josep Martínez".
PROCESSO - "Come ho già detto, è stato un anno duro da affrontare sul piano mentale ma penso che la pressione, l’ansia e la negatività siano cose che ognuno di noi attraversa nel corso della vita. L’importante è imparare dalle esperienze e credere nei propri valori. Io ho 27 anni e ne ho passate tante: ovviamente è stato difficile ma è importante rimanere positivi. Ho anche letto molti libri sulla mentalità di crescita e consiglio a tutti di farlo. Conosco il mio valore e i miei principi, non ho nulla di cui preoccuparmi. Ho imparato che la mia famiglia e i miei amici sono tutto per me, sarò loro per sempre grato. Sono sempre stato calmo. Non mi interessa nient’altro perché sono molto felice della mia vita. Ho una bella famiglia, ho due bellissimi bambini, ho genitori molto attenti e amorevoli, ho amici fantastici. Da mia madre ho preso la forza mentale, l’essere sempre concentrati, ma anche la gentilezza, la dolcezza. È un esempio, una fonte d’ispirazione. Come mio padre, commentatore sportivo in tv. Magari seguirò le sue orme finita la carriera, chissà".
NAZIONALE - "Finalmente posso tornare. Sono stato in contatto con il ct e non vedo l’ora di giocare di nuovo per il mio Paese".
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