POCHI SOLDI - "Ho sempre vissuto la mia vita in armonia con le mie possibilità, tra l’idea teorica e la pratica ho cercato di dare indirizzi al club, assumermi qualche rischio da una parte per guadagnare dall’altra. Ma di compromessi non se ne possono fare troppi. Perché ora va tutto bene siamo in estate, quando però iniziano le partite si stringe il culo a tutti. Ai miei direttori Osti e Faggiano ho detto, “sceglieteli voi i calciatori da prendere, ma se poi mi esonerano, venite via con me”. Bisogna stare molto attenti, perché il patrimonio della società è la Serie A. Il Monza sta facendo una squadra forte, e anche tutte le altre nostre dirette concorrenti si stanno muovendo sul mercato".
MERCATO NEGLI ULTIMI GIORNI - "Sempre e solo problemi miei… non è così automatico l’inserimento di uno nuovo. Scherzando ho detto, “esoneratemi ora e richiamatemi a novembre, a squadra fatta. Poi c’è un mese e mezzo di stop per il Mondiale e rifacciamo il ritiro…”. La Samp è una cosa che sento, come se fosse la mia, non a livello materiale, ma di pelle. Noi oggi abbiamo una risorsa, la nostra incredibile tifoseria, che la domenica ci spinge. A Romei qualche giorno fa gli ho messo un bigliettino in tasca “questa roba qui bisogna fare”. La Samp oggi è l’entusiasmo, la passione della gente, la Samp oggi è famiglia. E appunto perché poi diventa una cosa che senti tua, aumentano le responsabilità".
SINGOLI - "Murillo mi ha colpito per umiltà, entusiasmo, disponibilità. C’era l’idea di mandarlo a giocare, ora sto riflettendo. Non so poi che vuole fare lui. Leris può tornare utile. De Luca è migliorato, ma lì incidono le scelte. Avendo Caputo e Quagliarella, e poi tra poco Gabbiadini, non ha spazi. Non puoi avere 3-4 per ruolo, non la gestisci. Ho sempre detto 20, e se ho bisogno attingo dalla Primavera. Yepes? Come pensiero calcistico è tra i migliori centrocampisti che abbiamo, poi c’è la tenuta fisica, per fare giocare lui dovresti avere una percentuale di possesso superiore agli altri e non siamo in questa condizione".
CESSIONE - "Non incide sulla squadra. Bisogna aggiustarla e migliorarla questo sì, ma non con delle figurine, tanto per pigliare qualcuno, ma con acquisti mirati. Qualcosa di meglio di quello che abbiamo o abbiamo avuto. C’è bisogno di facce nuove che portano energia pulita. E mi aspetto un contributo forte per appartenenza, leadership, rettitudine da Quagliarella e Rincon. La società li ha rinnovati anche per questo. E cito Ravaglia, esempio positivo".
CANDREVA - "È importante? Sì. Quando deciderà cosa fare io lo asseconderò".
SAMPDORIA - "Povera ma bella".
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