In questa situazione di stallo è pronta a inserirsi l’Inter, che non può permettersi ingaggi a doppia cifra ma per Dybala - pupillo di Beppe Marotta che piace molto a Simone Inzaghi - è disposta a fare uno sforzo, arrivando a un quinquennale con una base fissa di 7,5 milioni di euro a stagione. Cifre che non sono competitive con quello che può permettersi il City, che ha un monte ingaggi di 250 milioni e il suo giocatore più pagato, De Bruyne, ha rinnovato a 20 milioni a stagione. Dybala alla Premier ha già detto no una volta: era il 2019, la Juventus provò a scambiarlo con Lukaku, era tutto fatto tra bianconeri e United ma Paulo fece saltare l’affare, nonostante uno stipendio sontuoso, oltre i 10 milioni di euro a stagione. Voleva restare a Torino a tutti i costi, perché si sente legato a doppio filo a maglia e città. Ora però la situazione è cambiata: l’argentino non ha una predilezione per il calcio inglese, troppo fisico per le sue caratteristiche, ma con Guardiola sarebbe un’altra storia. D’altronde chi non vorrebbe essere allenato dal migliore? Ora nella testa di Dybala c’è solo la Juve e un finale di stagione da scrivere, ma ha messo in conto la possibilità che con la Juve non si arrivi al lieto fine. Tottenham e Barcellona hanno già sondato il terreno, così come l’Inter, ma il procuratore Jorge Antun (che da ieri è iscritto al registro nazionale degli agenti riconosciuti dal Coni, uno degli intoppi burocratici che aveva impedito la firma dl rinnovo a ottobre) prima parlerà con i bianconeri. Sarà a Torino entro metà febbraio, intanto il City studia la mossa giusta. Se Pep si presenterà con 10 milioni e un progetto a misura del 10, stavolta sarà più difficile resistere alla tentazione inglese".
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