KOOPMEINERS - "Ha fatto una cosa straordinaria, ma anche i due gol nel primo tempo, in una posizione che è un adattamento, perché in queste ultime partite ci siamo trovati corti. Stavolta è stato bravo anche nella profondità".
FUTURO - "Io ho un grandissimo rapporto con tutta la società. Credo sia giusto chiarire sui veri obiettivi e su quello che deve fare la squadra, poi vedremo. Noi siamo sempre stati in alto, abbiamo avuto parecchi nervosismi, non tanto da parte della gente, che ci ha sempre sostenuto. Ho delle sensazioni, che non ritengo siano giuste, ma sono mie. E devono anche combaciare. Io quest’anno non davo per scontato che la squadra fosse da Europa League. Nessuno ha abbassato l’asticella, ma c’è stata un’esasperazione su questo aspetto. Avrei voluto fosse affrontato questo clima morale. La società ha fatto investimenti importantissimi, spendendo cifre enormi: alcuni li ho valorizzati, su altri… Se porto dei giocatori in panchina quando è stato fatto un investimento diventa un problema. Ed è il motivo per cui voglio che prima non si condividano queste cose".
DECISIONI - "La società non mi ha mai influenzato, ma vorrei evitare certi casi. Se le mie valutazioni non sono in linea con la società, poi nascono difficoltà. È calcio. E dopo sette anni può esserci un momento così".
TIFOSI - "L’affetto della gente può essere un dono, non ho mai avuto un seguito così. Sento grandi responsabilità nei loro confronti. Bergamo è una città piccola e molto compatta. Con tanta appartenenza. Io non son un nemico, posso essere criticato. Qui c’è una compattezza molto forte che va preservata. Questo è un valore superiore a tutto il resto".
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