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Ranieri: “Recupererò Pellegrini, è come Lampard! Hummels, Paredes, Dovbyk, Pisilli…”

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La Roma torna alla vittoria in campionato battendo 4-1 il Lecce. Questo il commento alla partita del tecnico Claudio Ranieri, le sue parole.
Andrea Agostinelli

La Roma torna alla vittoria in campionato battendo 4-1 il Lecce. Questo il commento alla partita del tecnico Claudio Ranieri, le sue parole riprese da vocegiallorossa.

PRESTAZIONE - "La prestazione è stata gagliarda, come avevo chiesto, contro una squadra abituata a lottare. Noi dovevamo mettere in campo lo stesso ardore che metteva il Lecce. Poi, se avevamo più qualità, lo dovevamo dimostrare in seguito. Ma tu devi pareggiare proprio la voglia di lottare su ogni palla e la squadra l'ha fatto. Io sono contento perché parecchi singoli avevano bisogno di questa fiducia, di questa autostima, e hanno fatto una buona partita. Nel secondo tempo abbiamo sofferto un pochettino all'inizio. Poi, quando ho messo Pisilli, si sono fermati perché con un centrocampista in più ci siamo riquadrati".


PELLEGRINI - "Lo recupererò? Ma sicuramente, io l'ho detto quando sono arrivato, io ho avuto nella mia carriera due splendidi centrocampisti che sanno far gol: uno è Lampard e l'altro è Pellegrini. Però, Pellegrini sta attraversando un periodo un pochettino triste dentro di lui, perché non è il solito romano menefreghista, lui si sente tutto il peso addosso e questo non va bene. Lui deve giocare con spensieratezza. Io lo rivedrò sorridere, giocare con spensieratezza. Lui giocherà".

PISILLI - "Giocavamo 3 di loro contro 2 di noi, contro Koné e Paredes, e non potevamo tenere tanto ancora i trequartisti insieme a Dybala. Per cui mi è sembrato più logico dare una consistenza maggiore al centrocampo mettendo Pisilli, che è una gran bella mezzala. L'altro giorno mi mancava perché è un giocatore gagliardo, tosto, determinato, sa tirare in porta, sa inserirsi, sa fare diverse cose. È giovane ma già ha un buon futuro. Sono contento per la squadra, sono contento per i tifosi soprattutto".

DOVBYK - "La squadra senza centravanti può essere una soluzione? Sicuramente non mi faccio scrupoli: cerco sempre la soluzione migliore. Questa volta è capitato perché Dovbyk era costipato, non riusciva a reggere, e quindi ho deciso di schierare tutti i giocatori abili nell’uno contro uno, quelli che sanno trattare la palla in velocità. L’ho detto chiaramente: è importante rompere la linea difensiva. Non possiamo limitarci a giocare davanti ai difensori senza mai inserirci. E invece lo hanno fatto molto bene. Per cui, perché no?".

PAREDES - "Per me i campioni sono campioni, dipende se vorrà stare. È a scadenza, dipenderà dal nuovo allenatore, io da allenatore lo terrei. Ti immagini se sarò io l’allenatore? (ride, ndr)".

SAUD - "Lui ha una velocità incredibile, quindi lo sprono a spingere. Contro Dorgu ho detto: metto due giocatori veloci, così non sarà tanto tranquillo nell’attaccarci. Avrebbe dovuto stare attento anche alle nostre ripartenze. Infatti, c’è stato un momento in cui è stato molto bravo, e siamo riusciti a servirlo. Dobbiamo imparare a conoscerlo meglio, perché è molto timido. Anche in allenamento tende a fare le cose semplici, spesso passa la palla indietro. Io, invece, so che lui può dare il passaggio e poi lanciarsi nello spazio. E lì diventa davvero difficile da fermare".

FRIEDKIN - "Ho sentito che parlavate del presidente. Io non voglio difendere nessuno perché non sono l'uomo indicato. Però ho chiesto al mio addetto stampa quali sono i presidenti americani in Serie A e sono tanti. Io non l'ho mai sentito parlare. Per cui è un loro modo di agire. Mettono delle persone, si fidano di queste persone, poi se le cose vanno male ci rimettono loro i soldi. Io mi auguro che adesso abbiano scelto le persone giuste perché siamo tutti sempre sul chi vive, cerchiamo di fare le nostre cose come meglio crediamo. E loro sono fatti così. Io non ho sentito nessuno dei presidenti americani perché evidentemente loro gestiscono, vogliono gestire la cosa in questa maniera e parlano proprio il minimo indispensabile, parlano con gli operatori della loro squadra e con i dipendenti della loro squadra e sperano che tutto vada al loro posto".

TRIDENTE - "Nel calcio ormai non c'è più un sistema fisso. Quando dico che scelgo la formazione la sera prima è perché faccio un resoconto sulla squadra di come si sono allenati e le cose che più mi convincono per battere la squadra avversaria non curandomi del nome, facendo così posso sbagliarmi di poco, perché con 5 cambi puoi sempre rivedere tutto. Ormai i giocatori sono diventati delle spugne meravigliose, sono molto bravi ad adeguarsi alle richieste del mister".

HUMMELS - "È un giocatore che non è ancora al 100%, riesce a sopperire leggendo in anticipo le giocate degli avversari. È stato un grandissimo acquisto, è un grandissimo professionista, non si è mai lamentato per non aver giocato ed è un grandissimo esempio per tutti i suoi compagni".