PELLEGRINI - "Godiamoci questo Lorenzo: si allena sempre da primo della classe. Oggi l'ho visto molto spigliato e concentrato: sabato sera farò le mie decisioni in base alla partita".
SOULÉ - "Si applica e mi piace molto: non ha fatto nessuna richiesta, sa che ha un futuro roseo qui da noi. E' bravo però a me piacciono i giocatori pratici: è quello che gli chiedo. Lui tocca dieci palloni, io voglio che siano importanti per la squadra: non posso pensare che quando prende palla comincia a toccarla 3-4 volte e non succede nulla. Quando un mio giocatore la riceve, deve succedere qualcosa: soprattutto con chi ha quella qualità. Lui ci arriverà, ha tutto per riuscirci".
CRISTANTE - "Dovrebbe riprendere a correre: sta bene, non avverte più dolore e non gli si gonfia più la caviglia. Credo che da domani comincerà a correre in campo e presto tornerà in squadra".
HUMMELS - "Il futuro dipende da lui, se vuole restare e se si sente ancora di giocare: non possiamo forzarlo. E' libero, credo si trovi bene ma ci sono mille cose che dovrà valutare".
ZALEWSKI - "Mi auguro resti, ci conto: si allena sempre bene. Aspettiamo e vediamo".
MERCATO - "Se è possibile fare 3-4 operazioni a gennaio? Tutto può essere, potremmo avere otto mesi di apertura di mercato, eppure tutto si decide negli ultimi due giorni. Non ho mai capito il senso di una finestra così lunga. Perché non farla durare una settimana? Sarebbe intensa, piena, e voi vi divertireste di meno, mentre io potrei allenare subito o sapere che non avrò nuovi giocatori, e sarebbe tutto più semplice. Invece, con una finestra lunga, si inizia a parlare, si fanno mille riflessioni, si aspetta, si rimanda, e poi tutto si concentra negli ultimi due giorni. Ma, alla fine, questo è il calcio, ed è anche il bello del calcio".
DOPO IL DERBY - "Io non credo che ci sia stato bisogno, anche se l’ho fatto, perché come allenatore il mio compito è mettere in guardia la squadra. Sono convinto che faremo una buonissima partita. Poi, saranno gli episodi a decidere se esaltarci o condannarci, ma questo lo accetto. Per me, la squadra, quando scende in campo, deve essere pronta a lottare contro un avversario che eccelle nel pressing, che non ci concederà un attimo di respiro e che ci attaccherà con aggressività. Sappiamo tutto questo. Sappiamo come gioca il Bologna, proprio come sapevamo come giocava la Fiorentina di Italiano o lo Spezia di Italiano. Abbiamo studiato tutto nei minimi dettagli. Ora, però, dobbiamo mettere in pratica ciò che sappiamo".
MENTALITÀ - "Non credo manchi mentalità. Manca quell'aspetto mentale-motivazionale che ti fa dare quel di più. Noi ci siamo vicino. Avete visto che le nostre partite sono gagliarde. Si poteva perdere col Tottenham e col Milan. Queste sono le opportunità che le squadre si cercano. Noi ci stiamo andando vicini. Mancano pochi giorni alla vittoria in trasferta. Io sono per i grandi numeri. Prima o poi ci arriverò. Le squadre domenica si daranno battaglia, noi dovremmo essere bravi ad entrare dentro le vie che si creano".
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