MILIK - La Juve è entrata nella settimana che porterà al derby contro il Torino e Allegri conta di arrivarci con tutti gli effettivi a disposizione. Tranne uno, come scrive La Gazzetta dello Sport: "L’unico assente infatti potrebbe essere Arek Milik, ancora out per un problema muscolare. L’attaccante polacco dovrebbe tornare in gruppo alla vigilia del derby e quindi teoricamente potrebbe anche essere pronto per andare in panchina, Allegri però non vuole correre rischi, vista anche la fragilità del giocatore, e preferisce usare la massima cautela. Più probabile quindi che Milik torni a disposizione contro il Cagliari (venerdì 19 aprile) quando Max potrebbe valutare di fare anche un po’ di turnover, avendo poi la semifinale di ritorno di Coppa Italia dopo pochi giorni (martedì 23) all’Olimpico. Chiesa ok Gli altri, salvo imprevisti, saranno tutti abili e arruolabili, compreso Federico Chiesa che contro la Fiorentina ha giocato nonostante un risentimento alla coscia (così ha raccontato Allegri nel post partita) e che non preoccupa in vista del match di sabato".
TORINO - E' cominciata ieri la preparazione in casa Torino del sentitissimo derby contro la Juventus. Queste le ultime in casa granata dall'infermeria: "In giornata Pellegri svolgerà un approfondimento diagnostico sul fastidio muscolare emerso prima della trasferta di Empoli. Fiducia crescente per Ilic che potrebbe rientrare tra i convocati del derby", spiega La Gazzetta dello Sport.
MANCINI - Ha fatto molto discutere l'esultanza di Gianluca Mancini insieme ai tifosi della Roma dopo la vittoria contro la Lazio nella stracittadina. Il fatto non ha lasciato indifferente la ProcuraFederale, a cui il Giudice Sportivo ha chiesto un supplemento d'indagine: "Si invita la Procura Federale a relazionare, a titolo di supplemento, in ordine ad eventuali ulteriori fatti avvenuti e comportamenti tenuti dai tesserati al termine dell’incontro, disponendosi in ogni caso, a norma dell’art. 61, comma 1, ultimo periodo, CGS, l’inoltro degli esiti delle indagini eventualmente avviate d’ufficio, ai fini delle valutazioni e delle determinazioni finali spettanti a questo Giudice Sportivo in base alla competenza generale a decidere prevista dagli artt. 65, comma 1 lett. a), e 61, comma 1, CGS, nonché dall’art. 14, comma 1, lett. d) ed e) CGS CONI, trattandosi di eventi accaduti in occasione dello svolgimento della gara". Cosa porrebbe rischiare il difensore? Lo spiega Il Messaggero: "Il procuratore Chinè sta verificando se sussiste la possibilità di contestargli l'articolo 4 del Codice di Giustizia sportiva, quello che obbliga i tesserati al rispetto di «lealtà, correttezza e probità». La pena potrebbe andare dalla squalifica alla multa. Inoltre, il club potrebbe decidere di patteggiare e accettare di pagare una sanzione per responsabilità oggettiva. «Non volevo offendere nessuno, ho preso la prima bandiera che mi hanno dato», ha detto il difensore nelle interviste post gara. Qualcosa di simile accadde a Zaniolo multato per 4mila euro per aver intonato un coro ingiurioso contro Zaccagni in occasione dei festeggiamenti per la vittoria di Conference League nel 2022. All'epoca la Federazione accettò la richiesta di patteggiamento avanzata dal calciatore e dal club".
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