SCAMACCA E RETEGUI - "Scamacca e Retegui sono calciatori con caratteristiche diverse, a Scamacca chiedo più di fare il centravanti, mentre con Mateo stiamo lavorando per farlo giocare un po’ più defilato e non sempre in posizione centrale. Devono entrambi migliorare alcuni aspetti. L’infortunio di Scamacca non era preventivabile, Retegui lo apprezzavamo già da avversario, ma non immaginavamo questi numeri di gol. Hanno caratteristiche diverse. Su Scamacca stiamo molto attenti, aveva raggiunto una condizione che non avevamo mai visto, per recuperarlo ci vorrà ancora un po’".
PENSIERO SUL TURNOVER - "Più giochi e meglio stai? Lo abbiamo riscontrato anche noi. Da febbraio, nella passata stagione, abbiamo giocato sempre ogni tre giorni senza soste. Non abbiamo mai avuto difficoltà sull’essere stanchi, non è mai stato un problema. Il problema possono essere gli infortuni, nel 90% si verificano in partita e non sono prevedibili. Qualche volta che ho deciso di far saltare una gara ad un giocatore non lo ritrovavo meglio, anzi… non c’è una scienza esatta, è tutto soggettivo. Dipende dalle caratteristiche dei giocatori. Le coppe ci hanno aiutato, nella gestione di quello che voi chiamate ‘turnover’, abbiamo fatto delle buone esperienze".
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