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De Rossi: “Come sta Spinazzola dopo lo stop e quando tornerà Dybala! Pellegrini e Baldanzi…”

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Daniele De Rossi, tecnico della Roma, ha parlato a DAZN e in conferenza stampa dopo la vittoria col Sassuolo. Le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Daniele De Rossi, tecnico della Roma, ha parlato a DAZN e in conferenza stampa dopo la vittoria col Sassuolo. Le sue dichiarazioni riprese da Tmw: “Fondamentale vincerle tutte, abbiamo cominciato questa rincorsa e all'inizio non tutti ci credevano come ci credevamo noi. Quando ne vinci tante qualcuna la vinci tra virgolette passeggiando altre con più fatica, sono stati oggi bravi loro e noi un po' meno. Non è però la prima partita che la Roma vince grazie a un guizzo di uno dei suoi campioni. Era tanto importante, ne sono venute parecchie prima di questa, non è facile fare un filotto come questo. È importante perché nella mia carriera da calciatore ho fatto delle belle cavalcate, 11 vittorie consecutive, e non tutte le vinci giocando bene, ci stanno anche gli avversari. Il Sassuolo ha giocatori veramente forti, erano ben chiusi, ci aspettavano e sono ripartiti parecchie volte anche per colpa nostra. Una vittoria importante, meritata, che ci fa andare alla sosta con positività. Il pareggio sarebbe stata una mazzata".

PELLEGRINI - “Non mi posso lamentare in questi due mesi, ha segnato quasi sempre. E' il capitano e non è facile esserlo a Roma, sei romano e quando le cose non vanno bene sei il primo a essere bersagliato, so cosa significa, ora mi amano e mi dedicano striscioni, ma ho avuto momenti difficili. Adesso tocca a Pellegrini, l'ho lasciato che era giovane, ora trovo un capitano ma non basta la fascia per dirsi capitani, lui è positivo, professionale ed è fortissimo, sono contento vada in nazionale perché quello è il suo livello. E' un giocatore importante, quando non segna fa assist e fa tanta fase difensiva, non posso essere più contento per quello che fa in campo e nello spogliatoio, l’ho visto crescere e l’ho ritrovato come mio capitano, a oggi è perfetto”.


SPINAZZOLA - “Spinazzola ha sentito indurirsi il muscolo, non sembrava disperato ma la prima sensazione non è quella definitiva".

DYBALA - "Su Dybala c’è un bollettino, dovrebbe rientrare abbastanza velocemente. Facendo gli scongiuri, dopo la sosta”.

BALDANZI - “Baldanzi è uno dei più simili a Paulo, è stata una scelta tecnica perché Aouar sta facendo grandi miglioramenti non solo fisicamente ma anche su quello che gli chiedo. Tommaso ha fatto 90’ due giorni fa ed è uscito con un alluce gonfio, aver fatto giocare Houssem non c’entrava col primo tempo moscio. A fine primo tempo abbiamo parlato, sapevamo che avrebbero aspettato. Ho chiesto pazienza, ma a volte ne abbiamo avuta troppa, diventa un possesso palla troppo sterile, il compagno di chi ha il pallone deve andare, altrimenti dai tempo agli altri di chiudersi. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi di perderla, ma di giocare, dribblare, cambiare passo. Poi c’è stata una giocata di un giocatore incredibile".

CHAMPIONS - “Ho detto dall'inizio, molti pensavano fosse un semplice slogan, penso che la Roma abbia la squadra per lottare per quel traguardo, è inferiore a Inter, Milan e Juventus forse, con le altre ce la giochiamo e anche con chi ci è superiore ce la dobbiamo giocare. Il calcio non è solo numeri, ingaggi e cartellini, dobbiamo essere noi i primi a crederci altrimenti è difficile fare punti”.

ORGOGLIO - “Ho fatto parte di gruppi della Roma fortissimi, siamo arrivati anche troppe volte secondi. In queste galoppate c'erano anche queste partite, dove vincevi con un guizzo. La Roma è squadra che ha singoli capacit di toglierti le castagne dal fuoco contro squadre come il Sassuolo che ha individualità importanti, ha una squadra che non rispecchia la classifica. Ci sono state gare dove potevamo chiuderla prima, oggi in una maniera o l'altra c'era da vincerla anche per arrivare al meglio alla sosta”.

BILANCIO - “Non è facilissimo, mi dicono tutti che non è esperienza ed evidentemente è così, ma sono stato fortunato a trovare questa opportunità di lavoro, non l'ho guadagnata a suon di stagioni da allenatore, questa società mi ha dato fiducia e stiamo facendo bene, però c'è ancora tanto da fare e si può ancora rovinare tutto, dobbiamo restare sul pezzo. Il ricordo più bello? Sinceramente non lo so, oggi ho ricevuto cori e uno striscione da questi tifosi che me ne hanno riservati tanti in carriera. Ricevere questo anche sotto un'altra veste non mi lascia indifferente. Le prime volte sono state forse il momento più emozionante, viviamo bene la Trigoria quotidiana”.

DOVE MIGLIORARE - “Su tutto, sul riconoscere la differenza tra le partite, tra possesso e costruzione, continuare a spingere sugli stessi tasti già toccati. Mi piace come i giocatori iniziano a riconoscersi, ma dobbiamo cercare di trasformare il possesso in qualcosa di fastidioso per gli avversari. Lavoreremo sull’aspetto atletico, recupereremo alcuni giocatori come Chris e Renato, quando fai buoni risultati dici che la sosta non ci voleva, ma stavolta ci dà una mano, ci fa rifiatare. Non ho un’esperienza decennale da allenatore, questo è un bel frullatore, un po’ perché la Serie A è di alto livello e un po’ perché per me questo è un posto diverso dagli altri. Ho una giocatori superdisponibili e una società che mi ha sempre spalleggiato”.

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