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D.t. Udinese: “Ecco la verità su Samardzic alla Juve, lo seguono! Ebosele, Brenner, Davis, Perez…”

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Federico Balzaretti, responsabile dell’area tecnica dell’Udinese, a Tuttosport parla anche del futuro di Lazar Samardzic.
Alessandro Cosattini

Federico Balzaretti, responsabile dell’area tecnica dell’Udinese, a Tuttosport parla anche di importanti temi di mercato. “Sapevamo che questa stagione sarebbe stata un inizio, con 17 giocatori nuovi, a cui far conoscere un ambiente che non conoscevano. E’ la parte complessa del lavoro perché deve nascere la giusta chimica fra giocatori di nazionalità ed esperienze diverse. Ma da questo punto di vista il club ha una struttura ideale, che pensa al calciatore a 360 gradi”.

RECENTI RISULTATI - “E’ frustante, per i giocatori, vedere che la partita sfugge di mano negli ultimi minuti. Abbiamo perso 17 punti nell’ultimo quarto d’ora. Dobbiamo curare ancor meglio ogni dettaglio che in questa categoria fa la differenza”.


SALVEZZA - “Non facciamo calcoli e tabelle, siamo proiettati sul lavoro quotidiano e ogni singola partita. Questa deve essere la nostra forza, con un’identità di squadra evidente e grazie all’operato del mister che sta facendo un grande lavoro, preparando la gara su ogni dettaglio. Ha grande energia, pazienza ed è un gran lavoratore. Siamo molto allineati rispetto al suo modo di allenare con l’attenzione al lavoro individuale e di squadra. Parla molto con i giocatori, in questa modalità di approccio siamo molto simili”.

SAMARDZIC - “Premettendo che il bene generale dell’Udinese viene prima di quello di ogni singolo giocatore, è chiaro che il calciatore abbia patito e avuto un calo di rendimento nelle settimane in cui le trattative erano molto serrate. E’ un essere umano e capita, ma nelle ultime gare si sono riviste le sue caratteristiche più importanti. Su di lui c’è l’interesse di tutti i grandi club, anche tedeschi e inglesi, potenzialmente anche della Juventus, con cui, come Udinese, abbiamo da sempre ottimi rapporti. La Juve è un club che lo monitora senza dubbio, poi non possiamo sapere se punteranno sui di lui. Sicuramente sarà protagonista anche del prossimo mercato”.

MERCATO GENNAIO - “La nostra volontà è stata quella di consolidare il gruppo a nostra disposizione, visti i 17 nuovi arrivi. Non volevamo fare ulteriori cambi. Abbiamo preso Giannetti per sopperire all’infortunio di Bijol e si è notata subito la sua esperienza e le qualità da leader. Si aggrega al gruppo degli argentini e questo a livello di spogliatoio è importante. Abbiamo mandato in prestito diversi calciatori che riteniamo importanti per il nostro futuro, ma che non avrebbero avuto il giusto spazio qui. Li monitoriamo da lontano, sicuri che questa tappa della loro carriera sia importante nel processo di crescita”.

CHI PUÒ CRESCERE - “Rispetto alle singole individualità non ho dubbi che la squadra abbia un potenziale importante. La conoscenza del campionato e dei meccanismi di gioco, così come il lavoro quotidiano possono far crescere tutti. Fra i vari giocatori mi aspetto molto da Zemura, che ha qualità importanti. Ha avuto qualche problema fisico, ma sono sicuro farà vedere tutte le sue caratteristiche, così come Ebosele. Ha qualità fisiche e di corsa importanti, stiamo facendo un lavoro tattico su di lui. Davis e Brenner, considerato che non li abbiamo mai avuti, li riteniamo come due nuovi acquisti”.

PAFUNDI - “Abbiamo fatto una scelta insieme al ragazzo, all’agente e alla famiglia. Il Losanna è un club strutturato e organizzato. Siamo contenti abbia avuto subito un ottimo impatto con l’ambiente”.

PEREZ E SAMARDZIC - “Lamentele di De Laurentiis per le trattative? Ho visto giocatori di talento, e credo che il Napoli abbia perso una grande opportunità perché entrambi sono due giocatori forti. Peggio per lui, io sono contento che siano rimasti con noi per centrale l’obiettivo salvezza”.

PADRE SAMARDZIC - Alla Gazzetta, Mladen Samardzic, padre del giocatore, ha aggiunto in chiave mercato: "Mio figlio deluso dal mercato? Credo che di questo si sia già parlato abbastanza. Laki ha continuato a lavorare duramente ed è concentrato sull’Udinese. La squadra sta attraversando una fase difficile e mio figlio vuole aiutare i compagni per uscirne tutti insieme. Futuro? Dobbiamo vedere che cosa sarà meglio per lo sviluppo di Laki. Il fatto che sia stato accostato a diverse società è il segnale che sta facendo bene. Mio figlio ha già detto di essere pronto per il prossimo passo, ma non ha fretta. Sa quello che ha a Udine, dove si sente molto a suo agio nel club e ha dimostrato costantemente il suo valore. E questo è stato soltanto positivo per la sua crescita. Vedremo cosa ci riserverà il futuro... I grandi accostamenti che leggiamo sui giornali fanno piacere. Ma ciò che mi rende ancora più orgoglioso è che Laki ha sviluppato uno stile di gioco personale. La sua tecnica è un buon mix tra talento e duro lavoro. Da bambino passava molto tempo sui campi da calcio dopo la scuola e ha anche frequentato un’eccellente accademia giovanile come quella dell’Hertha Berlino. E poi da qualche tempo lavora con un allenatore personale con il quale, tra i vari aspetti, cura molto la tecnica".

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