VINCERE A NAPOLI - "Sarebbe qualcosa di incredibile vincere a Napoli. Ci siamo dati 3 anni, stiam partendo di rincorsa perché nessuno deve dimenticare come è finito l'anno scorso. A volte mi dicono 'Il Napoli 2 anni fa ha vinto', e tre anni fa ha vinto il Milan, quattro anni fa la Juventus. Cioè una base c'è, ce l'hanno tutti. Però la differenza è che l'anno dopo le altre squade sono arrivate in Champions, e noi decimi perdendo dei giocatori importanti. Stiamo ricostruendo qualcosa, secondo me c'è bisogno di tempo. Chi fa sport a certi livelli sa benissimo che non si può eliminare il percorso, che accadano sempre i miracoli. I miracoli possono accadere una volta, però poi c'è lavoro da fare. Il percorso si può accorciare, però c'è sempre da farlo questo percorso. Io son convinto che quest'anno sarà molto molto dura. Se raggiungessimo l'obiettivo che ci siamo prefissi penso che sia già qualcosa di importante, perché significa che qualche altra squadra sta fuori. Al tempo stesso non ci poniamo dei limiti, questo è fuori dubbio, però dobbiamo rimanere umili".
LUKAKU - "Con Romelu c'è sicuramente grande empatia. Lui è voluto venire a Napoli a tutti i costi, l'ha dimostrato sia a livello contrattuale ad aspett e rinunciando a squadre inglesi. Voleva venire a Napoli e lavorare di nuovo insieme. Io posso parlare benissimo di Romelu perché è un ragazzo a posto, ma come tutti. Io ho la fortuna di avere un gruppo di ragazzi, sia quelli che sono rimasti che quelli arrivati quest'anno, che sono dei ragazzi eccezionali. In un gruppo quando hai ragazzi pronti a morire sportivamente per la maglia per cui giocano, puoi chiedere di tutto".
LAVORI IN CORSO E IL MILAN - "Il cartello 'Lavori in corso' c'è e ci rimarrà. Ribadisco: il Napoli, come anche il Milan, ha cambiato allenatore e ha iniziato un nuovo percorso. La differenza tra noi e loro è che ci ha dato 22 punti di distacco l'anno scorso. Anche loro hanno la scritta 'Lavori in corso', nonostante credo che Fonseca abbia trovato una solidità di base maggiore rispetto a noi su cui lavorare. Ogni club a inizio anno si pone degli obiettivi e quello del Napoli è di tornare in Europa, entrando dalla porta principale; però c'è chi ci vuole rubare l'idea, ci sono cinque-sei squadre. Non cambia niente rispetto al passato. Rimaniamo umili. Sono tre punti importanti. Nessuno, nessuno si poteva aspettare 25 punti dopo ciò che è successo l'anno scorso. Abbiamo messo un po' di fieno in cascina in vista dei periodi negativi", riporta Milannews.
MIGLIORAMENTO - "Crescere tutti insieme, a livello di mentalità. Dobbiamo continuare ad alzare l'asticella. Ogni singolo deve aumentare il rendimento, deve diventare più forte. Stiamo lavorando sotto tanti punti di vista. Possiamo ancora fare meglio. Però, siamo venuti a giocare a San Siro, non nel campetto vicino casa mia... So che impatto emotivo dà San Siro alle squadre avversarie, San Siro è la casa del calcio. Venire qui, a giocare contro il Milan, fare una buona prestazione e i tre punti ci deve dare fiducia e morale, senza farci perdere lucicità. Sappiamo che abbiamo dei limiti e che dobbiamo superarli per essere migliori".
LIMITI - "A me quello che piace del Napoli è l'ambiente che si sta creando tra di noi. Tutti si sentono molto partecipi, molto dentro il progetto: questa è la cosa più bella che possa ricevere. C'è un'aria positiva e questo mi dà tanta carica, tanto entusiamo e tanta responsabilità. A Napoli la passione è tutto: i tifosi devono sapere che noi lavoriamo giorno e notte per renderli orgogliosi".
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