RIMPIANTO - "Ce n'è tanti... Restando all'attualità, dico Bremer sicuramente. Era un giocatore sul quale eravamo decisamente in vantaggio, di più non posso dire. Poi di fatto vennero a mancare le risorse necessarie e il giocatore venne pagato onestamente tanto, e noi pur avendo un vantaggio sia con il giocatore che con il Torino, si decise di non andare avanti perché i costi in quel momento erano diventati per noi eccessivi".
GENNAIO - "Se non ci fosse stato il problema di Cuadrado, non avremmo fatto mercato a gennaio. A volte a toccare le cose che funzionano si fanno solo danni. Noi pensiamo di avere una squadra forte, competitiva in tutti i reparti. Lo stiamo dimostrando in campionato e in Champions League, con la qualificazione ottenuta con due giornate d'anticipo. Il pareggio con la Real Sociedad in casa sembra un disastro agli occhi dei tifosi e dei media, ma l'Inter si è permessa di giocare le ultime due senza l'obbligo di vincere. Vincere aiuta, lo avremmo fatto volentieri, era un obiettivo, ma poter giocare due partite con questa tranquillità è un lusso che ci siamo permessi perché siamo stati molto bravi prima".
COLPO IN ATTACCO - "Abbiamo quattro attaccanti, siamo contenti di quelli che abbiamo. Due giocano dall'inizio, altri due pronti a entrare. Molti dimenticano che abbiamo in squadra un giocatore fortissimo, Mkhitaryan, che in carriera ha fatto tante partite da attaccante. All'occorrenza c'è anche lui da quinto".
SCUDETTO - "Vogliamo essere davanti, ma come noi anche altre squadre che dicono che pensano ad altro. Ci aspettavamo una Juventus agguerrita, al Napoli che viene da uno scudetto, al Milan. Tutte quando inizia la stagione vogliono vincere, poi quando cominciano a non arrivare i risultati magari qualcuno si nasconde dietro ad altri obiettivi. Io non mi nascondo: l'Inter farà di tutto per provare a fare il massimo in ogni competizione, poi vedremo a fine anno cosa avremo fatto".
OBIETTIVI - "Siamo in linea con quelli che erano gli obiettivi, quando inizia la stagione dell'Inter si cerca di fare tutto il possibile per fare bene e arrivare in alto. Aver centrato con ampio anticipo la qualificazione agli ottavi di Champions è motivo di grande soddisfazione, essere primi in campionato lo è altrettanto, ma quello che conta non è dicembre ma giugno".
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