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Ausilio: “Seguiamo Djaló, Bremer è un rimpianto! Perché Cuadrado si opera e il suo sostituto…”

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Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, ha presenziato ad un evento e ha parlato soprattutto del mercato nerazzurro. Queste le sue parole.
Marco Astori

Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, ha presenziato ad un evento e ha parlato soprattutto del mercato nerazzurro. Queste le sue parole riprese da FcInter1908.

CUADRADO - “Pochi minuti fa ci hanno confermato che Cuadrado dovrà subire un intervento chirurgico. La patologia al tendine non lo ha messo in condizione di esprimersi, a livello conservativo abbiamo provato a fare di tutto. Da lunedì dovrò cominciare a pensare a qualcosa, non ci ho ancora pensato. Domani raggiungerò il mister e Marotta a Roma, poi dopo la partita con la Lazio metteremo la testa anche su questo problema che non ci aspettavamo".


DJALO - "E' un profilo che stiamo seguendo. Purtroppo adesso è infortunato, non mi risulta abbia già recuperato. E' un profilo molto interessante. Noi nel reparto pensiamo di essere al completo, non ci fosse stato l'intoppo di Cuadrado, a gennaio saremmo rimasti così. Valuteremo insieme all'allenatore e a Marotta il da farsi, se fare un esterno o qualcosa di diverso. Deve essere un sostituto di Cuadrado".

COLPO MIGLIORE - "Oggi verrebbe facile dire quelli che abbiamo davanti a tutti. L'operazione Thuram è fantastica, dal punto di vista economico ma soprattutto tecnico per quello che sta dimostrando, e anche per la velocità che ci ha messo a imporsi. Di fianco a lui gioca il capitano, Lautaro: considero anche questa un'operazione fantastica. Per le cifre che girano oggi, un attaccante di questo livello lo abbiamo pagato molto poco. Una trattativa dura. Decisi una cosa strana: presi un aereo venerdì, il giocatore di fatto era già dell'Atletico Madrid, e decisi di partire all'ultimo. Mi dissi "o firma e torno con il giocatore, o lo lasciamo andare". Andai a Buenos Aires 3 giorni, alla fine lo feci firmare, ma quella domenica c'era la partita dell'Inter contro il Crotone, perdemmo 2-1, non ti dico quante gliene ho mandate...".

RIMPIANTO - "Ce n'è tanti... Restando all'attualità, dico Bremer sicuramente. Era un giocatore sul quale eravamo decisamente in vantaggio, di più non posso dire. Poi di fatto vennero a mancare le risorse necessarie e il giocatore venne pagato onestamente tanto, e noi pur avendo un vantaggio sia con il giocatore che con il Torino, si decise di non andare avanti perché i costi in quel momento erano diventati per noi eccessivi".

GENNAIO - "Se non ci fosse stato il problema di Cuadrado, non avremmo fatto mercato a gennaio. A volte a toccare le cose che funzionano si fanno solo danni. Noi pensiamo di avere una squadra forte, competitiva in tutti i reparti. Lo stiamo dimostrando in campionato e in Champions League, con la qualificazione ottenuta con due giornate d'anticipo. Il pareggio con la Real Sociedad in casa sembra un disastro agli occhi dei tifosi e dei media, ma l'Inter si è permessa di giocare le ultime due senza l'obbligo di vincere. Vincere aiuta, lo avremmo fatto volentieri, era un obiettivo, ma poter giocare due partite con questa tranquillità è un lusso che ci siamo permessi perché siamo stati molto bravi prima".

COLPO IN ATTACCO - "Abbiamo quattro attaccanti, siamo contenti di quelli che abbiamo. Due giocano dall'inizio, altri due pronti a entrare. Molti dimenticano che abbiamo in squadra un giocatore fortissimo, Mkhitaryan, che in carriera ha fatto tante partite da attaccante. All'occorrenza c'è anche lui da quinto".

SCUDETTO - "Vogliamo essere davanti, ma come noi anche altre squadre che dicono che pensano ad altro. Ci aspettavamo una Juventus agguerrita, al Napoli che viene da uno scudetto, al Milan. Tutte quando inizia la stagione vogliono vincere, poi quando cominciano a non arrivare i risultati magari qualcuno si nasconde dietro ad altri obiettivi. Io non mi nascondo: l'Inter farà di tutto per provare a fare il massimo in ogni competizione, poi vedremo a fine anno cosa avremo fatto".

OBIETTIVI - "Siamo in linea con quelli che erano gli obiettivi, quando inizia la stagione dell'Inter si cerca di fare tutto il possibile per fare bene e arrivare in alto. Aver centrato con ampio anticipo la qualificazione agli ottavi di Champions è motivo di grande soddisfazione, essere primi in campionato lo è altrettanto, ma quello che conta non è dicembre ma giugno".

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