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Allegri: “Yildiz? Guardate Bremer! Chiesa è importante. Panchina, la Juve ha diritto di valutare il lavoro”

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Giornata di vigilia in casa Juventus della semifinale di Coppa Italia di ritorno contro la Lazio: si parte da 2-0 dei bianconeri. Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa, ecco le sue parole.
Marco Astori

Giornata di vigilia in casa Juventus della semifinale di Coppa Italia di ritorno contro la Lazio: si parte da 2-0 dei bianconeri. Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa, ecco le sue parole.

CHIESA - "Ha sempre partecipato nelle partite alle azioni importanti, è un giocatore importante come tutti: oggi valuterò in allenamento, più che mai domani ci sarà bisogno dei cambi, ci sarà da battagliare".


YILDIZ - "E' un percorso di tutti i giocatori: lui ha qualità straordinarie. Faccio un esempio: il Bremer di quest'anno non è uguale quello dell'anno scorso, alla Juve la maglia pesa molto di più soprattutto quando le partite diventano pesanti. Dopo due anni questo è il periodo in cui le partite sono pesanti e ti fanno crescere ma che devi giocare alla Juve: ci sono gli obiettivi e c'è una pressione diversa. Bisogna abituarsi, attraverso questi periodi si cresce".

LAZIO - "Troveremo una squadra che farà una partita aggressiva, dovranno recuperare due gol. Sta cambiando rispetto a Sarri, sono più aggressivi: è una partita molto difficile, va giocata alla grande. Domani è diversa da Cagliari, quella la mettiamo da parte: è da dentro e fuori, è una squadra diversa e bisognerà essere lucidi e giocare con grande personalità con la palla".

CERTEZZE - "La squadra è motivata, abbiamo un obiettivo da prendere e va fatto un grande sforzo: non bisogna pensare sia finita. Sarà una partita lunghissima in cui c'è da battagliare e giocare bene tecnicamente, chi scenderà in campo e chi verrà in panchina".

ZERO TITOLI - "Non bisogna avere paura, il calcio dà opportunità, va vissuta con entusiasmo, voglia e desiderio di arrivare a giocare la finale. Abbiamo il desiderio di farlo e bisogna fare il massimo: poi se saranno più bravi gli altri applaudiremo".

COPPA ITALIA - "Se vale di più vista la stagione? Siamo partiti con due obiettivi: entrare nelle prime quattro e ora siamo terzi anche se è lunga e poi cercare di centrare la Coppa Italia. Domani capiremo se saremo stati bravi ad andare in finale, poi avremo il campionato in cui abbiamo bisogno di punti per l'obiettivo. Se sarà determinante per il futuro? Quando si gioca, lo si fa per ottenere il massimo: se ottieni risultati sei bravo, altrimenti bene. Ora non bisogna pensare al futuro ma essere concentrati sugli obiettivi e per arrivare all'ultimo mese della stagione al meglio: è il momento più importante e difficile, non abbiamo raggiunto ancora la Champions e la finale. Quando sei alla Juve devi giocare per vincere e ottenere il massimo: devi avere un'ambizione talmente alta che porta al di là dei valori. Abbiamo un'opportunità per arrivare in finale in un percorso di crescita della squadra: andare in finale vorrebbe dire giocare anche per la Supercoppa e per un altro trofeo e questa deve essere l'ambizione. E bisogna convivere con la pressione".

ALLENATORE JUVE - "Alla Juve serve più un gestore o un maestro di calcio? Cosa ne penso? Assolutamente niente, io faccio un lavoro che mi piace e la società ha il diritto di valutare il lavoro degli allenatori nei vari contesti. Noi siamo qui per pensare ai nostri obiettivi, abbiamo lavorato tanto. Domani è una partita bella e importante da giocare cercando di centrare i nostri obiettivi".

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