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De Zerbi: “Io mai all’Atalanta, la verità su Juve e Bologna! Frattesi, ho sbagliato. Portarmi Berardi…”

Alessandro Cosattini

Roberto De Zerbi, ex allenatore del Sassuolo ora al Brighton in Premier League, è stato ospite di Sportitalia. Ecco le sue parole, tra giocatori che ha allenato e voci di mercato su Berardi e Boga. BOLOGNA – “È stato scritto di...

Roberto De Zerbi, ex allenatore del Sassuolo ora al Brighton in Premier League, è stato ospite di Sportitalia. Ecco le sue parole, tra giocatori che ha allenato e voci di mercato su Berardi e Boga.

BOLOGNA - "È stato scritto di tutto. Ma ognuno le cose le vede a suo modo. Fenucci sa la verità. A Bologna sarei andato a piedi, è una delle grandi piazze italiane. Ma in quel momento non ho ritenuto che fosse giusto per me, senza fare moralismi. Faccio quello che mi sento e decido io. Se mi ha scritto Sinisa? Non ci conosciamo. Era una questione mia, io voglio stare tranquillo. Non è che chi ci è andato è meno, la vede solo in maniera diversa. Io nelle scelte decido seguendo il mio modo di vedere le cose".

ATALANTA - "Io sono un bresciano. Io mi porto dietro il ragazzo che andava in curva e faceva il raccattapalle allo stadio. Non posso andare all’Atalanta".

SCAMACCA - "C’era Caputo, era uno dei migliori attaccanti italiani. C’era Defrel, forse si conosce un po’ di meno, si apprezza meno rispetto il suo reale valore. Poi c’erano Raspadori e Scamacca. E abbiamo deciso di tenere Raspadori, ma sapevamo delle qualità di Scamacca".


FRATTESI - "Ho sbagliato, non pensavo fosse così forte. Non credevo potesse essere così completo, è diventato un grande calciatore".

RASPADORI - "È un giocatore vero. Può fare ogni ruolo nel reparto avanzato. Ha una capacità di spostare la palla destro-sinistro incredibile. Pensa che lui batteva i corner indifferentemente con destro o sinistro".

BERARDI - "Lo porterei in tutte le squadre. Ma dipende anche quello che serve al club. Allo Shakhtar avevamo Tete e Neres".

JUVE - "Non è bello che un altro allenatore parli di un’altra squadra allenata da un altro allenatore. Con Allegri siamo in ottimi rapporti, mi è venuto anche a trovare. Avrei potuto far meglio con quell’organico? Non rispondo. Ma la risposta è semplice, la Juve ha avuto grandi infortunati. Avrei accettato la Juve? È una delle squadre più importanti, ma come dicevo prima serve condivisione di idee prima di tutto. Come ho detto prima io voglio andare in un posto ed essere gratificato nel mio lavoro, voglio essere seguito. Sennò tu vai su una panchina prestigiosa e non vieni seguito, non vale niente".

GIOVANI - "È sbagliata al distinzione tra giovani e vecchi. Dobbiamo classificare i giocatori in bravi e non bravi. Mi viene in mente Ibrahimovic, ha 41 anni ma è sempre forte. Perché non si lanciano i giovani? È una questione di mentalità. A me stimola lanciare i giovani. A Madrid ho lanciato Mudryk, venivamo da una brutta sconfitta. Non era il caso di fare esperimenti, ma io l’ho lanciato ugualmente. Credo che certe partite accelerino la crescita di un calciatore. Mudryk è uscito nel secondo tempo e lo hanno applaudito tutti".

BOGA - "Me lo porterei in ogni squadra, così come Berardi. Ma al Brighton non abbiamo bisogno in quella posizione".

SASSUOLO - "Devo dire lo stesso della Juve. Senza due giocatori del livello di Berardi e Traoré è normale faccia fatica. Lo scorso anno Traoré ha sempre fatto la differenza", riporta il sito di Alfredo Pedullà.

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