primo piano

De Laurentiis: “Spalletti, la verità sul futuro! Traoré costa caro. E Mertens mi ha detto…”

Alessandro Cosattini

Nuove dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis. Dopo quelle a Radio Kiss Kiss, ecco le parole del presidente del Napoli a Sky Sport sul momento della squadra e soprattutto sul mercato che sarà: “Ho voluto fare un discorso distensivo e di...

Nuove dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis. Dopo quelle a Radio Kiss Kiss, ecco le parole del presidente del Napoli a Sky Sport sul momento della squadra e soprattutto sul mercato che sarà: "Ho voluto fare un discorso distensivo e di massima fiducia allo staff tecnico e medico. Ho detto: 'Signori, questi giorni dobbiamo correre'. Perché io vedo che le squadre che affrontiamo sembrano più preparate di noi. Questo non lo posso più accettare. Se il Milan spende 96 milioni di stipendi, noi ne spendiamo 136. Vogliono il ritiro? Ok. Poi rifletti e dici che il ritiro appartiene a un mondo arcaico. Che vuol dire ritiro? Incontriamoci: magari di fronte a un bel piatto e a un bicchiere di buon vino ci chiariamo. Ed è quello che abbiamo fatto ieri sera. Io mi sono seduto con i calciatori e ci siamo scambiati opinioni. Domani faremo la stessa cosa".

SPALLETTI - "Da questa chiacchierata cordiale e rispettosa credo sia venuta fuori una mano tesa da parte di tutti: servono 4 punti in quattro giornate, anche se sarebbe meglio vincerle tutte. Ma a inizio anno abbiamo puntato il ritorno in Champions, nessuno ha parlato di Coppa Italia, Europa League o scudetto. Siamo fuori di 220 milioni di euro e un monte ingaggi altissimo. Spalletti ha due anni di contratto con opzione per il terzo, non ho mai pensato alla sua sostituzione. Ho scelto di venire a Castel Volturno dopo otto mesi di silenzio, ma con Spalletti ci sentivamo ogni giorno. Ieri ho voluto fare un’ora di conversazione e verifica con Spalletti, lo staff tecnico e quello medico. Finiti i ritiri estivi eravamo la Ferrari più veloce del mondo, poi non è possibile avere tutte queste sconfitte al Maradona. Uno può pensare che Diego si sia arrabbiato per aver scomodato il suo nome".

MERTENS - "Uno che viene da fuori come Dries, e che vive a Posillipo, dove tu respiri la storia da ogni pietra, dove guardi Capri e il Vesuvio dalla sua terrazza, ma dove vuole andare? A me fanno ridere. Ha pure chiamato il figlio Ciro. Più di questo... Poi ora gliel'ho detto: 'Ciro, che dobbiamo fa'? Vuoi stare a Napoli?'. La palla in mano ce l'ha lui, ora se la deve gestire. Gli ho chiesto quando avrebbe voluto poi rivedermi, per riparlarne. Lui mi ha detto, con il sorriso che lo contraddistingue: "Presidè, ce verimm'".

INSIGNE - "Ieri sera mi dispiaceva andasse via. Gli ho stretto le spalle con fare paterno. Rimarrà sempre nella storia del Napoli".


RINNOVI - "Sarà un momento difficile, non sappiamo l'economia cosa ci permetterà di fare".

SASSUOLO - "Raspadori e Traoré? La bottega è cara. Dobbiamo riprendere a trovare i gioielli che avevamo trovato con Benitez che non finirò mai di ringraziare".

KOULIBALY - "Capitano? Lui è Koulibaly, per noi è Kouli".

KVARATSKHELIA - "Lo abbiamo preso. In qualche modo lo chiameremo, magari Zizì. Ricordate come Zapata lo chiamavo Duvan perché ce ne erano già 4-5 con quel cognome? Non lo posso chiamare Giorgia, perché è una grande cantante e poi al femminile non è una grande accoglienza. Spero di aver fatto un colpaccio, è un calciatore del Napoli a tutti gli effetti".

[adv]