MERTENS - "Uno che viene da fuori come Dries, e che vive a Posillipo, dove tu respiri la storia da ogni pietra, dove guardi Capri e il Vesuvio dalla sua terrazza, ma dove vuole andare? A me fanno ridere. Ha pure chiamato il figlio Ciro. Più di questo... Poi ora gliel'ho detto: 'Ciro, che dobbiamo fa'? Vuoi stare a Napoli?'. La palla in mano ce l'ha lui, ora se la deve gestire. Gli ho chiesto quando avrebbe voluto poi rivedermi, per riparlarne. Lui mi ha detto, con il sorriso che lo contraddistingue: "Presidè, ce verimm'".
INSIGNE - "Ieri sera mi dispiaceva andasse via. Gli ho stretto le spalle con fare paterno. Rimarrà sempre nella storia del Napoli".
RINNOVI - "Sarà un momento difficile, non sappiamo l'economia cosa ci permetterà di fare".
SASSUOLO - "Raspadori e Traoré? La bottega è cara. Dobbiamo riprendere a trovare i gioielli che avevamo trovato con Benitez che non finirò mai di ringraziare".
KOULIBALY - "Capitano? Lui è Koulibaly, per noi è Kouli".
KVARATSKHELIA - "Lo abbiamo preso. In qualche modo lo chiameremo, magari Zizì. Ricordate come Zapata lo chiamavo Duvan perché ce ne erano già 4-5 con quel cognome? Non lo posso chiamare Giorgia, perché è una grande cantante e poi al femminile non è una grande accoglienza. Spero di aver fatto un colpaccio, è un calciatore del Napoli a tutti gli effetti".
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