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De Laurentiis: “Osimhen è sempre a mezzo servizio. Koulibaly? Non possiamo obbligarlo, il Barça…”

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Si parla tanto del futuro di Kalidou Koulibaly e di Victor Osimhen. Lo ha fatto anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, in occasione dell’evento Race for the Cure. KOULIBALY – “È un simbolo del Napoli, e lui se vuole...
Guglielmo Cannavale

Si parla tanto del futuro di Kalidou Koulibaly e di Victor Osimhen. Lo ha fatto anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, in occasione dell’evento Race for the Cure.

KOULIBALY - "È un simbolo del Napoli, e lui se vuole non essere più un simbolo è lui che lo deve decidere. Noi vogliamo che Koulibaly resti, ma non è che la gente la si può obbligare. Ognuno ha una sua dignità e delle sue esigenze. Noi rispettiamo chiunque, a voi risulta che io abbia obbligato qualcuno a restare, anche con qualche anno di contratto? L'unico che ho obbligato, e che saluto perché è un caro amico, è Walter Mazzarri: dopo due anni mi disse che voleva andare via, io gli dissi che sarebbe rimasto. Lui l'ha fatto e ci ha regalato quattro anni di soddisfazione", riporta TMW.


BARCELLONA - "Non ho nessuna news per Barcellona. Il Barça non mi ha contattato per Koulibaly e credo che non abbia i soldi per comprare nessuno. Penso che gli abbiano impedito di fare mercato per un certo periodo. Kouilibaly non è in vendita, Koulibaly non si vende. Pjanic? Non dovete chiederlo a me, ma all'allenatore".

OSIMHEN - "Ce l’abbiamo avuto a mezzo servizio per due anni, non è che le ha giocate tutte, dare giudizi è sempre poco opportuno. Ogni campionato è diverso, ogni squadra si modifica nel corso della preparazione: è sempre un'incognita. Quello che dovete mettere sul campo è il lato psicologico: io sono sempre stato dell'idea che ci vorrebbe uno psicologo o una psicologa. Però poi bisogna non mettere gli allenatori nei guai, perché potrebbero dire cose inopportune, creando una barriera di convincimenti nel calciatore stesso che cozzino con l'idea di chi allena. Noi ci siamo sempre astenuti, nel rispetto dell'allenatore".

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