Aurelio De Laurentiis torna a parlare di presente e futuro. Il presidente del Napoli è intervenuto in conferenza stampa per presentare il ritiro estivo di Castel Di Sangro, queste le sue parole raccolte da Tmw. GRAVINA – “Tutti dite...
Aurelio De Laurentiis torna a parlare di presente e futuro. Il presidente del Napoli è intervenuto in conferenza stampa per presentare il ritiro estivo di Castel Di Sangro, queste le sue parole raccolte da Tmw.
GRAVINA - "Tutti dite che è Gravina che mi ha portato là. Invece lì mi ha portato il sindaco di Roccaraso. Noi ad un certo punto portavamo la Primavera in Trentino, poi ho fatto un accordo col sindaco di Roccaraso. Poi mi hanno detto che dovevo sentire il presidente della Regione Abruzzo. Io mi sono messo in macchina, sono andato a Castel di Sangro e sono andato a vedere. Sono stato soddisfatto. Poi mi sono visto con il presidente Marsilio e abbiamo fatto tutto subito. Tra me e Gravina c'è una contrapposizione giuridica sul Bari che vedremo come andrà. Le federazioni non hanno la capacità che le leghe hanno di pensare a un calcio nuovo. Perché? Perché quando uno ricopre una carica di presidente vuole comandare e, volendo comandare, si commettono degli errori. Cosa gli rimprovero? La Legge 91, per la quale non si è battuto. Non ho mai visto fare delle proposte. Ho sentito solo parlare di playoff e playout, non gli è mai venuto in mente magari di tornare a 16 squadre, come gli anni scorsi. Chi presiede delle organizzazioni nazionali e internazionali ha bisogno di voti e quindi non prende mai delle posizione scomode. Chiaro il ragionamento? Ho aperto questa parentesi per dare una spiegazione. Leggevo su tutti i giornali che il presidente Gravina mi ha portato a Castel di Sangro. Lui aveva il Castel di Sangro, anche la sua esperienza calcistica è un'esperienza che io rispetto ma non è contemporanea, non può sapere cosa possa essere una squadra di Serie A del Sud. Io gli dico: tu presiedi? Ma fai comandare gli altri".
KOULIBALY E MERTENS - "Si fa molto spesso del sentimento, piuttosto della ragione, come approccio ai problemi. Sono dei ragionamenti che tu non puoi organizzare da driver come vorresti. Ci sono delle famiglie, degli agenti, ci sono i calciatori. E quindi degli interessi che molto spesso non sono gestibili dalla società. A meno che la società non voglia dissanguarsi. Lo Scudetto lo vince il Milan che ha 40 milioni in meno di monte ingaggi, questo vuol dire che noi dobbiamo rimetterci sui binari della regola che ci ha fatto da guida in tutti questi anni. La continuità nella SSC Napoli, dalla mia presidenza in poi, non si è mai avuta. Perché voi dal 1926 fino al primo scudetto non avete vinto nulla, in 60 anni? Allora non potete rimproverare a me che non voglio vincere lo Scudetto. De Laurentiis vuole vincere lo Scudetto, ma ci sono delle regole. Se io dico che quest'anno vinceremo lo Scudetto metto anche l'allenatore in una situazione di fuoco incrociato da parte dei media. Invece l'allenatore deve essere straprotetto. Quando abbiamo perso qualche partita che avremmo potuto e dovuto vincere mica ho fatto qualche dichiarazione contro l'allenatore? Sarebbe stato fuoriluogo. Anche perché quante sono le partite che mi ha fatto vincere? Quando mi dicono: accatt' 'o giocator! Io dico che abbiamo giocatori straordinari. Poi ci sono dei giocatori che diventano condizionanti per lo spogliatoio se non giocano. Perché devo avere 23 giocatori e pagare 23 stipendi? Allora torniamo ai 16 giocatori degli anni passati? No, dobbiamo fare la Champions. Allora ci teniamo 23 giocatori. Però bisogna avere il coraggio di rischiare, chi non risica non rosica. Io mi prendevo il rischio anche nel mondo del cinema e di 400 film ne ho sbagliati 3. Quindi la regola funziona. Nel calcio sembra che tutti abbiano paura di perdere qualcosa. Voi avete mai visto un dirigente sportivo parlare male delle istituzioni o di qualcuno? Perché poi cambia squadra e poi come si troverebbe? Ovviamente a disagio. La cosa più bella della vita è non avere scheletri negli armadi e poter essere liberi di dire quello che si pensa. Ma se dire quello che si pensa diventa scomodo perché voi lo interpretate. Per me quei due calciatori che lei ha nominato (Koulibaly e Mertens, ndr) sono due calciatori che rispetto, a cui voglio molto bene, ma dipenderà solo da loro vedere se il vil denaro è l'unica cosa che li può appagare o se vivere a Napoli, vivere una situazione anche filosoficamente diversa, lo possano considerare un privilegio. Altrimenti è un problema che non mi riguarda più".
BERNARDESCHI - "Sono stato molto silenzioso durante il campionato, quindi vi devo dare la possibilità di fare almeno due incontri in cui potrete farmi tutte le domande che vorrete. Qui sono tutti cedibili. Ho trattato personalmenteBernardeschi, sono già tre settimane che ho parlato col suo agente a Montecarlo e gli ho chiesto cosa facesse. Ma ho parlato anche col mister perché non si possono prendere delle persone non assimilabili in un contesto di gioco che sceglie il mister. Quindi se vogliamo fare Fantacalcio va bene, ma i calciatori devono essere messi bene in campo. Con questo non mi permetterei di dire che Benrardeschi non vada bene, ma neanche il mister. Vedremo".