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Coppa Italia e amichevoli, ecco gli indizi: Aouar, Mboula, Caprile, Loftus-Cheek e occhio ai rigoristi

Guglielmo Cannavale
È in corso la Coppa Italia, sono impegnate squadre di Serie A con indizi in chiave fantacalcio. Ma ci sono anche amichevoli, ecco tutti gli indizi verso l’asta con formazioni, marcatori e non solo. ✅ CAGLIARI-Palermo 2-1 Gol: 99′...

È in corso la Coppa Italia, sono impegnate squadre di Serie A con indizi in chiave fantacalcio. Ma ci sono anche amichevoli, ecco tutti gli indizi verso l'asta con formazioni, marcatori e non solo.

✅ CAGLIARI-Palermo 2-1

Gol: 99' Dossena, 122' Di Pardo

Formazione: Radunovic; Zappa, Dossena, Obert, Augello; Nandez (58′ Deiola), Makoumbou (85′ Viola), Sulemana, Azzi (58′ Luvumbo); Oristanio (85′ Di Pardo), Pavoletti (C) (85′ Shomurodov)

Partita da cuori forti all'Unipol Domus tra il Cagliari e il Palermo: la squadra di Claudio Ranieri conquista un'incredibile passaggio del turno in Coppa Italia ai tempi supplementari con un finale di gara davvero al cardiopalma. Il gol al 99' di Dossena sembrava essere risolutivo, fino però al 120', quando i rosanero trovano il pari grazie a Soleri: ma al 122' i sardi trovano il gol decisivo grazie a Di Pardo su cross di Luvumbo. Da segnalare nel primo tempo un rigore sbagliato da Pavoletti, che si è fatto ipnotizzare da Pigliacelli.

Questa la cronaca da CalcioCasteddu: "Iniziativa costantemente in mano al Cagliari, che sfrutta prevalentemente la corsia mancina – e la verve di Oristanio, che svaria parecchio – per catapultare spesso e volentieri palloni giocabili in area a favore di Pavoletti. Gli ospiti cercano di ripartire quando possono, con Brunori che in un fazzoletto si gira e impegna Radunovic. Il tabellino potrebbe svegliarsi proprio grazie a Pavoletti, che si presenta sul dischetto dopo tocco di braccio (rivisto da Marinelli al monitor) di Mateju: il capitano dei sardi si fa però respingere il penalty da Pigliacelli e sul pallone vagante manda sul palo. I padroni di casa calano d’intensità negli ultimi 10 minuti, consentendo agli uomini di Corini di portare qualche iniziativa offensiva: Vasic per poco non sorprende gli incerti centrali avversari.


L’intensità della partita ha una flessione visibile: però il copione sembra simile a quello della prima frazione. Cagliari in costante controllo e tanti palloni catapultati in area ospite – forse troppi – senza precisione né fortuna. Ci si trascina così al finale di gara, dopo la consueta girandola di cambi. Mancuso, con un tiro al volo proprio sul gong (94°), calcia sul fondo. Terminano i tempi regolamentari. Subentra la fisiologica stanchezza nelle due contendenti, che prendono possibilmente ancora meno rischi. L’ingresso di Viola si rivela determinante: buone giocate e, soprattutto, il corner che Dossena trasforma nel gol del vantaggio rossoblù al minuto 100. Rosanero alle corde. Finale scoppiettante: Soleri pareggia al 121° e gela l’Unipol Domus; Di Pardo infila Pigliacelli all’ultimo momento. E, infine, successo meritato per il Cagliari che ha mantenuto nei 124 minuti una maggiore concentrazione.

✅ VERONA-Ascoli 3-1

Gol: 2' Mboula, 45'+3' Dawidowicz, 47' Djuric (rig.)

Formazione: Montipò; Magnani (89' Patanè), Hien, Coppola; Terracciano (80' Amione), Hongla (71' Duda), Dawidowicz, Doig; Ngonge (71' Saponara), Mboula (89' Cisse); Djuric

Buona la prima del Verona di Marco Baroni, che supera per 3-1 l'Ascoli e conquista i sedicesimi di finale di Coppa Italia. A decidere il match sono la rete nei primi minuti di Mboula, quella di Dawidowicz negli ultimi istanti del primo tempo e il rigore all'inizio del secondo di Djuric, rigorista nonostante la presenza in campo di Ngonge.

Questa la cronaca dal sito gialloblu: "La sblocca subito l’Hellas grazie al primo gol in giallobù di Jordi Mboula: l’esterno spagnolo ruba palla a Simic, supera Barosi e calcia con il destro realizzando così la rete del momentaneo 1-0. Al 25’ si affaccia per la prima volta l’Ascoli: Millico si inserisce sulla fascia sinistra e serve al centro per Adjapong, ma la conclusione del numero 17 viene sventata da un ottimo intervento di Montipò che con un riflesso chiude la porta del Verona. L’Ascoli pareggia al 39’: Montipò in uscita causa un fallo in area di rigore su Mendes. Forte dagli undici metri realizza il gol dell’1-1. I gialloblù tornano in vantaggio al terzo minuto di recupero del primo tempo grazie a Dawidowicz, che sfrutta la respinta corta di Barosi su calcio di punizione di Hongla per siglare il 2-1.  Nella ripresa l’Hellas trova subito il gol del 3-1: Ngonge conclude con il sinistro da fuori area ma il suo tiro viene deviato di mano da Simic. Djuric, dal dischetto, spiazza il portiere avversario con tiro centrale e segna per i gialloblù.  Si rende pericoloso il Verona al 69’ con Ngonge che crossa al centro dell’area di rigore con il mancino da calcio di punizione e trova la testa di Dawidowicz: l’incornata del numero 27 sfiora il palo e termina sul fondo".

✅ JUVENTUS-ATALANTA 0-0

Formazione Juventus: Perin (56′ Pinsoglio); Danilo (71′ Huijsen), Bremer (71′ Rugani), Alex Sandro (66′ Gatti); Weah (66′ Iling), Miretti (66′ Nicolussi Caviglia), Locatelli (81′ Hasa), Rabiot (46′ Soulé), Cambiaso (56′ Kostic); Vlahovic (46′ Milik), Chiesa (71′ Yildiz)

Formazione Atalanta: Musso (66′ Carnesecchi); Djimsiti, Scalvini, Kolasinac; Zappacosta (66′ Zortea), De Roon, Ederson, Bakker (55′ Ruggeri); Koopmeiners (83′ Pasalic); Zapata (55′ Scamacca), Lookman (66′ El Bilal-Touré)

Termina 0-0 l'amichevole al Manuzzi di Cesena tra la Juventus e l'Atalanta. Tanti volti nuovi in campo, dall'esplosività di Weah fino agli spunti in avanti di El Bilal Touré e Scamacca, che ha esordito oggi con la maglia della Dea. Primo tempo dominato dai bianconeri, troppo spreconi però sotto porta: nella seconda frazione l'occasione più grande ce l'ha la squadra di Gasperini con il suo nuovo numero 10, che spreca però tutto a tu per tu con il portiere avversario.

Questa la cronaca del match da La Gazzetta dello Sport: "Allegri punta sul consueto 3-5-2 con Chiesa al fianco di Vlahovic, sommerso d’affetto dai tifosi bianconeri. In mezzo al campo si rivede Rabiot. Gasp tiene inizialmente in panchina i neo acquisti Scamacca e Touré, puntando su Lookman e Zapata, in odore di cessione. Duvan la vedrà però ben poco, perché la Juve azzanna la partita e la Dea fatica tremendamente ad alzare il baricentro. Chiesa parte spesso larghissimo, chiamando fuori il braccetto nerazzurro di turno e favorendo così gli inserimenti ora degli esterni ora delle mezzali. Con Vlahovic che ingaggia un bel duello con Salvini, tra i migliori dei suoi, convincono soprattutto Cambiaso e Miretti, oltre a Weah che tiene in apprensione il balbettante Bakker e costringe Musso prima alla parata bassa poi all’uscita fino a centrocampo su una ripartenza auto lanciata dell’americano. L’Atalanta di fatto non impegna mai Perin (anche perché sull’unica palla gol pulita, Ederson di testa virgola il cross pennellato da Koopmeiners), mentre la Juve può mangiarsi le dita per le manciate di volte in cui sfonda ai lati ma non centra lo specchio. Bravo ancora Musso su Weah, mentre Vlahovic le prova tutte ma anche di testa va solo vicino al terzo gol in altrettante amichevoli.

Il serbo nell’intervallo lascia il posto a Milik, con Soule che rileva Rabiot. Gasp invece potrebbe cambiarne diversi, invece insiste sugli stessi undici. La ripresa di Bakker e Zapata dura però soltanto 10’. Tocca infatti a Scamacca e Ruggeri, mentre la Juve (con Pinsoglio e Kostic per Perin e Cambiaso) sembra averne meno per azzannare l’avversario già sulla trequarti. Milik ci prova col sinistro a giro, parte la girandola dei cambi e l’Atalanta alza finalmente il numero dei giri. Scamacca e Touré però dimostrano di essere ancora indietro. L’azzurro soffre anche dopo l’uscita di Bremer e non scarta un cioccolatino di Lookman. Il maliano invece sta largo a destra e da quelle zolle dopo un rimpallo spreca calciando sull’eterno della rete. Ruggeri ed Ederson (cresciuto nella ripresa) salvano in sequenza su doppio Soulè. E’ destino che i 18mila del Manuzzi tornino a casa senza gol. Allegri e Gasp hanno un’ultima settimana per uscire al meglio dai blocchi".

MILAN-Etoile du Sahel 4-0

Marcatori: Lofts Cheek (x3), Giroud rig.

Formazione: Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori, Theo; Loftus-Cheek, Krunic, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao.

Amichevole a porte chiuse per il Milan che supera per 4-0 i tunisini dell'Etoile du Sahel. Prove tecniche di campionato per Stefano Pioli che schiera la miglior formazione possibile e non effettua cambi per tutti i 90 minuti. È Pulisic a completare il tridente largo a destra con Giroud centravanti e Leao a sinistra.

Due assist per l'americano ma il protagonista inatteso è Ruben Loftus-Cheek che realizza una tripletta. Il quarto gol lo realizza Giroud ed è un importante indizio in chiave fantacalcio. Il francese infatti ha segnato su calcio di rigore mentre erano in campo sia Theo Hernandez, l'altro rigorista rossonero, che Pulisic, rigorista contro il Monza in amichevole. Un segnale delle possibili gerarchie.

ROMA-Partizani Tirana 2-1

Marcatori: El Shaarawy, Belotti

Formazione: Rui Patricio (46'' Svilar); Mancini, Smalling (46' Cristante), Llorente (46' N'Dicka); Kristensen (46' Karsdorp), Pagano, Bove (46' Celik), Aouar, Spinazzola (46' Zalewski); Belotti (66' Solbakken), El Shaarawy (46' Pellegrini).

Ultima amichevole prestagionale per la Roma che supera 2-1 il Partizani Tirana. Entrambi i gol giallorossi nel primo tempo con El Shaarawy che sblocca il risultato e Belotti che raddoppia su assist di El Sharaawy prima dell'intervallo. Nel finale il gol dei padroni di casa realizzata da Cara su calcio di rigore.

Un caso insolito nel finale con Jose Mourinho che ha deciso di togliere dal campo Hassem Aouar per proteggerlo dai troppi falli che stava subendo in quel frangente senza però far entrare un altro giocatore al suo posto. L'algerino è stato comunque uno dei migliori in campo partendo titolare e  agendo da interno di centrocampo

FIORENTINA-Ofi Creta 1-1

Marcatori: Kokorin

Formazione: Terracciano; Dodo, Milenkovic, Martinez Quarta, Parisi; Arthur (80' Denes), Mandragora (77' Amatucci), Bonaventura; Sottil (46' Nzola), Kokorin (80' Sabiri), Brekalo.

La Fiorentina pareggia 1-1 contro i greci dell'Ofi Creta in un'amichevole giocata davanti al proprio pubblico alll'Artemio Franchi. Questa la cronaca da FirenzeViola: "A decidere la gara a favore dei viola per quasi 90 minuti è stato il gol al 35' del primo tempo di Kokorin (assist di Sottil) mentre al 18' Brekalo aveva colpito il palo e Arthur sfiorata la traversa, ma proprio nel finale di gara e dopo una ripresa ben giocata, Phellype confeziona la rete del pareggio e la beffa per i viola. Nella ripresa Nzola al posto di Sottil aveva reso ancora più brillante il gioco viola, (buono anche nel primo tempo) con Kokorin che ha sfiorato il raddoppio su assist di Bonaventura che, da parte sua, ha avuto almeno altre due occasioni per il gol, negato però dal portiere con cui sembra aver innescato un duello".

Sempre per FirenzeViola, da rivedere la prestazione della difesa è da rivedere mentre convincono pienamente Bonaventura e Arthur. Questo il commento alla prestazione del centrocampista brasilaino: "Conferma la personalità mostrata nelle prime uscite amichevoli, chiama palla e non si tira mai indietro quando c’è da avviare la manovra. Nella seconda parte del primo tempo sfiora anche il gol da fuori area con una bella traiettoria larga di poco".

✅ EMPOLI-Cittadella 1-2

Gol: 7′ Caputo; 61′ Amatucci; 79′ Magrassi

Formazione: Caprile; Ebuehi (56′ Pezzella), Ismajli, Luperto, Cacace (67′ Stojanovic); Marin (56′ Haas), Grassi; Gyasi (80′ Ekong), Henderson (67′ Shpendi), Piccoli; Caputo

Subito una delusione per l'Empoli di Paolo Zanetti, che viene eliminato subito in Coppa Italia dal Cittadella. A illudere i toscani è il gol nei primi minuti di CiccioCaputo, rimontato poi dalle reti di Amatucci e Magrassi, che sanciscono l'uscita dalla competizione della squadra di casa. Da segnalare l'esordio ufficiale di Caprile, che subisce due gol ma para un rigore nel finale a Cassano.

Questa la cronaca del match dal sito dell'Empoli: "Nella prima ufficiale della stagione al Carlo Castellani Computer Gross Arena, mister Zanetti sceglie il 4-2-3-1 con Caprile tra i pali, Cacace sulla corsia mancina, Grassi e Marin mediani con Piccoli e Gyasi che partono larghi nel supportare Caputo. Cittadella invece con il 4-3-1-2: Amatucci che gioca alle spalle di Pittarello e Magrassi. La gara è subito indirizzata nella maniera voluta dall’Empoli, con spirito di iniziativa e desiderio di fare il match. Tant’è che dopo otto minuti di gioco gli azzurri sono avanti con Caputo, che alla prima occasione buona è bravo a battere Kastrati in area di rigore. Ciccio non perdona e gli azzurri continuano a produrre azioni da gol interessanti concedendo sostanzialmente un tiro in porta alla squadra di Gorini. Questo mentre l’Empoli più volte potrebbe rafforzare il propio vantaggio prima con Henderson e poi sempre con Caputo ed Ebuehi: ma niente, si resta così. Anche i terzini danno, ovviamente, il proprio contributo in fase offensiva: bene Cacace nel venire dentro al campo e calciare di destro, ribatte Kastrati, subentra Ciccio che si vede chiudere lo specchio ancora da Kastrati. Prima frazione che si chiude con l’Empoli avanti.

Ad inizio ripresa le prime sostituzioni. Per gli azzurri dentro Pezzella e Haas per Ebuehi e Marin. Risponde il Cittadella con Kornvig per Carriero e Maistrello per Pittarello. Al 61’ la squadra di Gorini trova il pari: un traversone al veleno di Amatucci non toccato da nessuno si infila in rete. Dentro allora anche Shpendi e Stojanovic per Henderson e Cacace. Dopo la pausa per il cooling break, Cittadella in avanti con Magrassi che da posizione interessante calcia sull’esterno della rete. Gli azzurri cercano di spingersi in avanti, il Cittadella riesce capovolgere il risultato grazie a Magrassi che da pochi passi di testa supera Caprile. Al 90’ il direttore di gara, richiamato al Var, assegna calcio di rigore per un fallo di mano. Dal dischetto Caprile ipnotizza Cassano e para allungandosi alla sua destra. Gli azzurri chiudono in attacco ma non basta, a passare il turno è il Cittadella".


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