CHIAREZZA - "Chiarezza su chi ha la testa qui e chi no? Un pelo di più sì, da quello è ripartita la settimana. Ma un po' di chiarezza devo darla anche io, e devo fidarmi delle sensazioni, che siano 2001 o 2004: non possiamo permetterci di entrare con le figurine".
TESTA - "Lavoro sull'adesso: qualche volta è la testa, qualche volta è l'intensità, che non è mai mancata. La base è però la testa, il Verona otterrà i risultati solo attraverso quella. Siamo consapevoli del momento, ma dobbiamo focalizzarci sull'ora".
TATTICA - "Gruppo non convinto dalla proposta tattica? Vedo un gruppo che mi segue e mi rispetta, non è circostanza in quello che dico. C'è però da trovare delle soluzioni, anche se contro il Napoli, che è più forte dell'anno scorso, c'è stato del buono. Ad ogni modo, è una domanda che mi sono posto anche io".
TIPO DI CALCIO - "Tornare al calcio dell'anno scorso? Il mio tipo di calcio non esiste. Io sono un allenatore aggressivo, voglio vincere le partite, ma devo ricordarmi tutti i giorni chi sono ad oggi, ovvero un allenatore che ha cominciato 'ieri'. Devo portare la squadra ad esprimere ciò che sono io, ovvero aggressivo. Col Napoli ho visto una squadra ben organizzata tatticamente, ma passiva, e io non sono passivo. Delle domande me le sono fatte anche io, cercheremo degli accorgimenti".
CECCHERINI - "Federico proverà domenica mattina: ha recuperato e si sta allenando, ma la prova vera sarà prima della partita. I sostituti sono Amione o Retsos: chi vedrò meglio giocherà".
DOIG - "A disposizione? Sì, si è rimesso. Ha grande potenziale e qualità, il dazio che paga è il fatto di aver saltato praticamente tutto il ritiro. È comunque una freccia che si aggiunge".
BARAK - "Con Simeone la scelta era fatta, era fuori: quando un giocatore è fuori stimoli chi può sostituirlo. Antonin è in una zona di grigio: lui è un grande professionista, è arrivato un po' acciaccato, sta riprendendo condizione. A un certo punto le scelte si fanno di pancia".
ORGOGLIO - "Certo, è la base del nostro lavoro. È una componente che si aggiunge alla testa e all'appartenenza. Noi dal giorno uno siamo stati un cantiere aperto, adesso c'è da mettere il primo mattoncino, che è fatto di senso di appartenenza e orgoglio".
BOLOGNA - "Una squadra che ha continuità da 3-4 anni, che non ha avuto un inizio in salita come il nostro e che è chiamata a fare un passo in più rispetto alle ultime stagioni. Una squadra consolidata, nonostante i cambiamenti che ha portato il mercato. Sarà un'avversaria tosta".
CABAL - "Ha fatto le visite ma ancora non c'è l'esito. Appena firma ve lo presento (sorride, ndr)".
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