“Avrei potuto rinnovare il contratto (in scadenza nel 2022, ndr), la decisione è maturata dopo la partita contro il PSG”. Così Timothy Castagne, fresco di addio all’Atalanta per sbarcare al Leicester dove ha segnato al...
"Avrei potuto rinnovare il contratto (in scadenza nel 2022, ndr), la decisione è maturata dopo la partita contro il PSG". Così Timothy Castagne, fresco di addio all'Atalanta per sbarcare al Leicester dove ha segnato al debutto, racconta a La Gazzetta dello Sport il vero motivo del suo addio alla Dea: "I soldi non c’entrano, ha pesato la situazione tecnica".
IL RETROSCENA - Castagne motiva la sua decisione: "Tutto nasce prima di Atalanta-PSG. Sono stato provato nell’undici titolare tutta la settimana, alla vigilia sono stato escluso... assurdo. E onestamente, è stata una sorpresa. Inoltre avevo bisogno di giocare con regolarità, nello stesso ruolo: una volta ero a destra, un’altra a sinistra, un’altra in panchina… non era proprio il massimo. Detto ciò, non potrei mai parlare male di qualcuno: semplicemente, volevo trovare continuità".
GASPERINI - Castagne rivela poi un rapporto freddo con Gasperini: "Tecnicamente e tatticamente è uno dei top in assoluto, ma a livello umano non c’era un grande rapporto: non perché ci fosse qualche particolare problema tra noi. Ha il suo modo di fare: per esempio, se stai fuori sarebbe importante avere una spiegazione da parte dell’allenatore, aspetto che con lui mancava. Ma va bene così: ciò mi ha reso più forte mentalmente. A Bergamo è fondamentale capire e adattarsi al gioco di Gasperini: se ce la fai, non ti fermi più".