Hakan Calhanoglu ha rilasciato un’intervista al portale turco Tivibu Spor in cui ha descritto il suo rapporto con il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi oltre che parlare di Zlatan Ibrahimovic e dei cori contro di lui nel corso della...
Hakan Calhanoglu ha rilasciato un'intervista al portale turco Tivibu Spor in cui ha descritto il suo rapporto con il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi oltre che parlare di Zlatan Ibrahimovic e dei cori contro di lui nel corso della festa Scudetto del Milan. Le sue parole raccolte da FcInter1908.
CRITICHE - "Penso di essere severamente criticato di tanto in tanto, ma vivo tutto dentro di me. Dopotutto, ho una grande responsabilità su di me. Ma chi mi conosce bene, sa cosa ho passato. Ecco perché sono preparato a tutte le critiche che vengono dall'esterno. Sono normali, vivo sempre con critiche. Ma la mia posizione è chiara, è chiaro dove gioco. Ecco perché cerco di non ascoltare. Ci metto un po', sono una persona emotiva, ma non lo mostro. Lo condivido solo con mia moglie. Cerco di non mostrarlo nemmeno ai miei compagni di squadra più cari".
MILAN - "Passare dal Milan all'Inter è stato molto difficile; non facile. Stessa città, colori diversi. Anche adattarsi alla squadra non è stato facile. Ma ho lavorato sodo, ero molto concentrato sul mio lavoro. Sapevo che sarei andato nella squadra dei campioni d'Italia. Era la mia occasione. La squadra in cui sono andato non ha vinto ancora, la mia vecchia squadra invece sì. La gente faceva sembrare che fosse colpa mia. Il nostro obiettivo quest'anno è di nuovo il campionato. Sono in arrivo anche buoni acquisti".
GOL E ASSIST - "Penso di aver dato un buon contributo alla squadra con i miei assist e i gol quest'anno. La nostra squadra sta molto bene, sono molto felice all'Inter. Anche il supporto dei tifosi mi aiuta molto. Ho giocato per 4 anni al Milan, non sono stato chiamato dagli spalti nemmeno una volta durante il riscaldamento. Al mio primo anno all'Inter mi chiamano per nome ogni volta che mi riscaldo. L'Inter è una squadra molto più forte del Milan. Abbiamo perso una partita contro il Milan: al 75' Perisic, Barella ed io siamo stati sostituiti e la partita è cambiata improvvisamente. Eravamo in vantaggio 1-0, poi abbiamo perso 2-1. L'allenatore ha anche contribuito alla sconfitta in quella partita. Gliel'ho detto anche io. Nella partita successiva di coppa, li abbiamo battuti 3-0. La squadra era ambiziosa".