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Ds Genoa: “Cosa succede ora per Balotelli! Gudmundsson, se la Fiorentina non lo riscatta…”

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Il direttore sportivo del Genoa Marco Ottolini ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Secolo XIX. Ecco le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Il direttore sportivo del Genoa Marco Ottolini ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Secolo XIX. Ecco le sue dichiarazioni.

LA SQUADRA - "A fine agosto lo avevo detto più volte, la squadra era diversa ma comunque competitiva. Non abbiamo smantellato la squadra, mai pensato fosse debole: l'abbiamo costruita per essere all'altezza della situazione tenendo conto anche delle difficoltà del mercato che abbiamo dovuto affrontare e che sono note a tutti. Ragiono come uno che deve costruire una squadra per fare punti. E questo Genoa è solido, è ciò che conta. Ogni giocatore di questa squadra sta mettendo un mattoncino, a far sognare sono di volta in volta e a turno Pinamonti, Cornet, Ekuban... Abbiamo 13 partite da giocare e tanta strada da fare".


VIEIRA - "Ha portato fiducia in generale e consapevolezza nei mezzi e nelle qualità della squadra. Ha rimesso tutti in discussione. Poi ha cambiato qualcosa dal punto di vista tattico: abbiamo cambiato sistema passando alla difesa a quattro e al gioco sugli esterni. Se resterà la prossima stagione? Ha un contratto anche per il prossimo campionato, siamo soddisfatti e quando sarà il momento ci siederemo con il mister per parlare del futuro. Ma, ripeto, non è il momento ancora di guardare troppo in là. Abbiamo da fare almeno 10 punti per la salvezza".

BALOTELLI - "Con Mario ci siamo parlati in maniera chiara. Si allena, è in lista, ci sono ancora alcuni mercati aperti e vediamo quello che si potrà fare. Avremmo potuto attivare la clausola a fine dicembre, non lo abbiamo fatto perché non è nel nostro stile e volevamo darci reciprocamente più tempo. Ci sono semplicemente giocatori che sono più adatti al nostro tipo di calcio. Mario ha voglia di giocare ancora, lavoriamo per trovare una soluzione".

GUDMUNDSSON - "Se mi hanno sorpreso gli infortuni? Un po’ sì, perché qui in due anni e mezzo non ne ha praticamente avuti. Mi dispiace, con Albert a volte ci sentiamo e mi auguro risolva tutto. Riscatto? Hanno la possibilità di farlo, non l’obbligo. A fine stagione ci vedremo e ne parleremo, se non lo riscattano dal primo luglio tornerà al Genoa. Se può restare? I giocatori forti me li terrei tutti ma questo è un caso molto particolare. Tante cose sono cambiate, a cominciare dal suo stipendio. Però adesso non è il momento, pensiamo alla salvezza".

DE GEA - "Rimpianto? Non è mai stata un’opzione realistica. Non volevamo fare grandi investimenti sul portiere, bensì avere due portieri da Serie A tra cui un ragazzo di valore e affidabile come Leali".

LEALI - "Lo conosco da quando era al Brescia, a 18-19 anni. Gli hanno appiccicato l’etichetta di nuovo Buffon, e questo lo ha condizionato, ha girato tante squadre. Adesso è nel punto più alto della sua carriera e non vuole fermarsi".

SALVEZZA - "L'anno scorso la quota è stata a 36 punti. Può essere lo stesso anche quest'anno ma dipenderà dalle altre squadre. Dobbiamo pensare a non accontentarci, giocando ogni gara al massimo. L'anno scorso ne abbiamo fatti 49, tanti. E quest'anno avremo un finale molto duro. Però dobbiamo pensare a conquistare la salvezza matematica entro aprile facendo punti ovunque. A San Siro, ad esempio, come pure in casa con Empoli e Lecce".

MERCATO DI GENNAIO - "Abbiamo tenuto i giocatori più forti e più richiesti, perché il nostro obiettivo è rimanere in Serie A, rimandando all'estate ogni discorso. E siamo andati a fare investimenti per il futuro, con Otoa e Cuenca. Oltre a prendere giocatori pronti come Onana e Cornet, che hanno grande voglia di rilancio. Per entrambi abbiamo ottenuto condizioni vantaggiose. E per Onana abbiamo un diritto di riscatto favorevole. Infine, abbiamo avviato la sinergia con il Rapid, uno degli obiettivi della nuova proprietà".

SUCU - "È una persona molto seria, metodica e precisa. E' un imprenditore di livello e vuole che queste caratteristiche si riflettano nella gestione del club. L'obiettivo è continuare nell'abbinare la sostenibilità della gestione ai risultati del campo".