NIENTE RIMPIANTI - "Non ho rimpianti, ho sempre dato la mia massima disponibilità, in ogni senso, dal primo all'ultimo giorno. Mi dispiace non aver avuto la possibilità di salutare la gente allo Stadium. Ma come ho detto ho dato il massimo sempre, e posso dire di avere la coscienza a posto".
JUVE - "Questa è stata la maglia più importante della mia carriera. Questi anni alla Juve hanno cambiato il mio livello di spessore come calciatore e per questo posso dire solo grazie".
FOTOGRAFIA - "Ce ne sono tanti, belli e brutti. Normalmente si ricorda quando si vincono i trofei, ma c'è un momento in particolare: dopo il ko col Maccabi, che avevamo il derby subito dopo, da quel momento ci siamo ricompattati come squadra, ricordo il cerchio all'inizio della gara, che poi è diventato un'abitudine. Abbiamo un po' ritrovato unità e il senso di famiglia, che ha sempre fatto parte della Juve e che adesso ha perso un attimo. Quel giorno me lo tengo stretto".
TIFOSI - "La Juventus sono loro, non sono i calciatori o i dirigenti. Li porterò sempre con me. Grazie a tutti per questi anni, scusate per qualche momento un po' più di agitazione, ci rivedremo sicuramente".
ADDIO - "Ho detto quello che secondo me tutti hanno capito. Ora voglio solo andare e saluto tutti i miei compagni di squadra che sosterrò dalla tv. Ora devo cercare di essere felice anche da altre parti".
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