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Ag. Immobile: “Ha preferito la Champions all’Arabia. Nazionale, critiche e futuro…”

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Marco Sommella, agente di Ciro Immobile, ha parlato a Radio Sportiva del centravanti di Lazio e Nazionale: “La doppietta col Celtic è la consuetudine, fa notizia quando non fa quello che ha fatto l’altra sera. Basta che per 2-3...
Alessandro Cosattini

Marco Sommella, agente di Ciro Immobile, ha parlato a Radio Sportiva del centravanti di Lazio e Nazionale: "La doppietta col Celtic è la consuetudine, fa notizia quando non fa quello che ha fatto l'altra sera. Basta che per 2-3 partite non segni e diventa un caso nazionale. Ha sempre fatto questo in ogni categoria, ma nel calcio si ha memoria corta"

CASTELLANOS - "È un problema non problema, il calcio è una cosa semplice. Chi sta bene e segna deve giocare, oggi ci sono tante partite e Ciro non ha più 20 anni. Ha tirato la carretta per tanti anni, ma i giocatori importanti nelle partite cruciali vanno utilizzati. Se poi Sarri opta per Castellanos avrà i suoi obiettivi, la realtà dei fatti è che Immobile è nel pieno della maturità e può dare tanto. Se le critiche sono costruttive aiutano, se fatte con malizia non servono a nulla: Ciro si è conquistato tutto con le sue forze e con i fatti non con le chiacchiere. Nessuno ha i numeri che ha lui, mi viene da ridere perché il ragazzo si fa scivolare tutto addosso, ma non si merita certi attacchi.


RESTARE ALLA LAZIO - "Al contrario di tanti altri ha preferito vivere serate come la Champions all'Arabia o agli Emirati e avrebbe potuto. Dà l'anima ogni partita, il problema è avere rispetto e chiarezza. Due anni fa c'era Lucca che a Pisa segnava tantissimo e la stampa lo voleva titolare in Nazionale, mi viene da ridere. La stampa mette troppa pressione a questi ragazzi".

NAZIONALE - "Spalletti avrà visto altri meglio di lui, lui ci tiene tanto all'azzurro. A Londra stava bene, spero che a lungo andare il capitano all'Europeo sarà lui".

MERCATO - "Non è il momento, è stata fatta una scelta precisa con la Champions e da 7 anni si trova bene in biancoceleste. Ci sono tante ambizioni per un ragazzo che vive il calcio dal primo giorno di Pescara o Torino. Sono emozioni che non hanno prezzo al confronto dei petroldollari e per questo va apprezzato".

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