news

Palladino: “Ecco il modulo, così vedo Nico e Beltran! Parisi, Sottil, Ikoné, Terracciano e la punta…”

Palladino: “Ecco il modulo, così vedo Nico e Beltran! Parisi, Sottil, Ikoné, Terracciano e la punta…” - immagine 1
Raffaele Palladino dice tutto. Il nuovo allenatore della Fiorentina ha parlato così in conferenza stampa, ecco le sue parole sui singoli e non solo.
Guglielmo Cannavale

Raffaele Palladino dice tutto. Il nuovo allenatore della Fiorentina ha parlato così in conferenza stampa, ecco le sue parole sui singoli e non solo riprese da Tmw.

PRESENTAZIONE - "Ci tenevo ad aprire la conferenza io, se sono qui oggi a Firenze in questa grande società è motivo di orgoglio. Sono davvero molto emozionato di rappresentare questa società. I ringraziamenti vanno fatti anche al Monza, anche merito loro e dell'opportunità di allenare in Serie A se sono qui. Do merito al presidente Berlusconi, ha creduto sempre in me: sono stato il suo ultimo allenatore e lo terrò nel cuore a vita. Ringrazio il dottor Galliani, un maestro calcistico e umano per me. Mi rendo conto che arrivo in una società con grandissimi tifosi e in un ambiente fantastico".


COSA HA CHIESTO - "Sono arrivato preparatissimo, la Fiorentina è una grandissima società e Italiano è stato molto bravo a creare un'ossatura. Merito alla società: è stato fatto un percorso e va portato avanti. Non è tanto la partenza di quest'anno ma ciò che è stato costruito. La rosa è forte, c'è sintonia ed empatia con la società, parliamo ogni giorno e da qui al 30 giugno valuteremo tutto. Siamo in perfetta sintonia, vogliamo lavorare bene e costantemente. Siamo in fase di valutazione e costruzione della rosa. Dopo aver fatto tutto questo possiamo entrare nei dettagli. Ci vuole l'ambizione di fare bene, siamo molto motivati. Abbiamo voglia di continuare a fare bene. La nostra deve essere una squadra che sa giocare a calcio, ambiziosa, che vuole divertire e comandare la partita. Poi sugli aggettivi ragioniamo in stagione, ma vedo positività nell'ambiente e questo mi fa ben sperare. Io chiedo giocatori di qualità per alzare l'asticella, ma la società lo sa bene e lavora alla grande, con lo scouting e i direttori che agiscono quotidianamente. Poi il mercato ha mille variabili ma stiamo lavorando bene. Anche sulle uscite massima condivisione".

GIOCATORI - "Ho parlato con tutti. Mi odieranno... Li ho ricercati in giro per il mondo e chiamati individualmente. Ho bisogno di parlare con loro, prima ho bisogno di capire l'aspetto umano dietro al calciatore. Avere un bel rapporto con loro è fondamentale, a volte ti danno anche idee calcistiche... Amo ogni giorno i miei calciatori, devo farlo perché rendano al 100% in campo. Ho sentito tutti carichi, vengono da una stagione molto intensa e faticosa: ora hanno bisogno di riposarsi ma hanno grande voglia di ripartire e continuare a fare bene".

NICO - "Nico lo conosco bene, quando ci giocavo contro era difficile fermarlo. Per me è un top player, un giocatore fantastico che là davanti determina, uno di quelli che è bene avere. Il ragazzo mi piace, è vero e non vedo l'ora di allenarlo. Devo metterlo in condizione di farlo meglio possibile, la sua posizione è da trequartista di destra a piede invertito ma può giocare anche sottopunta o sull'altro lato: è intelligente, può fare ogni zona di campo".

ATTACCANTE - "Ribadisco, con la società c'è sintonia e confronto quotidiano, anche più volte al giorno. Sappiamo bene dove mettere qualcosa, l'attaccante che fa gol sappiamo bene che determina. E so bene che a Firenze sono passati attaccanti di un certo valore: cercheremo di fare il meglio sul mercato. Poi spero che qualcosa possa arrivare... La bravura di ogni allenatore è non avere un'idea su un solo calciatore. Deve essere bravo anche a capire chi ha a disposizione e metterlo nella miglior condizione possibile per fare bene. Non dico alla società che mi serve quel giocatore, parliamo delle caratteristiche che servono. Cercherò poi di mettere in condizione i calciatori per poterli sfruttare. A Monza sapendo che avevo Djuric dovevo fare un certo tipo di gioco, se ho uno da profondità ne faccio un altro. Non c'è problema, ci adattiamo a tutto".

BELTRAN - "Ho parlato con tutti i giocatori anche dell'aspetto tattico e quindi pure con Beltran. Per me può fare sia il sottopunta del 4-2-3-1 che la punta. Con lui abbiamo parlato di questo: è un ragazzo disponibile e di grande mentalità. Non è tanto il sistema quanto le caratteristiche dei giocatori ad essere importante".

TERRACCIANO - "Ho parlato con lui e gli altri portieri, ho avuto un confronto. Sappiamo di avere dei grandi portieri. Credo Terracciano abbia fatto nella scorsa stagione la migliore della sua carriera, puntiamo forte su di lui. Poi ci può sempre essere un'evoluzione nel mercato ma sono molto felice dei portieri".

IKONE - "In realtà non sono riuscito a contattarlo, so di questa situazione (possibile cessione in Qatar, ndr) che è aperta. Decideremo nei prossimi giorni".

CESSIONI - "Non metto paletti, la rosa ha un'ossatura forte e solida, al suo interno un grande gruppo. Parlando coi ragazzi cerco di capire anche le problematiche e i valori aggiunti: ho percepito unione all'interno, dobbiamo mantenerla".

MONZA - "Se ho chiesto qualcuno da lì? Parlo con la società di queste cose ma non ho fatto richieste specifiche".

SOTTIL - "Per me è un giocatore molto forte. Lo stesso discorso che facevo per Nico Gonzalez vale per lui: quando affronti giocatori così hai sempre paura che ti possano fare male e questi a me piacciono. Ha tutto per giocare ad alti livelli, devo essere io bravo a trovare la chiave giusta con lui. Mi prendo la responsabilità. Parlandoci l'ho trovato maturo e motivato, poi starà anche a lui".

BONAVENTURA, CASTROVILLI E DUNCAN - "Da qui al 30 giugno ci sono valutazioni che stiamo facendo. Poi saprete le decisioni che avremo preso assieme alla società, sempre per il bene della Fiorentina".

MODULO - "Io non sono un integralista, non uso un solo sistema ma mi piace cambiare. Ho fatto tanti esperimenti nei due anni di Serie A: non credo in un solo sistema di gioco, quanto nei principi. I calciatori devono essere intelligenti a saper giocare e adattarsi anche ad altre posizioni. La Fiorentina ha giocatori che possono farlo: la mia idea è partire da una difesa a tre, 3-4-3 o 3-4-2-1 come preferite. Però la Fiorentina viene da un percorso col 4-2-3-1 e potremmo usare pure quello. In base anche agli avversari studieremo il sistema ma l'ossatura iniziale dovrebbe essere a tre dietro".

PARISI - "Come dicevo prima, dipende dalle caratteristiche e non dal sistema. Se facciamo 3-4-2-1 Parisi ha le doti giuste per fare a tutta fascia. Nel 4-2-3-1 se gioca da terzino può comunque fare bene lo stesso partendo da dietro. Far coesistere lui e Biraghi è difficile, sono simili per caratteristiche. A Monza ho spostato giocatori dall'attacco alla difesa, però, vedi Ciurria che era attaccante e ha finito per fare il terzino".

LEADER - "Vi dico la verità, ogni giocatore mi ha lasciato qualcosa e dato un input. Io ero lì al telefono con foglio e penna, scrivendomi tutto. Input individuali, di squadra, di società, di tutto... I protagonisti sono loro, parlarci è fondamentale soprattutto per chi come me arriva in un ambiente nuovo. Il leader deve essere il gruppo, poi all'interno hai un capitano, un leader calcistico, quello simpatico... Tante teste, ma dobbiamo essere come una grande famiglia, avendo rispetto tra di noi: ci vuole questa mentalità, mi sentirete spesso dire queste cose".

COMMISSO - "Ho sentito telefonicamente il presidente, oggi in giornata lo risentirò: è sempre presente. Mi hanno sorpreso la sua passione e la sua ambizione, questo centro sportivo ne è la prova. Non vedo l'ora di conoscerlo, me ne parlano benissimo: una persona generosa, con grandi valori. E io ci sono molto attento".

FIRENZE - "Una tappa meravigliosa, pensate che due anni fa allenavo la Primavera e ora sono qui che posso giocarmi l'Europa in una società ambiziosa con tifosi fantastici. Per me è un sogno essere qui, darò tutto me stesso lavorando ogni singolo minuto per questa società. Non mi piacciono le promesse ma voglio provare a portare grandi soddisfazioni. A Firenze ho giocato tante volte e arrivare al Franchi è incredibile: deve essere il nostro punto di forza, i nostri tifosi devono darci mano anche in trasferta come fanno sempre".

EUROPA - "In questi anni è stato fatto un grande percorso a Firenze, raggiungendo finali importanti. Per quanto mi riguarda è stimolante, ti dà responsabilità per fare più di ciò che serve. Qui c'è tutto per costruire qualcosa di importante".

GIOVANI - "Credo tanto nei giovani. Ho chiamato anche loro, a me piace tanto lavorare coi giovani, sono fondamentali. Nei due anni a Monza ne ho avuti tanti forti, ho parlato anche con Galloppa, allenatore della Primavera, e mi sono fatto raccontare tutti. Li coinvolgeremo in ritiro, poi starà a loro in base a chi mi convincerà di poter rimanere in rosa, faremo valutazioni".

TRE COMPETIZIONI - "Con lo staff abbiamo programmato la preparazione del ritiro e quanto c'è da fare nell'anno. Giocare ogni 3-4 giorni è un bene, più si gioca e meglio è: la gestione del gruppo diventa anche più semplice. Non ci sarà quasi mai la settimana tipo, la società però è già strutturata e ha esperienza".