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De Laurentiis: “Tutta la verità su Spalletti, Motta, Garcia, Zielinski, Kvara, Lindstrom e Traorè”

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto oggi a Castel Volturno in una lunghissima conferenza stampa. Ecco le sue parole anche su Kvaratskhelia e Lindstrom oltre che su Spalletti.
Guglielmo Cannavale

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto oggi a Castel Volturno in una lunghissima conferenza stampa. Ecco le sue parole anche su Kvaratskhelia e Lindstrom oltre che su Spalletti, come ripreso da Tuttonapoli.

VI SPIEGO I PERCHÉ - "Dopo la gara col Monza vi dissi che la gara era solo mia e 'vi spiegherò perché'. Però ragazzi, qui siamo una famiglia, dopo 19 anni fa male avere sempre una cultura del dubbio. Devo ringraziare Chiariello, mi diverto sempre ad ascoltare, parte e non lo ferma più nessuno. Ultimamente non sono d'accordo, ma nel percorso iniziale ha fatto centro riuscendo a cogliere ciò che era successo. Certe cose non è sempre possibile dirle mentre accadono, uno spera sempre che ci sia una soluzione ai problemi. Mi sono assunto tutte le colpe però avevo fatto bene il contratto a Spalletti, lo stesso di Benitez, e quando ho esercitato l'opzione, e nel mondo del calcio questa opzione giuridica non è capita. Molti pensano sia bilaterale, ma è unilaterale. Quell'opzione è un valore, puoi rifiutare di darla oppure concederla, e l'opzione sia con Benitez che con Spalletti prevedeva un altro ulteriore anno. Io entro un termine predeterminato ho il diritto di esercitarla con una comunicazione scritta. Lì non esiste la carineria, ma è una situazione giuridica. Siamo andati in un ulteriore ritiro a novembre-dicembre in Turchia, siamo tornati e furono mesi meravigliosi a gennaio e febbraio, prima del calo di marzo. La grande scoperta, la grande star era stata Kvaratskhelia, e Kvara da marzo fino a novembre non ha più segnato e perdere uno così ti può creare problemi. Io devo riconoscere a Spalletti che dopo un primo anno in un cui gli presentai un gruppo di personaggi che non remavano a favore del club, pur essendo professionisti, e come Benitez nel secondo anno ha deciso di dormire qui. Significa anche non disperdere il proprio tempo, svegliarsi di notte, come lui ha confessato nel film che sto finendo di montare e da voi vorrei sapere se oltre a proiettarlo nei cinema, ovviamente a pagamento perché non pensavo costasse così tanto quando sono iniziato, mandarlo anche allo stadio con i maxi-schermi. Ad aprile vorrei far uscire questo film Scudetto. Ma succede ad un certo punto che il bell'impasto non lievita come dovrebbe, ma i punti di vantaggio sono così tanti...".


CHAMPIONS - "Ci rimango male nell'uscita dalla Champions perché mi aspettavo di vincerla. Se è andata in finale l'Inter a 20 punti da noi, perché non potevamo giocarcela noi. Vincere lo Scudetto importantissimo, ma pure la Champions... in finale mi dava già la partecipazione al mondiale per club della Fifa che vale almeno 10 milioni di investimenti ulteriori. Al Premio Bearzot al Maschio Angioino il 24 marzo dico Spalletti resterà con noi, lui non smentisce, dopo il 4-0 col Milan, 18 aprile poi Napoli-Milan 1-1 Champions, con la sfortuna, rigore sbagliato".

SUPERLEGA - "Superlega è un fatto scatenante, che io ho sempre detto che è sbagliata, ma quando ho incontrato Florentino Perez quando ero in clinica a dimagrire ad Alicante, glielo dissi che era il fattore scatenante, primario in una scrittura di un film, perchè non si può andare avanti restando lì e l'Italia conta e vota come San Marino, si ragione come monopolio ed è anti-democratico.  Perez ora ha avuto la soluzione dalla corte europea che ha aperto ad altre competizioni e si sta studiando una competizione da 5miliardi di entrate per arrivare a 100, ovvero la rivoluzione ed in un'altra sede vi spiegherò".

SPALLETTI - "Torno al punto: 3 giorni dopo, il 21 aprile, per tirare su anche il morale di Spalletti dopo le 3 partite col Milan, per dimostrargli che nonostante il calo io fossi con lui, gli mandai giuridicamente l'opzione via pec. Molti dicono 'ma come? manda la pec', l'amicizia è una cosa, un'altra i contratti, altrimenti che li facciamo a fare. Poi dicono che i miei contratti sono lunghi, ma avete visto? Quando abbiamo voluto chiudere quando ci abbiamo messo a farli? Non è vero! Poi c'è chi non ha la cultura dell'impresa e fa contratti pure su un foglio a matita, ma a casa mia è diverso. Gli mandai la pec, mai avrei creduto che nella cena del 12 maggio Spalletti ci comunicasse un anno sabbatico per tornare a fare il contadino e coltivare la terra. Molti mi hanno detto che mi sono mosso tardi, ma qui non è un gioco di società, quando cerchi qualcuno ti può dire pure 'non mi interessa'. Tra avvocati e consulti venne anche il dubbio che Gravina l'avesse già contattato, ma i dubbi son dubbi senza prove. Accuso me stesso perché il mio errore era far valere l'opzione, Spalletti doveva restare, poi si andava allo scontro fortale, ci sarebbe stata una causa, ma intanto dovevo tenere il punto fermo, ma se dici di amare così tanto non penso non avresti allenato. Di Kim si sapeva già, perché arrivava solo con quelle condizioni, poi non lo conosceva nessuno, ora sembra si sia vinto solo per lui togliendo valore a tutti. Sbagliai ad accettare per riconoscenza per lo Scudetto".

ADDIO SPALLETTI - "Forse lui ha immaginato, come dicevo, dormendo qui e svegliandosi alle 5-6 di aver tirato fuori il massimo dal gruppo. Poi non sto nella sua testa. Poi uno che non aveva vinto, lasciando perdere la Russia che è un altro calcio, dopo problemi con gli spogliatoi, filato tutto liscio qui, esci fuori da grande vincitore. E' umana come interpretazione, l'unica non malevola che voglio dare. Poi se già pregustava l'incontro per la nazionale... sono illazioni che non posso fare, posso averla nei miei pensieri. Pec? L'ho esercitata come cura due giorni dopo l'ultima gara col Milan e questo mi ha indisposto ancora di più successivamente. Mancanza di sensibilità senza dirglielo? Quando lui firma il contratto con quell'opzione, mica devo avvisarti. Il fatto di dirlo a tutti al Maschio Angioino al Premio Bearzot non è un avviso? Se uno ha un carattere irrequieto... ha bisogno di andare a briglie sciolte ed il fatto della nazionale è più congeniale forse per lui".

KVARATSKHELIA - “Ho chiamato il clan di Kvara tre mesi fa, ci siamo riuniti nel mio ufficio. Gli ho anche scritto quello che avrei voluto fare, come avrei voluto allungare il contratto. Loro hanno detto: “Non si preoccupi, stiamo bene qua, a fine campionato ne riparliamo”. Come volete, se volete fare a fine campionato ne riparliamo”.

MAZZARRI - "Se resta l'anno prossimo? È venuto perché un amico della famiglia. Ha capito che commise un errore di valutazione quando accettò l'Inter. Mi fa incazzare che il Napoli sia considerato di passaggio. Lasciate lavorare in pace Mazzarri. Poi sarà quel che sarà".

ALLENATORE DEL FUTURO - "Un identikit del nuovo allenatore? Ma ti pare che adesso che ho Mazzarri con tutti i giocatori a disposizione dal 18 febbraio vado a cercare un altro allenatore? Siamo a febbraio, c'è tempo. Ad aprile vedremo. Magari per tornare a vincere lo Scudetto ci metteremo tre anni, ma ce la metteremo tutta".

ZIELINSKI - "Se non sarebbe stato meglio inserirlo in lista? Tu le vedi le partite o no? Il rendimento di Piotr com'è stato? Al di sotto le aspettative no? Uno che dice "voglio rimanere" in estate. Ma io non ce l'ho con lui, ma col suo procuratore Bolek. Io di offro tanti soldi, ma il tuo agente ti vuole vendere perché lui ci vuole guadagnare. Io poi ho una diversa concezione non di te come calciatore. Se lui non si allena bene, se lui non ci mette la foga. Se questo ha paura di infortunarsi perché magari non ha ancora firmato il nuovo contratto. Se io deve avere il dubbio se si impegna o non si impegna".

TRAORÈ - "Traorè ha un riscatto della madonna, se non lo adopero come faccio a sapere se merita o no il riscatto".

CRITICHE - "Molti ci hanno accusato di non aver investito sui giovani, il vivaio, ma avere una seconda squadra e tirare fuori i vari Cheddira, Folorunsho ecc di proprietà Napoli. Sul pezzo ci stiamo. Io non mi sono mai permesso di dire 'che città è questa', 'che sporcizia...' ecc, sono sempre stato un alfiere della napoletanità come mio padre mi ha insegnato, ma molti di voi non agite da tifosi del Napoli per me. La critica è necessaria, ma dovreste accompagnare la società in un percorso perchè in 19 anni non vi abbiamo mai tradito. Io chiudo il bilancio a +80 di utili e 147mln di riserva a bilancio, non è che me li metto in tasca, anche perché fortunatamente non mi servono. Ma leggo sempre acredine, non so per quale motivo, invidia o cos'altro. Non per le critiche per me o per i miei collaboratori, di primo livello, come Giuntoli preso dal Carpi, cresciuto con noi per 8 anni, nascondendomi addirittura che era juventino sfegatato (ride, ndr) e sapendolo non l'avrei neanche trattenuto, nonostante il bene per lui, la compagna ed il figlio. Per Cristiano sono sempre pronto a dargli una mano, ma certe cose non tollero, ma è un'altra storia...".

MOTTA - "Io non ho letto gli articoli di Canovi che c'erano in rassegna stampa. Thiago Motta era nella lista dei possibili allenatori da Napoli, ma già in una conversazione di circa 6 ore a Roma mi disse che lui puntava ad allenare squadre di cui non dico il nome fuori dall'Italia. Quando tu vai a scegliere un allenatore è bilaterale. Quando è venuto da me l'avvocato di Luis Enrique siamo stati 3 giorni a parlare, poi ha preferito il Psg, ci sono dei club che essendo più blasonati hanno più attrazione e io non mi arrabbio mai. Vedi anche Dragusin, al quale ho offerto più soldi del Tottenham, ha preferito l'Inghilterra pure a fronte del Bayern e non puoi combattere".

LINDSTROM - "Sento dire 'società spoglia', ma spoglia di che? Noi abbiamo tanti collaboratori, Meluso, una persona di tutto rispetto e io vi avrei mandato già a quel paese per ciò che avete scritto e detto, lui (Micheli, ndr) adorabile e tutti i giocatori sono farina del suo sacco. Avete detto che Lindstrom non è uno che poteva giocare come ala, ma era un trequartista quando ha giocato anche lì ed è un plus non un minus. Vi offriremo anche delle schede per bandire le fregnacce dette".

RAPPORTO CON SPALLETTI - "Ma che rapporto dovevo avere? Io ero molto assente, ero dietro Verdone per le due stagioni successive con Paramount in america. Io non ho mai avuto contrasti, immaginate male. Era un rapporto presidente, allenatore, non c'era questo confronto quotidiano. Non entro nel merito delle sue convenienze, ma se uno mi dice 'presidente, voglio tornare a curare le mie cose, è stato faticosissimo, mi lasci andare' poi però torni ad allenare la nazionale, c'è una contraddizione o no? E se invece di ADL fosse stato 'ma chi mo fa fa' uscendo da vincitore dopo 33 anni, avrà pensato chi mi garantisce di non prendere le pernacchie con un terzo posto? E' umano, l'unica cosa che mi ha edulcorato, ma ripeto l'errore è stato mio: non avrei dovuto concederlo. La penale? In mano agli avvocati, sono cose che non sto guardando. I soldi sono un mezzo, non un fine".

GARCIA - "Su Garcia però sento dire che ho preso un bollito, ma io vi farei causa se fossi l'allenatore. Sono tutti bolliti, ma mangiamolo! E' stato il miglior allenatore Ligue 1 nel 2011 e miglior tecnico francese 2012, 2013, alla Roma secondo con 85 punti, poi lo replica e viene esonerato e ci sono molti pettegolezzi sulla situazione ma non ci entro, in una piazza non semplice. 2017 finale di Europa League persa con l'Atletico quando era al Marsiglia, 2019 non così fuori dla sistema fa la semifinale Champions eliminando Juve e City ai quarti. Cosa avrei dovuto fare quando lui disse di non aver visto le partite, lo presi come un gioco, ma dimostrò di andare su un suo percorso. Spalletti quando gli portammo i nuovi, li ha adoperati subito, perché lui no? Se lo avessi subito esonerato, voi e la piazza cosa avreste detto? Se avessi portato subito Mazzarri, cosa avreste detto? ADL è impazzito, ma ho cercato di dare a Garcia delle opportunità e quando ha ascoltato come a Lecce abbiamo vinto 0-4, ma non perché sono stato bravo io, ma ero qui e poi faceva cose molto discutibili. L'ho mandato via perché scesi prima della gara dissi che sbagliava e uno che dice mi lasci fare o lo cacci subito... all'intervallo dissi 'ma ti vuoi far mandare via?' e sto cavolo di Empoli ci crea sempre problemi (ride, ndr), pure a Spalletti due volte il primo anno. Quello sì che è un vero vivaio e ci puntano tutto".

KIM - “Non ho incassato 57 milioni ma 42. Sapevamo che Kim sarebbe andato via. Giuntoli era un separato in casa da novembre, mi diceva che voleva andare alla Juve. Per Kim cosa dovevo fare, prendere il sostituto già a gennaio? Chi è destro può giocare anche a sinistra, non il contrario. Lui avrebbe preferito giocare a destra. Non è facile trovare difensori centrali. E qui ci stiamo già dando da fare da morire per un difensore centrale in futuro. Poi pure sta clausola degli extra-comunitari va abolita”.

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