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Conte: “Rispondo così sul post Kvara, perdiamo un pezzo da novanta! Atalanta e mercato…”

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Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Atalanta. Ecco le sue dichiarazioni.
Marco Astori

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato oggi in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l'Atalanta. Ecco le sue dichiarazioni.

CLASSIFICA - "Restare lassù senza Kvara? Noi abbiamo fatto 47 punti, frutto di grande lavoro: oggi ci soffermiamo su Kvara, ma se analizziamo tutto abbiamo quattro giocatori in meno rispetto allo scudetto, Osimhen, Kvara, Kim e Zielinski. Anche Mario Rui ed Elmas. Ognuno può dire che il Napoli è più forte o più debole: questo è un altro Napoli, è diverso rispetto a quello che ha vinto e a quello dell'anno scorso. Dobbiamo continuare a lavorare, il lavoro ci ha portato lì: siamo la squadra che è stato più volte in testa. Non dobbiamo però dimenticare che è un altro Napoli, ancora di più adesso che è andato via un pezzo da novanta".


POST KVARA - "Neres il post-Kvara o un altro? Sul mercato dovete chiedere al club. Io sono venuto qui per aiutare il club in un momento di difficoltà: ho sposato questa situazione perché avevo il piacere di vivere quest'esperienza. Cerchiamo di fare le cose al meglio, sappiamo quali sono i nostri limiti rispetto ad altri club: dobbiamo essere ambiziosi altrimenti non ci sarebbe la voglia agonistica di migliorare per essere tra le prime in Serie A. Testa bassa e lavorare: ci sono cose che non possiamo indirizzare, perderemmo solo energie. Stiamo facendo qualcosa di bello e devo tutelarlo, i ragazzi lo meritano. Quando il club e il giocatore hanno concordato l'uscita, già lì il gruppo ha dovuto metabolizzarla: la realtà quotidiana ti impone di farlo subito".

SPOGLIATOIO - "Se l'addio di Kvara può generare una reazione? Gennaio è particolare. Noi siamo a metà mese e sono già usciti quattro giocatori: Caprile, Folorunsho, Zerbin e Kvara. Dopo sei mesi, al di là dell'aspetto tecnico, si creano rapporti e dinamiche umane: scossoni così forti è inevitabile possano creare scompensi. Dovremo mantenere l'unità creata fino a prima: i punti che abbiamo fatto sono frutto di 24 giocatori, non di 11. Dovremo essere bravi anche coi nuovi, bravi ragazzi ma che devono adattarsi alle nuove situazioni, a creare quell'alchimia. Non ci siamo mai lamentati e non lo faremo neanche adesso: sono dinamiche calcistiche, spero in futuro ce ne siano il meno possibile".

ATALANTA - "Gap? L'Atalanta aveva vinto 11 partite consecutive. Stiamo parlando di una squadra che era forte e che è rimasta forte: hanno la consapevolezza di farla, hanno vinto. Sono una realtà: quando vinci acquisti quella fiducia di potertela giocare con tutti. Oggi loro ce l'hanno, l'hanno fatto anche col Real Madrid. Noi dobbiamo concentrarci su di noi: la squadra è cresciuta e dobbiamo continuare così. Noi abbiamo bisogno di queste partite per misurarci e capire come siamo, quanto manca per avvicinarci e sperare di vincere".

SFIDA SCUDETTO - "La classifica dice che siamo in testa, l'Atalanta è vicina a noi come l'Inter: poi se volete farmi dire che è una sfida Scudetto non me la sento. Noi dobbiamo fare degli step: è ancora troppo presto per farmi dire che una nostra partita sia da Scudetto. Noi andiamo per la nostra strada senza guardare gli altri: dobbiamo fare punti e mettere in fieno in cascina. Ne abbiamo messo e domani possiamo andare a fare una partita senza essere impiccati dal risultato: sono sfide che ci devono parlare e far capire a che punto siamo nel nostro percorso".

SVOLTA - "E' difficile vincere ed entrare in zona Champions se non produci qualcosa di bello: poi ci sono situazioni più pompate a livello mediatico per diversi interessi, ma quando tu produci tanti punti non penso sia fortuna o perché altre squadre performano meno. Noi stiamo crescendo, il percorso non è semplice: ci siamo adattati a tante situazioni e a tempistiche di arrivo di calciatori all'ultimo. Ma la disponibilità dei giocatori mi ha dato la forza di provare altre situazioni".