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Allegri: “Come sta McKennie e quando torna Rabiot! Alcaraz, Milik, Kean, Yildiz e Nonge…”

Allegri: “Come sta McKennie e quando torna Rabiot! Alcaraz, Milik, Kean, Yildiz e Nonge…” - immagine 1
Le condizioni di Weston McKennie, ma non soltanto: in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Atalanta, Massimiliano Allegri ha fatto così il punto sui singoli bianconeri.
Alessandro Cosattini

Le condizioni di Weston McKennie, ma non soltanto. In conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Atalanta, Massimiliano Allegri ha fatto così il punto sui singoli bianconeri: "Quando arrivi in questo momento della stagione i punti sono pesanti, domani giochiamo con una squadra che è in corsa per entrare nelle prime quattro: a Napoli buona gara ma abbiamo preso zero punti. Dobbiamo fare una bella partita e cercare di fare risultato".

CROLLO - "Non sono preoccupato, siamo dispiaciuti perché abbiano lasciato un po' di punti in questo mese: siamo a marzo e nella parte finale della stagione. Il primo obiettivo stagionale era quello di arrivare a marzo nelle migliori condizioni: siamo secondi e in semifinale di Coppa Italia. Momentaneamente abbiamo raggiunto gli obiettivi: dobbiamo essere bravi ad arrivare in fondo facendo il meglio possibile".


INFORTUNATI - "McKennie è recuperato, è a disposizione: ha fatto tutto con la squadra oggi, se sta bene sicuramente sarà titolare. Gli altri sono tutti a disposizione: Alcaraz ha avuto questo contrattempo ed è fuori, Vlahovic è squalificato, Rabiot la prossima settimana dovrebbe essere a disposizione. Abbiamo i giocatori per affrontare questa partita contro una squadra fisica e che la Juve non batte in casa da cinque anni".

VLAHOVIC - "Le assenze non pesano, abbiamo altri giocatori che possono fare ottime prestazioni: domani Milik farà bene, abbiamo recuperato Kean. Dobbiamo vedere le cose in maniera positiva: in questo momento abbiamo poco tempo, dobbiamo essere bravi e affrontare una partita alla volta: domani avremo l'Atalanta che ha fatto una bella partita in Europa League e che da anni lotta per l'Europa. Non è decisiva, mancano tanti punti".

SCUDETTO - "Non può vincere sempre una sola squadra: abbiamo fatto nove anni straordinari e poi c'è stato un cambio generazionale e l'età media della squadra si è notevolmente abbassata. E' un percorso sostenibile ma l'importante è cercare in Champions ogni anno: per il calcio italiano vuol dire il 30% del fatturato per tante squadre, per noi il 20. Bisogna entrarci per forza e non è facile, ci sono 7-8 squadre che lottano: la Roma è rientrata, il Napoli è lì, ci sono Fiorentina, Atalanta e la sorpresa Bologna. Dobbiamo entrare in Champions. Abbiamo cercato di lottare per lo scudetto, in questo mese lo abbiamo lasciato: ma la squadra è in crescita, ci sono giocatori che hanno bisogno di giocare partita importanti. I Fagioli, Miretti, Yildiz, Iling sono tutti giovani, abbiamo un parco giocatori che devono giocare partite importanti per crescere: su questo la Juve ha un futuro importante".

TRIDENTE - "Ad un certo punto a Napoli avevamo Chiesa a destra e Yildiz a sinistra ma siamo partiti con Federico a sinistra: dipende tutto dalle caratteristiche dei giocatori. La squadra è cresciuta, dobbiamo riprendere a fare i risultati con continuità".

ATALANTA - "Ci saranno momenti in cui dovremo giocare più alti e altri in cui avranno la palla loro e dovremo fare una bella difesa: ma sono fasi, l'importante è interpretare la partita al meglio".

YILDIZ TITOLARE - "Sta meglio dopo un periodo in cui è stato elogiato e messo sul piedistallo: è uno dei pochi che ha fatto il salto dalla primavera alla prima squadra. Sta tornando bene, lo vedo in allenamento: è un giocatore giovane ma molto bravo che tornerà utile".

NICOLUSSI E NONGE - "Non li ho nominati prima, sono altri due giovani: il primo è un giovane di affidamento che ha fatto bene quando è stato chiamato in causa, il secondo è entrato a Napoli, ha fatto una buona cosa nel gol e poi ha difeso meno bene. Ma anche lui sa giocare molto bene a calcio e deve crescere come normale che sia. Il cambio a Napoli? Non è stato diseducativo: mancavano 3 minuti, avevo bisogno di due forti di testa e ho messo Milik e Danilo per una punizione o un angolo. Ho dovuto togliere quello che di testa era più debole. Tra l'altro la sostituzione doveva essere un'altra, poi abbiamo preso gol e l'ho cambiata: Milik e Danilo erano già a metà campo".

MIRETTI - "I ragazzi devono rimanere sereni, la responsabilità non è assolutamente loro: è fisiologico che da giovane tu abbia alti e bassi fino a che non trovi un punto di equilibrio per giocare con continuità. Lui veniva da un periodo non bellissimo a Napoli ha fatto una buona partita dal punto di vista caratteriale ed emotivo: ha già 67 partite alla Juve, i giovani qui sono bravi e la Juve deve lavorarci mischiandoli ai giocatori di esperienza".

KEAN - "E' sempre un 2000, sembra più vecchio perché è tanti anni che gioca: sta molto bene, è a disposizione, non ha tutta la partita nelle gambe ma ci dà molte soluzioni da qui a fine anno".

FUTURO - "Non mi preoccupa, la cosa più importante è concentrarsi tutti sugli obiettivi della Juve: tutto il resto non conta, contano i risultati. Tutte le energie vanno messe nel campo, siamo nella parte finale della stagione: il resto è secondario".

DIFESA - "Se tutte le domeniche prendi due gol, è difficile fare risultati: nelle ultime partite mi ero preoccupato dopo Verona e col Frosinone dove avevamo dato la sensazione di poter subire gol in ogni momento, a Napoli meno. Domani bisogna alzare il livello di solidità difensiva, è sicuro".

ESTERNI - "Hanno fatto buone partite alternando anche cose meno buone: l'Atalanta ha una rosa importante, mercoledì hanno riposato in cinque ed è una partita importante per loro domani. Non è decisiva per il prosieguo della stagione".

 

 

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