squadra

Pinto: “Ossessionato da Sanches! Obiettivo Marcos Leonardo, Rui Patricio, Lukaku, Dybala…”

Pinto: “Ossessionato da Sanches! Obiettivo Marcos Leonardo, Rui Patricio, Lukaku, Dybala…” - immagine 1
Tiago Pinto dice tutto sul mercato della Roma e non soltanto. Ecco le parole del direttore generale giallorosso in conferenza stampa
Alessandro Cosattini

Tiago Pinto dice tutto sul mercato della Roma e non soltanto. Ecco le parole del direttore generale giallorosso, riportate da vocegiallorossa.it: “Io non ho voluto mancare alla mia parola dal momento che sono arrivato qua. Non parlo tanto ma ero disponibile a chiarire tutte le situazioni del mercato alla fine di quest'ultimo. Noi in questo momento sui rinnovi li stiamo trattando nel modo giusto internamente e non pubblicamente. Noi siamo consapevoli del momento che stiamo vivendo e stiamo tutti insieme, carichi e motivati, per riprendere il nostro obiettivo dopo la sosta".

INVESTIRE SUI GIOVANI - "Quando comincia una sessione di mercato, io penso che noi abbiamo bisogno di mettere insieme tre piani diversi. Uno il piano tecnico, quello più semplice da capire e dove insieme all'allenatore e alla società vogliamo sempre migliorare rispetto alla stagione scorsa. Sotto quel punto di vista, io penso che, facendo il paragone con i giocatori arrivati e che sono andati via, la squadra è migliorata con più soluzioni e qualità. Dopo abbiamo il piano economico. Noi siamo nel Settlement Agreemenet che in due anni ci obbliga a spendere il 70% di quello che sono i ricavi del tempo. Per questo, io sono andato tutto giugno a portare dei risultati economici per mantenere gli accordi con questo piano. Po c'è il piano strategico, dove s'inserisce la tua domanda. La Roma, per uscire da questa situazione con il Fair Play Finanziario, è importante prendere anche giocatori giovani che in futuro possano avere risultati sportivi ed economici. Se avessi pagato 20 milioni per Ndicka e Aouar, magari questa domanda non sarebbe stata fatta, essendo entrambi under 25 con centinaia di partite in competizioni importanti. Noi, con i paletti che abbiamo, stiamo cercando di riequilibrare tutti e tre questi piani. Non è facile, non è semplice garantire una squadra che sia migliore dell'anno scorso, garantire i paletti del Financial Fair Play e allo stesso tempo avere giocatori con prospettive future. Con l'arrivo di Mourinho il settore giovanile è sempre stato un parte importante della strategia perché lui dal primo giorno ci ha sempre puntato, portando molti ragazzi in prima squadra. Oggi abbiamo giocatori come Zalewski e Bove che fanno parte della prima squadra. Abbiamo altri che stanno lavorando tutti i giorni con la squadra. È vero che abbiamo aumentato il monte ingaggi, ma secondo me siamo riusciti a mettere tutti e tre questi piani insiemi. Ndicka e Aouar sono esempi concreti”.


MARCOS LEONARDO - “È un obiettivo. Voi conoscete bene il mondo del calcio e questi giocatori hanno valori importanti. Quando noi abbiamo l'opportunità di acquistarli lo facciamo”.

MOURINHO - "Non c'è nessuno scontro tra me e Mourinho, parliamo la stessa lingua e tutto quello che pensiamo ce lo diciamo in faccia. Siamo entrambi motivati per portare avanti i progetti della Roma e fare il meglio per la squadra. Il tema della Champions, dal primo giorno che sono a Roma, ho capito che è la grande ambizione della società e la mia personale. Se ci qualifichiamo o no, è diverso, se siamo obbligato o no non lo dico. Quando, però, acquisto dei giocatori come Lukaku, Abraham, Aouar dobbiamo convincerli con questi obiettivi. Con tutto il rispetto per la Roma e per i suoi tifosi e per la città, noi non siamo il Manchester City. Potevo anche voler prendere Rice, ma noi dobbiamo sapere la realtà”.

INFORTUNI - “Un altro tema è quello degli infortuni. Oltre Dybala, che è stato per noi fondamentale, noi siamo riusciti a mettere in condizione fisica ottimale dei giocatori che avevano tanti problemi fisici. Come Zaniolo, Smalling, Dybala. Il lavoro con lo staff medico per me è un assetto”.

RENATO SANCHES - “Tutto quello che andrà male con Renato Sanches avrà un solo responsabile: Tiago Pinto. Io sono ossessionato da lui. Al Benfica lo volevo prendere e non sono riuscito, a Roma  ci sono riuscito. Ha avuto dei problemi in passato, se li avrà in futuro sarà colpa mia. Ma con questo staff e con questo allenatore, noi siamo capaci di farlo rendere al meglio. Per questo abbiamo fatto un contratto che se gioca un certo numero di partite noi dobbiamo acquistarlo. Se le cose vanno bene siamo tutti contenti, se vanno male il responsabile sono io perché sono consapevole dei rischi. Non volevo perdere l'opportunità di portarlo qui".

NOMI ACCOSTATI IN ATTACCO - “Faccio una battuta: ho 38 anni, sono divorziato, non ho figli, sono abituato a prendere i no. Quindi non è un grande problema. Non ho seguito attentamente tutti i nomi che sono stati accostati alla Roma. Tu hai parlato di due giocatori che avevamo trattato e di cui avevamo interesse. Scamacca era un giocatore con il quale stavamo parlando, poi per ragioni ovvie e pubbliche non siamo riusciti. Marcos Leonardo è un obiettivo. Noi seguiamo da 15-16 mesi: non dico che era una situazione fatta ma era un accordo fatto tra le tre parti. Abbiamo avuto la sfortuna che un club storico come il Santos lotta per non andare in B, l’allenatore è stato licenziato. Hanno venduto due ragazzi giovani e la situazione si è complicata. Io ho dovuto rispettare tutto ciò ma continua a essere un obiettivo, è un giocatore che conosco molto bene.  È un giovane che conoscono bene di 20 anni con 150 partite e 50 gol per un club come il Santos. Io penso che questo mercato è stato difficile per tutti i club che cercavano un attaccante. Tutti voi avete riconosciuto che questo mercato è stato difficile per tutti i club che cercavano un attaccante. Penso che tutti i tifosi della Roma siano contento che sia arrivato Lukaku il 28 agosto, piuttosto che Tonino (nome inventato, ndr). Sul tema della Fiorentina, mi dispiace ma non so di cosa parli. Beltran è un giocatore che noi conoscevamo ma non so cosa sia successo con la Fiorentina".

VIA MATIC - "Vi piace parlare dei miei insuccessi. Su Nemanja non voglio dire grandi cose. È una situazione che mi dispiace e che non mi aspettavo. Le ultime due settimane di Matic a Roma, non me le aspettavo. Sono un po' diverso da voi su queste cose. Voi prendete il lato negativo, io quello positivo. Abbiamo preso Paredes, campione del mondo. Dobbiamo andare avanti. Come ha detto anche il mister, se Matic un giorno vorrà spiegare lo farà. Non merita tante parole".

FRATTESI-INTER - "Su Frattesi ho sempre detto che era uno di quei giocatori che mi piaceva di più. Siamo tutti liberi di fare le scelte che vogliamo. Non ho rimpianti, voglio bene a Frattesi e Scammacca. Sono portoghese ma mi sento un po' italiano e saranno importanti per la Nazionale. Sono due grandi giocatori. Noi in quella trattativa per Frattesi abbiamo anche preso dei soldi. Nel piano del Financial FairPlay abbiamo due cose diverse. Uno è il Settlement Agreement da 4 anni, dove in due anni dobbiamo spendere il 70% dei ricavi. Li siamo allineati con la proprietà e la Ceo. Quando io sono andato di fretta a fare quei 34-35 milioni entro giugno era per questo piano. Dopo, tutti questi soldi entrano in questo piano. Ma dopo, c'è un altro strumento che è il transfert balance che fa il monitoraggio dei giocatori che sono nella lista Uefa da un anno all'altro e fa il bilanciamento tra i giocatori che entrano e quelli che vanno via. Noi abbiamo fatto 15 milioni di euro di rivendite, Calafiori, Frattesi, Antonucci, Under. Sono circa 15 milioni di euro. Questi soldi non entrano nel transfert balance. Noi abbiamo 17-18 milioni con Tahirovic-Missori e Volpato, ma questi ragazzi non erano in lista A, ma in lista B e non contano sul transfert balance. Sono più di 30 milioni di euro che abbiamo fatto che non contano. Ho litigato una settimana con Luis Campos per Paredes perché io volevo una cifra e lui un'altra. Alla fine siamo riusciti a fare 2 milioni e mezzo di trasferimento e 2 milioni di bonus che sono difficili da raggiungere. Paredes deve giocare 80 partite da titolare per arrivarci. Nel transfert balance loro mi contano il 100%. Il costo di Paredes sono 4 milioni e mezzo. Io non vengo qua a dire che questo è un male, sono totalmente d'accordo ma con questo strumento il nostro lavoro è molto difficile perché dopo siamo costretti ad escludere due giocatori nuovi non possono entrare nella lista per essere in pari con il transfert balance. È difficile avere una squadre più forte, riequilibrando i monti ingaggi che in questo anno non siamo riusciti perché quando porti questi giocatori devi pagare, avere un piano strategico e seguire questi piani".

ESTERNI - "Pure io ho capito questo, sono diventato diverso ma sono dimagrito e ho successo. Sono stanco, non lo nascondo. È difficile essere tre mesi sotto questa pressione ed ansia senza dormire e mangiare, non mi condiziona molto la pressione esterna ma voglio fare le cose fatte bene. Infatti dopo la conferenza vado in Portogallo. Penso sia normale il giudizio delle persone su queste tre partite, per fortuna e speriamo avremo 54 partite da fare. Abbiamo Spinazzola, Zalewski, e gli altri che hanno qualità, possono fare meglio come tutti noi, ma sono troppo affrettati i giudizi per tre partite. Avremo margine di crescita, siamo motivati per far meglio e lo faremo, sono sicuro".

PORTIERE - "Sul portiere ancora di più. Quando sono arrivato qui la situazione portieri era un problema. Rui Patricio è stato il migliore della Conference, poi nei top della Serie A per clean sheet, ora che non è stato al livello ci facciamo domande. Se giochiamo male, lo facciamo tutti. Ho fiducia in tutti i giocatori al 100%. Se qualche agente di un portiere ti ha detto che li ho chiamati, è una bugia".

IO IN SCADENZA - "Su questi temi dei rinnovi parliamo nelle sedie giuste e non qui. Sono sicuro che in questo momento siamo tutti concentrati su un obiettivo: fare del nostro meglio durante la sosta e non è semplice perché abbiamo perso molti giocatori. Poi migliorare quello che dobbiamo quando ci ritroveremo tutti, insieme ed uniti come una famiglia. Ho detto quello sulla situazione dell'allenatore, figuriamoci se mi preoccupo della mia. È l'ultimo delle mie preoccupazioni".

DYBALA-ARABIA - "Pensavo che la domanda fosse se anche io andassi in Arabia. Su Paulo io mi ricordo che nella conferenza stampa delle scorso anno ero molto contento di aver portato Dybala, qui mi avete fatto tre della clausola e in tutta la stagione se n'è parlato. Noi abbiamo un grande rapporto con lui e i suoi agenti. Lui oltre a essere un giocatore favoloso è un professionista fantastico. Abbiamo una grande comunicazione. Quello che invito a fare è godere di Dybala. Poi per il futuro se ne riparlerà nei momenti giusti. Vi invito a fare una riflessione: quanto si è detto e scritto che sarebbe andato via? Penso che anche voi dovete fare una riflessione sul perché si alimenta questa cosa. Lui è qui adesso. Negli ultimi due anni e mezzo non ho mai venduto aspettative fake. Sono molto contento per lui e di lui, faremo di tutto per continuare insieme".

LUKAKU - "Non mi conviene dire quando ho capito che era possibile. Ho tanti difetti ma non sono bugiardo e non posso dire che tre mesi fa stavo parlando con Lukaku. Non potevi prenderlo di certo a luglio e giugno. Ho un buon rapporto con le persone che lo seguono, per un altro giocatore e ne conosceva la situazione. Il mio lavoro è anche questo, ci sono situazioni che a luglio sembrano impossibile ma tu le devi monitorare, non parlare con nessuno per non creare aspettative e se ci sono i momenti giusti sfruttare l'opportunità. Ed è quello che è successo. L'intervento di Mourinho è stato determinante per il rapporto che loro hanno. Non vorrei dimenticare il coinvolgimento personale dei Friedkin che hanno semplificato molto il mio lavoro. Sono entrati nella trattativa e l'hanno sbloccata. Non mi va di dire quando è stato possibile acquistarlo. Il segreto è sempre lo stesso, monitorare e aspettare il momento giusto per convincerlo. Con Lukaku sono stati 4-5 giorni. Con Dybala 5 giorni. Se si parla troppo, si perdono le opportunità".

BILANCIO MERCATO - "La stagione scorsa avete dato un voto molto buono... si vede alla fine. Voglio essere sempre coerente con quello che dico, ho sempre detto che il mercato è il 20-30% del successo sportivo, il lavoro quotidiano è più importante. Da quando i Friedkin hanno preso il club chiaramente hanno fatto investimenti importanti, farlo evolvere dal centro sportivo allo stadio, e la squadra deve essere riflesso di questa strategia e ambizione più delle interviste e delle parole. Dobbiamo mettere i fatti. Nel mio lavoro cerco di fare il meglio e garantire migliori condizioni della scorsa stagione, se mi chiedete se sono contento? Ho sofferto tanto e lavorato tanto, non siamo mai contenti. Ho imparato male dal mio vecchio presidente che quando chiudo una trattativa potevo far meglio. Non sono mai felice. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro per rendere giustizia all'ambizione della proprietà".

ZAPATA - "Ho anche i miei difetti, sono testardo. Durante una trattativa ho qualità e difetti e ho una cosa magari non molto orientata in Italia: ho un orientamento tedesco, se dico una cosa è quella e basta. Non parlerò mai di scorrettezza, Atalanta e Gasperini possono prendere una scelta. Non posso nascondere di aver parlato con Zapata, non siamo riusciti a prenderlo e abbiamo trovato altre soluzioni. Ripeto: abbiamo parlato con lui, è stata una trattativa e alla fine non è andata in porto e non dirò mai che non lo abbiamo preso per scorrettezza".

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del fantacalcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Sosfanta per scoprire tutte le news di giornata.