BOLOGNA - Qualche dubbio di formazione nel Bologna per la sfida di oggi contro la Juventus: in attacco alle spalle di Castro, vista l'assenza di Orsolini, pronti Ndoye e Odgaard e uno tra Karlsson e Iling Jr, con le quotazioni del secondo che, secondo il Corriere dello Sport, sono in risalita. A centrocampo ecco Freuler e Pobega, mentre in difesa davanti a Skorupski con Lucumì, Beukema, Miranda e uno tra Posch e De Silvestri, con il primo leggermente favorito secondo il quotidiano.
ROMA - Probabile panchina per Dovbyk, che negli ultimi giorni ha avuto l'influenza: al momento è favorito Shomurodov a giocare in attacco per la Roma con Dybala ed El Shaarawy alle sue spalle e, di conseguenza, Pellegrini in panchina. Possibile però che il capitano possa giocare nel caso in cui sia scelto Dybala come falso nueve. A centrocampo pronti Koné e Paredes, con Saelemaekers che sta sorpassando Celik a destra, e Angelino a sinistra. In difesa ecco Mancini, Hummels e Ndicka.
LECCE - Diverse assenze in casa Lecce, da Sansone e Banda a Gallo e Marchwinski. Contro la Roma Giampaolo è pronto quindi a lanciare Jean a sinistra, Guilbert a destra, Gaspar e Baschirotto in mezzo. A centrocampo spazio a Coulibaly, Ramadani e Rafia, mentre in attacco Rebic dovrebbe partire ancora dalla panchina: favoriti Dorgu e Morente ai lati di Krstovic.
PULISIC - Tegola in casa Milan nella gara di ieri sera contro l'Atalanta: si è fermato Christian Pulisic per un problema al polpaccio. Ecco le ultime sulle sue condizioni da La Gazzetta dello Sport: "Problema che nelle prossime ore dovrà essere sottoposto ad accertamenti più mirati, dopo che ieri sera si parlava di semplice indurimento. Il muscolo è delicato e verrà trattato con tutta la prudenza di cui ha bisogno: se il guaio si confermasse di poco conto, Pulisic potrebbe saltare la prossima partita di Champions con la Stella Rossa per poi essere a disposizione già dal ritorno del campionato a San Siro col Genoa".
LAZIO - Buone notizie dall’infermeria per Marco Baroni: il tecnico, secondo La Gazzetta dello Sport ha infatti recuperato sia Tavares sia Dia per la gara di domani contro il Napoli. Si legge: "Il loro rientro in gruppo era annunciato, ma in questi casi la prudenza è sempre d’obbligo. I dubbi sono stati invece tutti fugati. Il laterale portoghese è assente dalla sfida con il Monza, giocata prima della sosta di campionato. Nel corso della quale si è fatto male in nazionale, riportando una lesione di basso grado alla coscia sinistra. Dia, invece, si è fermato dopo il match di Europa League della settimana scorsa con il Ludogorets, durante il quale ha rimediato una distorsione alla caviglia destra. Entrambi saranno quindi convocati per il match di domani a Napoli, ma dovrebbero ricominciare dalla panchina. In particolare Tavares, dopo un mese di assenza, non sembra ancora in grado di giocare una partita intera. Ma, pure per Dia, Baroni potrebbe optare per una ripartenza dalla panchina. Ciascuno dei due sarà in ogni caso un’arma da utilizzare a partita in corso".
FIORENTINA - Yacine Adli sarà regolarmente a disposizione della Fiorentina per la gara di domani contro il Cagliari. Come scrive La Gazzetta dello Sport, il centrocampista ha smaltito l'influenza che lo ha costretto a saltare la Coppa Italia. "La valutazione che dovrà fare in modo approfondito Raffaele Palladino sarà capire quanti minuti abbia sulle gambe Albert Gudmundsson per il quale sembra consigliabile un rientro graduale. Per questo, ad ora, la soluzione più accreditata è quella di Lucas Beltran dal primo minuto, pronto a fare staffetta con il compagno, proprio come in Coppa Italia. Oggi la situazione sarà più chiara dopo l’ultimo allenamento che scioglierà ogni dubbio all’allenatore", si legge.
BOVE - Non manca molto alle dimissioni di Edoardo Bove dall'ospedale Careggi di Firenze: il centrocampista si vedrà impiantato un defibrillatore sottocutaneo e poi tornerà a casa. Spiega La Gazzetta dello Sport: "A meno di eventuali complicazioni post-operatorie, la settimana prossima sarà già tempo di dimissioni. La decisione di impiantare un apparecchietto, sottopelle e salvavita, è comunque definitivamente presa e le conseguenze sono state accettate. Certo, è servito un faticoso lavoro, anche psicologico, dell’équipe medica guidata dal prof. Pasquale Bernardo. E un bagno di realismo di tutta la famiglia Bove, una volta superata la paura e verificati i miglioramenti costanti di Edoardo, ragazzo sensibile e di cervello fino, ben più maturo dei suoi 22 anni. Il calciatore viola, talento sul punto di spiccare il volo, ha quindi dovuto digerire questo cambio di realtà brutale, ormai sa che non potrà indossare più una maglia della Serie A. Ha, però, capito la fortuna di stare ancora in questo mondo: deve tutto al fatto di essersi trovato lì sul prato del Franchi, tra rianimatori addestrati e con sangue freddo tra 20mila persone sotto shock. In altri contesti, il rischio per la vita sarebbe stato perfino maggiore. E, soprattutto, Bove ha realizzato il fatto che la sua passione, il calcio, sarà salva: un po’ alla volta potrà giocare ad alti livelli altrove, in un campionato che non sia il nostro, vista la legislazione italiana stringente su un tema così. Ci sarà tempo per discutere di una eventuale rescissione con il club titolare del cartellino, la Roma, e successivamente serviranno settimane da dedicare solo al riposo. Altre poi per “riatletizzarsi” prima di potersi davvero guardare attorno e immaginare un’altra carriera in un campionato estero. L’orizzonte, tendente alla seconda parte di questa stagione, o addirittura al 2025-26, è al momento troppo lontano. Più breve, invece, sarà la ripresa di una vita normale, prestissimo fuori da lì. Con quell’apparecchio in corpo, Bove uscirà quasi subito: servirà un giorno di ulteriore cautela, forse due. In ogni caso, l’impianto è di routine di questi tempi in ogni reparto di Cardiologia, figurarsi a Careggi che è una eccellenza nel settore. La procedura con anestesia è molto snella, il consenso può essere firmato anche nella stessa giornata. Insomma, tutto pare pronto, anzi si potrebbe intervenire già nel weekend: è più probabile, però che ormai si aspetti lunedì. Bisogna anche ultimare gli esami necessari in casi come questo, da confrontare con quelli realizzati nei primi giorni di ricovero".
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