FIORENTINA - Riposerà ancora Nico Gonzalez nella Fiorentina per la sfida di Coppa Italia col Parma. Una gestione delle energie visti i tanti impegni ravvicinati per l’argentino, “per potersi presentare tirato a lucido contro la Roma”, sottolinea oggi il Corriere dello Sport. Non è proprio stato convocato questa volta e l’altro assente illustre è lo squalificato Quarta. Davanti alla porta difesa da Christensen, pronta la coppia Mina-Ranieri; sulle fasce Kayode e Parisi. A centrocampo Maxime Lopez e Mandragora, col terzetto Brekalo-Barak-Kouamé atteso alle spalle di Nzola. Salvo sorprese, sarà questo l’undici di partenza viola.
LAZIO - Sale Guendouzi, scende Kamada, volendo riassumere quanto accaduto in Coppa Italia martedì sera. Voto 5,5 per il giapponese secondo La Gazzetta dello Sport: “Precettato nel ruolo di Luis Alberto, intermittente al volante”, si legge. Il migliore di casa Lazio dopo la vittoria in Coppa Italia col Genoa è invece Guendouzi: “Chirurgico col destro al primo gol in biancoceleste. Dinamico, arrembante e autorevole. Un nuovo pilastro per Sarri”, si legge. Voto 7,5. Il peggiore è infine Basic, voto 5: “Alla prima stagionale, entra e sciupa clamorosamente il 2-0”.
RADONJIC - Tiene banco in casa Torino il caso legato a Nemanja Radonjic. Il serbo è stato infatti escluso dai convocati per il match con l'Atalanta a causa, si diceva, dell'ennesima lite con Ivan Juric in allenamento. "Cairo aveva provato a chiudere il caso smentendo le voci di una lite del serbo con Juric: «È una gran palla il fatto che Radonjic abbia litigato, non ha litigato con nessuno. Ha fatto l’allenamento, si è fatto male al flessore e non poteva giocare. Adesso non ci sono frizioni, Radonjic è stato male fisicamente ed era inutile portare in panchina un giocatore che non poteva entrare». Una versione dei fatti - scrive Tuttosport -, però, che non coincide con quella del tecnico e di Vagnati che, poco prima, avevano lasciato intendere in maniera piuttosto esplicita che dietro l’esclusione del trequartista dalla partita ci fosse qualcos’altro, qualche evidente frizione dovuta ai comportamenti del giocatore, quelli che finora sono stati il vero tallone d’Achille della sua carriera. Da parte di Juric è arrivato un vero e proprio rimprovero, al giocatore: «Nemanja non riesce ad allenarsi bene e questo non è accettabile. Dispiace perché è un giocatore di talento e sta buttando via la carriera. Deve fare passi in avanti nei comportamenti. Spero che lo capisca». E una tirata d’orecchie era arrivata anche da Vagnati ai microfoni di Sky, prima del fischio d’inizio di Torino-Atalanta: «Non è sul mercato, è un giocatore del Torino e magari la prossima partita giocherà. Chiaramente, come tutti i calciatori del Torino, deve rispettare i valori del club e tutti dobbiamo rispettare le scelte tecniche dell’allenatore». Il vero protagonista di tutta questa vicenda, ovvero Radonjic, non è intervento direttamente sulla vicenda ma, come già capitato altre volte nelle scorse settimane (per esempio dopo la non convocazione per il derby), ha appunto pubblicato ieri sera su Instagram, insieme a una sua foto a bordo campo in abiti “borghesi”, il passaggio già indicato: «Se essere sinceri fosse un reato, allora io sarei all’ergastolo». Un post, tra l’altro, che ha ottenuto i like di diversi compagni di squadra. Insomma, nonostante le dichiarazioni di Cairo, il caso Radonjic non sembra essere affatto chiuso".
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