ATALANTA - Ieri l’Atalanta era già in campo a Zingonia per iniziare a preparare l’avvicinamento alla trasferta di Napoli. Come evidenzia La Gazzetta dello Sport, “Gian Piero Gasperini ha fatto svolgere una seduta di scarico per chi mercoledì sera ha giocato contro il Monza (i titolari e i subentrati con un minutaggio più robusto), mentre per tutti gli altri c’è stato un allenamento completo. Si avvicina il ritorno di Brescianini che ieri ha svolto lavoro individuale ma in campo (come Scalvini). Solo terapie invece per Scamacca che procede comunque senza intoppi nel suo programma di recupero. Oggi seduta mattutina. Buone nuove dunque per Gasperini che sta recuperando un pezzo alla volta della sua rosa. Dopo aver rivisto in campo - e bene - Kossounou contro il Monza, l’allenatore sta seguendo i progressi di Brescianini. Il centrocampista manca da un mese: l’ultima presenza risale al 28 settembre contro il Bologna al Dall’Ara. Poi un problema agli adduttori lo ha costretto a fermarsi. E Scalvini sta bruciando le tappe. Il difensore potrebbe essere convocato per l’ultima gara prima della sosta, quella di domenica prossima contro l’Udinese in casa alle 12.30”, si legge.
BALOTELLI - Come sottolinea oggi Il Secolo XIX dopo il ko con la Fiorentina, in casa Genoa “bisogna stringere i denti, recuperare gli infortunati e puntare sulla voglia di riscatto di Balotelli”, si legge. Ieri SuperMario era in tribuna, per lunedì è attesa la prima convocazione per la sfida contro il Parma. Poi il Genoa avrà in casa il Como e il Cagliari, per un totale di tre gare molto importanti in chiave salvezza.
LOBOTKA - Novità dall’infermeria di casa Napoli sulle condizioni di Lobotka. Le riporta oggi La Gazzetta dello Sport: “Se gli occhi parlano, e a volte lo fanno, basta lanciare uno sguardo all’espressione di Stanislav Lobotka per rendersi conto che la sua Napoli-Atalanta è finita ben prima di cominciare. Il flessore della coscia sinistra sta meglio ma non ancora bene e dopo aver saltato Empoli, Lecce e Milan, il regista slovacco evita anche la partitissima di domenica per non andare incontro a pericolosi rischi: la panchina è una opzione, per fargli assaporare il clima del Maradona esaurito, ma si decide domani. Inter-Napoli è a portata di mano, una settimana di terapie può definitivamente aiutare, e in mezzo al campo, a San Siro, Conte ha trovato un Gilmour che gli ha garantito ritmo e rapidità di pensiero: toccherà, ovviamente, di nuovo al centrocampista scozzese, che finirà per rappresentare il direttore d’orchestra d’una squadra teoricamente fatta e finita”, si legge.
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