VLAHOVIC - "I tifosi hanno libertà di esprimere le loro emozioni e sensazioni. Finita la partita, il giocatore stesso è il primo che vuole vincere. In quel momento lì ancora di più. Non è la prima volta e non sarà l’ultima, succede. Noi dobbiamo essere uniti, andare avanti. Vogliamo tutti cambiare la situazione, anche il giocatore. I tifosi hanno tutta la libertà di farlo ma è un momento in cui insieme dobbiamo cambiare questa situazione. Ripeto, è il primo che vuole vincere le partite. I tifosi hanno la libertà di esprimere le loro sensazioni. Ma ci vuole sempre rispetto, per qualsiasi lavoro. È il primo che vuole cambiare le cose per il bene della Juventus. I tifosi hanno la libertà di esprimere le loro sensazioni ma sempre con rispetto".
MANCATA CONTINUITÀ - "È la nostra realtà. Le tre partite sono state completamente diverse da quelle fatte dopo. Non esistono giustificazioni in questo momento che stiamo attraversando ma è normale che in partite aperte, oggi è diverso e questa non è una giustificazione ma la nostra realtà che vogliamo migliorare perché non vogliamo rimanere dove siamo in questo momento. Il giocatore deve avere la fiducia per andarla a chiudere e non gestire".
FORMAZIONE - "Questa è la vostra opinione e la rispetto ma io li vedo tutti i giorni vedo come stanno insieme e oggi per me dovevano giocare in questo modo. La nostra caratteristica non è che uno gioca nella trequarti e poi sta sempre nella trequarti, quella solo sul foglio poi ci sono tanti movimenti che bisogna fare".
PAREGGIO - "La parte del campo è la cosa più difficile da migliorare, è la fase dove si fa la differenza. Si deve ragionare più veloce, si devono fare le cose con cambi di ritmo diverso. Abbiamo fatto bene quando abbiamo trovato spazi. Abbiamo visto che al contrario abbiamo più difficoltà".
CONTESTAZIONE TIFOSI - "E’ normale, la frustrazione esiste da parte di tutti. In primis dei giocatori, sanno perfettamente che possiamo fare meglio. Dobbiamo rimanere uniti, insieme, pensando alla prossima partita per cambiare la storia. Quando ci troviamo con squadre che attaccano di meno e dobbiamo prendere l’iniziativa abbiamo più difficoltà. Dobbiamo arrivare bene e chiudere la partita. Oggi non siamo stati capaci di chiuderla".
RITARDO IN CLASSIFICA - "Guardare la classifica oggi non è la cosa migliore che possiamo fare, non dobbiamo rimanere in questa posizione. Abbiamo un livello più alto, non è quella lì la nostra realtà. Dobbiamo fare il nostro lavoro al massimo già dalla prossima partita. Dobbiamo lavorare bene, al massimo e di partita in partita cambiare questi risultati. Critiche giuste, non siamo dove dobbiamo essere".
SCUDETTO - "Abbiamo sempre parlato di partita in partita. Manca tantissimo, dobbiamo iniziare a fare le cose nel modo giusto dalla prossima partita. Solo così possiamo cambiare la situazione, se pensiamo alla classifica o al futuro perderemmo il presente per trovarci dove vogliamo in futuro. Siamo fuori dalla lotta Scudetto? Non ne ho mai parlato e non è il momento di farlo. Dobbiamo cambiare dalla prossima partita già. Tre giorni fa sembrava andare tutto a meraviglia e ora no. Ci vuole equilibrio. Dobbiamo continuare a migliorare e cambiare questa storia dalla prossima partita".
CASO VLAHOVIC - "Alla fine il pubblico ha la libertà di esprimere le sue emozioni. E’ il primo che vuole cambiare la situazione il ragazzo, sono cose che succedono. Speriamo in futuro si possa cambiare. I tifosi hanno la libertà di esprimersi. Ma pensate voi nel vostro lavoro che dite qualcosa che non è quello che vogliono sentirsi dire e si presentano fuori a insultarvi, non vi piacerebbe. Dusan vuole cambiare la situazione, il pubblico è libero di esprimere le sue sensazioni. Dobbiamo restare uniti per il bene della Juventus".
DELUSIONE - "Non possiamo essere contenti del nostro momento in campionato dopo una partita come quella di oggi, con il risultato che non è quello che stiamo cercando contro una squadra che ha fatto il suo, si è difesa bene. Noi in questo momento dovevamo fare una prestazione migliore e un risultato diverso".
RISPETTO AL CITY - "Non è una partita delicata, lo diventa perché noi non siamo riusciti ad imporre quello che dovevamo in campo. Diversa perché affrontare il Venezia è diverso rispetto che affrontare il Manchester City. Il Venezia ti aspetta, non ha bisogno di venire qui e aprirsi, il City lo ha sempre fatto. Dopo il vantaggio dovevamo provare a chiudere la partita e abbiamo dato vita all’avversario".
POCA SOLIDITÀ - "Oggi abbiamo preso due gol in una situazione ben precisa di gioco, in tutto il resto non è che abbiamo avuto grandi difficoltà. Bisogna prendere dei rischi, non abbiamo fatto una prestazione completa per prendere la vittoria".
DIFFICOLTÀ - "Abbiamo giocato delle partite contro squadre che han giocato a viso aperto e abbiamo avuto la possibilità di creare. In questi pareggi abbiamo affrontate squadre che non sono venute qui ad aprirsi, ma non è una giustificazione. Negli ultimi metri nello stretto facciamo fatica a creare».
KOOPMEINERS - "Poco decisivo? La responsabilità è mia. Lo devo mettere nella condizione migliore per giocare, fare ed esprimere il suo livello. Per noi è importante averlo in squadra".
PRENDERSI RESPONSABILITÀ - "Non la vedo così. Come squadra in modo collettivo come facciamo bene in difesa dobbiamo fare bene in attacco. Con ritmo, intensità. Contro squadre chiuse fino ad oggi abbiamo avuto difficoltà. Mi aspetto anche il Cagliari ad interpretare una partita del genere».
DOMINARE - "Non è questione di dominare la partita, è vincerla. Se una squadra vuole difendere e l’altra pure, mettiamo palla in mezzo e poi tocchi te e tocco io. Così non arriviamo da nessuna parte".
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/79780699c7c49ca64bbcdff801beb83a.jpg)