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Koopmeiners: “Juve eccezionale! Gasp, Motta, Atalanta, ruolo, Scudetto, Zidane e come sto”

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La Juventus ha presentato in conferenza stampa Teun Koopmeiners. Queste le parole del centrocampista olandese
Andrea Agostinelli

La Juventus ha presentato in conferenza stampa Teun Koopmeiners. Queste le parole del centrocampista olandese raccolte da JuventusNews24.

JUVENTUS - "È stato fantastico in questi primi giorni, è stato emozionante arrivare qua, le mie aspettative sono soddisfatte. Sono felice del rapporto dell’allenatore, con la squadra. Sono contento di aver avuto più giorni per prepararmi alle prossime partite. È una bella sensazione, sono felice ed emozionato. Non vedo l’ora di cominciare. Da bambino guardavo le grandi squadre, tra cui la Juve. Quando sono arrivato in Italia, mi sono reso conto di quanto fosse eccezionale la Juventus. Ho giocato prima all’Atalanta, ho assaporato l’atmosfera del club allo Stadium. Pensavo ‘Mi piacerebbe giocare alla Juve’ e quando è arrivata la possibilità non ho più avuto dubbi".


TRATTATIVA - "Ci è voluto un po’ di tempo ma sono felice di essere qua. Il mondo del calcio qualche volta è difficile ma è anche un mondo in cui non tutto è garantito, anche per i calciatori bisogna spesso aspettare, non si sa cosa può accadere. Ero convinto e fiducioso che sarebbe successo. Ci sono stati ottimi contatti tra il mio agente e il club. Ci sono alti e bassi ma sono sempre fiducioso, alla fine sono stato contento di aver centrato l’obiettivo. Sono eccitato di cosa avverrà nelle prossime partite".

ATALANTA - "Come mi sono lasciato con Gasperini? La cosa più importante è che ho trascorso dei bellissimi anni all’Atalanta, soprattutto l’ultima stagione in cui abbiamo vinto un trofeo, un’emozione speciale. Oltre alla squadra, sono cresciuto come uomo e come calciatore. All’interno e fuori dal club. La città è stata meravigliosa con me e con la mia famiglia. I 3 anni trascorsi là sono stati eccezionali. Nell’arco della carriera di un calciatore ci possono essere più punti di vista, ma ho imparato tantissimo, abbiamo fatto cose speciali insieme. Ora sono contento di essere passato dall’Atalanta alla Juve".

OBIETTIVI - "Non raggiungere il top di gol o assist, ma la cosa più importante è la squadra. Anche qui alla Juventus mi è stato detto che è questo il tipo di feeling che vuole avere con gli altri calciatori. Mi sono sentito parte della famiglia. Voglio integrarmi con la squadra, aiutarla con gol e assist, ma il calcio va oltre questo. Durante gli allenamenti e le partite voglio sentirmi al meglio".

RUOLO - "È divertente perché io ho anche giocato da difensore centrale in Olanda, poi quando sono arrivato qui in Italia non tutti mi conoscevano, ho giocato anche più avanti. Preferisco giocare più da centrocampista, ma se dovessi imparare qualcosa preferirei giocare in più posizioni, vedere il campo da una prospettiva nuova. Ho sentimenti positivi per l’esperienza avuta. Il mio ruolo è giocare più avanti, dietro agli attaccanti. Ho giocato parecchio lì negli ultimi anni. Anche se ora gioco più davanti agli attaccanti ho giocato anche più a centrocampo. Dipende un po’ dalla partita. Posso soddisfare tutte queste esigenze ma al momento mi trovo più dietro gli attaccanti".

TIFOSI - "Vorrei ringraziare i fan, i tifosi perchè è stata un’esperienza fantastica, incredibile. Avere questa sensazione, quella di quel giorno, dopo la prima partita allo stadio, ho ricevuto un’accoglienza fantastica. Questa è una cosa che i calciatori vogliono. Mi piacciono le responsabilità, noi dobbiamo prenderci cura di tutto. C’è pressione per tutti ma mi piacciono questi sentimenti. Noi abbracciamo queste responsabilità e queste pressioni per garantire performance ad altissimi livelli".

NUMERO 8 – "Ho chiesto se potevo tenere questo numero che è importante. Ho sempre giocato col numero 8, anche in prima squadra in Olanda. Sono cresciuto con questo numero. All’Atalanta non avevo l’8 ma il 7 e l’ho chiesto. Sono grato che mi sia stato dato".

MOTTA - "Confronto con Gasperini? Ci sono somiglianze, anche a lui piacciono allenamenti intensi. È un aspetto che io apprezzo. È calzante per il mio ruolo. Per quanto riguarda le differenze magari la formazione, però è difficile perché durante la partita ci sono differenze. Si può giocare con 3/4/5 difensori, ma la cosa in comune è quanto intensamente vogliono giocare le partite. Ho parlato con l’allenatore, mi ha dato un ottimo benvenuto, è stato esigente ma è quello che mi aspettavo. Ho parlato con tutti i giocatori, ci vediamo quotidianamente, il feeling è positivo. Mi ha detto cosa si aspetta in termini di filosofia, non solo di tattica, ma anche lo stile di vita, una cosa più strutturata. Come ci rapportiamo dal punto di vista dell’allenamento. C’è un feeling positivo, durante gli allenamenti e le partite. C’è fame ed energia, questo è quello che mi entusiasma".

PSV – "Sarà una grande partita di Champions. Conosco molti calciatori del Psv, ci ho giocato insieme e conosco le loro tattiche. Posso aiutare la squadra".

CONDIZIONE – "Come sto? Molto bene. L’ultimo mese è stato più difficile come allenamento, ora sono decisamente in forma. Mi sono allenato intensamente ogni giorno, sono stato contento di giocare 45′ nell’ultima partita. Non ho problemi dal punto di vista fisico e sono pronto a giocare dal primo minuto. È una bella soddisfazione anche per il grande benvenuto che ho ricevuto qua".

MODELLO JUVE - Direi Zinedine Zidane, che è stato un calciatore eccezionale per molti. Ma ci sono diversi calciatori, ad esempio Andrea Pirlo, Marchisio di nuovo per il numero 8, c’è un feeling speciale per questo motivo. Sono passati tantissimi giocatori in questa squadra".

LEADER - "La responsabilità come giocatore è quella di aiutare la squadra. Ho sempre voluto essere leader, anche senza la fascia da capitano. È naturale essere un buon giocatore della squadra ma tutti cercano di prendersi le proprie responsabilità perché tutti vogliono allenarsi, giocare, mantenere la stessa motivazione. Poi mantenere questa responsabilità e condividerla".

SCUDETTO - "La Juventus è un club che nella storia ha vinto un alto numero di titoli. Ma ora procediamo per gradi, partita dopo partita, ed è esattamente quello di cui abbiamo parlato con l’allenatore. Ci vuole tempo. La cosa più importante ora è conoscersi, approcciare le partite una dopo l’altra. Ora c’è l’Empoli, poi il Psv e il Napoli. Approcceremo le partite di settimana in settimana, poi i risultati arriveranno. Vogliamo vincere titoli, ma il nostro approccio sarà graduale".