RIMANERE - "Se prometto di diventare un punto di riferimento? Assolutamente sì, io non mi muovo da qui, anche se il Real vanta un diritto e sono arrivate proposte. Il club crede in me e io credo nella Lazio".
CAPITANI - "Patric, Cataldi, Marusic, Romagnoli... hanno una grande personalità e lo meritano. Sarà difficile per il mister scegliere, ma tutti lo accetteremo. La fascia poi è solo un pezzo di stoffa, dentro questo spogliatoio ci sono tanti leader senza nulla sul braccio".
OBIETTIVI - "Quando c'è un cambio generazionale in una squadra, bisogna avere pazienza. I nostri tifosi sono ambiziosi e pretendono tanto, ma sono arrivati nuovi ragazzi, che devono adattarsi. Il progetto è serio, anch'io spero nel quarto posto, ma bisogna essere realisti, andare avanti di partita in partita, senza porsi alcun limite, ma nemmeno un traguardo sproporzionato".
NOSLIN E CASTELLANOS - "Ciro è una leggenda, è stato tutto. Loro devono aspirare a raggiungerlo, ma senza portarsi dietro un macigno. Ognuno ha il suo stile, va dimostrato serenamente, ci vorranno anni per portarsi a quel livello".
SORPRESE - "Spero possa essere Luca Pellegrini perché ha un potenziale incredibile, ma anche Isaksen, non avete ancora visto nulla di ciò che è in grado di fare col pallone in campo".
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