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Gasperini: “Zaniolo, la Nazionale una spinta a far bene! Lookman il mio Pallone d’Oro. E Ilicic se…”

Gasperini: “Zaniolo, la Nazionale una spinta a far bene! Lookman il mio Pallone d’Oro. E Ilicic se…” - immagine 1
Dal Festival dello Sport della Gazzetta, l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato così di Lookman e non solo, intervenendo anche a Sky Sport con un'intervista.
Guglielmo Cannavale

Dal Festival dello Sport della Gazzetta, l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato così di Lookman e non solo, intervenendo anche a SkySport con un'intervista.

INIZIO STAGIONE - "Lo è stato un po' per tutti per via anche del mercato. La preparazione non è stata importante come in altri anni. Poi quando inizi a giocare prendi le misure".


CROCIATI - "Purtroppo non ho idee precise. La chiediamo ai medici ma effettivamente, in particolare in questo mese, ce ne sono stati molti di infortuni. Anche senza contatto. C'è chi dice che è colpa della preparazione, per qualcuno è dei campi o addirittura dei tacchetti. Speriamo che si trovi una soluzione

ZANIOLO - "Sì perché in queste settimane si stava allenando, con poche presenze. Ha giocato con un po' di continuità e il fatto che lo abbia chiamato da Spalletti deve essere una spinta per fare bene".

PALLONE D’ORO - “A chi lo darei? A Lookman che ci ha permesso di alzare con le sue prodezze l'Europa League".

EUROPA LEAGUE - "È ancora qualcosa d'emozionante. L'Atalanta che vince l'Europa League è stato qualcosa di straordinario che deve darci ulteriore forza. È stata un'impresa importante realizzata in Europa. Io ero convinto che avremmo messo in difficoltà il Bayer, che avevano battuto tutti i record ed erano i favoriti. Io ero fiducioso. Me lo sentivo che gli avremmo creato dei problemi”.

RISULTATO - “Il risultato non può essere solamente alzare una coppa o vincere uno scudetto. Il risultato è un'altra cosa. È quando uno cerca di superarsi ogni giorno. Tutto il resto viene fatto per creare una pressione. Ognuno ha i propri traguardi e vuole raggiungere la propria dimensione. Essere felici se si ottiene una promozione o se si riesce a fare qualcosa di più per la propria famiglia e i figli. Altrimenti la vita avrebbe poco senso. Il risultato è diverso dal successo. Considerare gli errori una frustrazione è una cosa che ti rovina la vita. L'errore serve per migliorarti e andare avanti".

ILICIC - "Dopo Valencia era un giocatore che forse era candidato al Pallone d'oro, o comunque nei primissimi posti. Poi quando subentra la depressione è difficile. La cosa è andata avanti per un po'. Ogni tanto aveva dei barlumi di classe. Ha avuto dei momenti di grande difficoltà, poi era tornato alla normalità ma non con le stesse prestazioni purtroppo".

GOMEZ - "Molti giocatori mi hanno dato delle grandi gratificazioni. Io traggo qualcosa da ognuno. Il Papu era un giocatore straordinario. Lui ti anticipava ed era rapido, di grande qualità e con una grande intelligenza calcistica. Purtroppo lo sport è impietoso e quando arriva il momento in cui abbassi un po' la prestazione diventa un problema. Quando la mia strada e quella del Papu si sono divise ci ho anche sofferto, è normale. Se ragioni da allenatore lo fai in un modo, se ragioni dal punto di vista umano lo fai in un altro. Si devono fare delle scelte e se metti sempre davanti la squadra, qualche volta le scelte sono dolorose".

ALGORITMO - "Adesso c'è questa cosa degli algoritmi che arriva dal basket negli USA, però il calcio è uno sport di situazioni ed è difficile rappresentarlo coi numeri. È uno sport incredibile che ha preso una dimensione planetaria. Gli stadi di calcio sono sempre pieni ovunque".

DENTISTA - “L’Atalanta che fa più male dal dentista? È una cosa nata da Guardiola quando abbiamo giocato contro. L'Atalanta in Europa è diventata un po' più che fastidiosa. Noi non giochiamo per limitare i danni: è la cosa che ci contraddistingue. Soddisfazioni? Sicuramente vincere a Liverpool. Quando abbiamo finito la partita abbiamo ricevuto un applauso da tutto il pubblico. È un pochino difficile che questo accada in Italia: c'è ancora tanta maleducazione".

CHAMPIONS - “La Champions è la manifestazione più importante del mondo, con le squadre più forti in assoluto. Noi non ci siamo stati per due anni e poi ci siamo ritornati: questa è stata una grande soddisfazione. Quest'anno c'è una nuova competizione con una formula sperimentale. È una sorta di tentativo di Superlega: si giocano molte più partite. Poi si capirà più avanti se questa è una formula più spettacolare. È tutto rivolto a cercare di aumentare lo spettacolo: non sempre ci si riesce e a volte si commette anche qualche danno. Si cercano di aumentare gli introiti economici”.