DISTACCO DALLA JUVE - "La Juventus è imbattuta, nessuno è riuscita a batterla: poi alcuni pareggi potevano essere delle vittorie e quindi si è creato questo distacco: ora abbiamo 13 punti, ma non dimentichiamo che l'anno scorso siamo arrivati a 18 punti da loro. Ci dimentichiamo quanto siamo arrivati dietro a Inter, Milan, Juve e Atalanta: sarebbe importante ricordarlo, il gap rispetto all'anno scorso perché oggi ce lo siamo dimenticato tutti".
MEGAFONO - "E' giusto mettere i puntini sulle i: non l'ho preso io, mi è stato dato. Magari qualcuno può pensare che io ce l'avessi nella valigia, qualcuno ci ha scherzato: io ero sul pullman, mi è stato dato chiedendo di dire due parole. Oggi sentire un grazie è sempre più difficile: era il minimo ringraziare i tifosi che prima del viaggio e dopo si sono riversati in modo così incredibile. Saremmo ancora a Capodichino se io non avessi detto qualcosa (ride, ndr). Sono situazioni che ti fanno percepire dove sei e la passione: sono cose che ti porterai sempre, rimarranno sempre nella tua vita. Abbiamo vinto la seconda partita del girone di ritorno: ringrazio la gente che ha sacrificato il proprio tempo per salutarci, è una cosa bellissima. Mi sono sentito in dovere chi fa sacrifici per il Napoli".
NAPOLI-JUVE - "Non è una partita normale? Io ho percepito che nessuna partita è normale: non dico che dobbiamo lottare contro tutti, ma non c'è una partita particolare. Ogni partita è la partita: racchiude tre punti e il fatto di dover mettere fieno in cascina. Queste sono partite che servono per l'autostima e capire a che punto siamo: ha un altissimo indice di difficoltà, la Juve è un osso duro, nessuno l'ha battuta. Le squadre imbattibili non esistono, prima o poi devi perdere: hanno giocatori forti, l'anno scorso sono arrivati molto davanti a noi, hanno fatto un ottimo mercato. E' un top club come Inter e Milan: devi avere grandissimo rispetto, hanno una storia importante e cercano di partire sempre per vincere. Lì non ti puoi nascondere, hai un solo obiettivo: vincere".
MERCATO - "Ogni finestra può migliorarti, se non è adesso dovrai farlo a giugno: vogliamo tornare in Europa, poi affronteremo il discorso in quel momento. Ogni finestra, se fatta nel modo giusto, può rinforzarti per il presente e per il futuro: il mercato di quest'estate sarà per tanti anni, significa mettere delle basi e poi crescere e aggiungere dei pezzi. Noi siamo stati bravi e fortunati: non è mai semplice mettere dentro giocatori e non sbagliarne neanche uno. Basta guardare due anni fa: sono stati spesi 100 milioni e tutti sono andati via in prestito. E' importante spendere ma ancora di più farlo nella giusta maniera e non buttarli. Ora o a giugno? E' giusto che il club decida questo: io sono venuto qua per dare una mano in un momento di difficoltà del Presidente: io non mi metterò a fare niente di particolare, bisogna essere costruttivi. Le cose sono molto chiare, le ho dette in precedenza: abbiamo questo gruppo, io sono contento perché ci posso andare in guerra. Se arriverà qualcuno che può migliorarci ben venga, se non viene nessuno, ce ne facciamo una ragione, stiamo zitti e lavoriamo: sapendo che in futuro questa rosa andrà rinforzata in modo importante. Perché se riusciremo ad entrare in Europa, oggi siamo pochi".
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