LEAO - “Leao è un fenomeno. Lo conosco già da tanto tempo, portoghese come me. Lui è uno rilassato, io sono teso (sorride, ndr). Deve imparare 2-3 cosine e può essere il migliore al mondo. Ha tutto, non lo dico per essere simpatico, ha tantissima qualità e se la mette al servizio della squadra sarà ancora più forte. Secondo me a fine stagione sarà uno dei migliori del mondo, non ho dubbi”.
DEDICA - "La dedico ai miei genitori che non ci sono più, a mia moglie e ai miei figli che hanno sofferto in questi mesi; sono stati sei mesi brutti dopo tanti anni al Porto. Mi lascia molto soddisfatto questa Supercoppa".
DISCORSO ALL'INTERVALLO - "Sulla mentalità, sul carattere della squadra, abbiamo cambiato due tre cosine. Abbiamo fatto una grandissima partita contro una squadra forte e un allenatore bravo. Non era facile. Abbiamo parlato, subito il 2-0, ma poi abbiamo dimostrato un carattere enorme. E su questo vogliamo rimanere. Ci sono obiettivi chiari per noi".
SUPERCOPPA - "L'ho sognato, ma ho sognato di vincere le partite senza rimonta perché mi fa male al cuore. Conoscevo tutti i giocatori, sapevo che si può fare un bel lavoro. Ma da domani iniziamo a pensare al Cagliari. Il posto del Milan non è settimo ottavo, ma tra i primi, dimostrando anche la nostra forza in Champions".
EMERSON ROYAL - "Emerson mi ha fatto un'entrata da rosso, mi ha fatto veramente male. Le vittorie ora non devono dare relax, ma motivazione. È facile sgonfiarsi, ma noi dobbiamo essere".
SIGARO - "Io avevo fiducia e convinzione di poter fare bene. Poi si vince con le piccole cose: c'è la fortuna, ci sono episodi che non possiamo controllare tutti. I giocatori a fine partita mi hanno detto subito che dovevo fumare il sigaro: sapevano che faccio questo rito quando vinco un titolo. È il tredicesimo titolo come allenatore: sono contento e ha un sapore speciale per me"
ARABIA - "Adesso non è importante, quello che conta è che sono al Milan. È vero, ho avuto proposte da club arabi, come anche di club brasiliani o di altre nazioni. Io, dopo quello che ho fatto al Porto, volevo una squadra europea, per proseguire la mia carriera da allenatore. È venuta anche la nazionale a chiedermi di lavorare: stavo pensando di accettare, poi è arrivato il Milan e non ci ho pensato un attimo".
ACCOGLIENZA - "Siamo stati ricevuti in maniera fantastica, ringrazio tutti quelli che hanno organizzato questa supercoppa: è stata veramente bella a livello organizzativo. Il calcio saudita ha avuto un'evoluzione incredibile, secondo me è sulla strada giusta: ha preso anche giocatori importanti, che giocano ad alto livello".
SOLO L'INIZIO - "Siamo tutti contenti per il lavoro duro che abbiamo fatto. C'erano pochi giorni per prepararci, ma le cose sono andate bene perché i ragazzi sono stati umili e hanno giocato con la mentalità giusta. Questo è solo l'inizio, dobbiamo continuare su questa strada. Da domani però pensiamo subito al Cagliari. E' un successo che dà fiducia a tutto il gruppo e all'ambiente. Lasceremo tutto in campo in ogni partita".
NIENTE RELAX - "Il merito è di tutti, ho trovato gente che vuole vincere e che lavora bene. Dobbiamo continuare così. Il sapore della vittoria ci deve dare ancora più voglia di vincere, niente relax".
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