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Conceicao: “Leao è un fenomeno, può essere il migliore al mondo! Sigaro, discorso e niente relax”

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Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha parlato a Mediaset, in conferenza stampa e Milan Tv dopo la vittoria della Supercoppa Italiana, in rimonta, contro l'Inter.
Guglielmo Cannavale

Sergio Conceicao, allenatore del Milan, ha parlato a Mediaset, in conferenza stampa e Milan Tv dopo la vittoria della Supercoppa Italiana, in rimonta, contro l'Inter.

CONTENTO “Sono molto contento per i giocatori, non era facile. L’ambiente non era al meglio. Noi avevamo pochi giorni per lavorare su dettagli e piccole cose che erano importanti per me in queste due sfide. Affrontavamo due squadre di grandissimo livello. Il merito è dei giocatori che hanno assorbito tutto quello che abbiamo dato. Ci sono stati errori perché l’avversario ha qualità, ci sono cose da migliorare, c’è tanto lavoro da fare. Loro sono coscienti di questo, possiamo fare un grande lavoro in questi 4 mesi per arrivare nei primi posti, dove deve stare il Milan, non al settimo posto come ora. Adesso abbiamo festeggiato, da domani si pensa al Cagliari”, riporta Milannews.


RIBALTATA “Alla fine c’erano due-tre cose a livello difensivo, era la fase offensiva che bisognava laterale. È stata una botta grande prendere i due gol. Nel secondo tempo una non buona lettura della profondità ci ha messo sotto 2-0. Ma questo vuol dire che la squadra ha carattere, è riuscita a vincere due partite contro grandi squadre. All’intervallo un allenatore deve gestire e cambiare cose, fa parte del mio lavoro e per questo mi pagano”.

COMPATTI “Bravo, se vogliamo essere compatti tutti i reparti sono importanti e ci deve essere poca distanza tra loro. Io so che i difensori che abbiamo, e anche i centrocampisti, possono ancora fare meglio. Devono avere coraggio. Se vogliamo tornare ad essere il grande Milan serve questa voglia, questo coraggio. Per me è importante, e non è facile l’articolazione della linea difensiva. Ma loro sono intelligenti, capiscono quello che vogliamo nonostante il poco tempo. Poi non è facile per l’intensità, non abbiamo avuto 5-6 giorni puliti per lavorare. Complimenti a loro, hanno capito cosa dovevamo fare per vincere”.

LEAO “Leao è un fenomeno. Lo conosco già da tanto tempo, portoghese come me. Lui è uno rilassato, io sono teso (sorride, ndr). Deve imparare 2-3 cosine e può essere il migliore al mondo. Ha tutto, non lo dico per essere simpatico, ha tantissima qualità e se la mette al servizio della squadra sarà ancora più forte. Secondo me a fine stagione sarà uno dei migliori del mondo, non ho dubbi”.

DEDICA - "La dedico ai miei genitori che non ci sono più, a mia moglie e ai miei figli che hanno sofferto in questi mesi; sono stati sei mesi brutti dopo tanti anni al Porto. Mi lascia molto soddisfatto questa Supercoppa".

DISCORSO ALL'INTERVALLO "Sulla mentalità, sul carattere della squadra, abbiamo cambiato due tre cosine. Abbiamo fatto una grandissima partita contro una squadra forte e un allenatore bravo. Non era facile. Abbiamo parlato, subito il 2-0, ma poi abbiamo dimostrato un carattere enorme. E su questo vogliamo rimanere. Ci sono obiettivi chiari per noi".

SUPERCOPPA  "L'ho sognato, ma ho sognato di vincere le partite senza rimonta perché mi fa male al cuore. Conoscevo tutti i giocatori, sapevo che si può fare un bel lavoro. Ma da domani iniziamo a pensare al Cagliari. Il posto del Milan non è settimo ottavo, ma tra i primi, dimostrando anche la nostra forza in Champions".

EMERSON ROYAL "Emerson mi ha fatto un'entrata da rosso, mi ha fatto veramente male. Le vittorie ora non devono dare relax, ma motivazione. È facile sgonfiarsi, ma noi dobbiamo essere".

SIGARO "Io avevo fiducia e convinzione di poter fare bene. Poi si vince con le piccole cose: c'è la fortuna, ci sono episodi che non possiamo controllare tutti. I giocatori a fine partita mi hanno detto subito che dovevo fumare il sigaro: sapevano che faccio questo rito quando vinco un titolo. È il tredicesimo titolo come allenatore: sono contento e ha un sapore speciale per me"

ARABIA - "Adesso non è importante, quello che conta è che sono al Milan. È vero, ho avuto proposte da club arabi, come anche di club brasiliani o di altre nazioni. Io, dopo quello che ho fatto al Porto, volevo una squadra europea, per proseguire la mia carriera da allenatore. È venuta anche la nazionale a chiedermi di lavorare: stavo pensando di accettare, poi è arrivato il Milan e non ci ho pensato un attimo".

ACCOGLIENZA - "Siamo stati ricevuti in maniera fantastica, ringrazio tutti quelli che hanno organizzato questa supercoppa: è stata veramente bella a livello organizzativo. Il calcio saudita ha avuto un'evoluzione incredibile, secondo me è sulla strada giusta: ha preso anche giocatori importanti, che giocano ad alto livello".

SOLO L'INIZIO - "Siamo tutti contenti per il lavoro duro che abbiamo fatto. C'erano pochi giorni per prepararci, ma le cose sono andate bene perché i ragazzi sono stati umili e hanno giocato con la mentalità giusta. Questo è solo l'inizio, dobbiamo continuare su questa strada. Da domani però pensiamo subito al Cagliari. E' un successo che dà fiducia a tutto il gruppo e all'ambiente. Lasceremo tutto in campo in ogni partita".

NIENTE RELAX - "Il merito è di tutti, ho trovato gente che vuole vincere e che lavora bene. Dobbiamo continuare così. Il sapore della vittoria ci deve dare ancora più voglia di vincere, niente relax".