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Conceicao: “Ho parlato con Leao, deve capire una cosa. Mercato e Fofana gioca sempre perché…”

Andrea Agostinelli
Vince il Milan che batte 1-0 il Girona in Champions League. Il commento alla partita del tecnico Sergio Conceicao

Vince il Milan che batte 1-0 il Girona in Champions League. Il commento alla partita del tecnico Sergio Conceicao raccolto da MilanNews.

PRESTAZIONE - "Niente sto vedendo la classifica e devo dire che i ragazzi hanno fatto un buon lavoro ma non è ancora finita, manca una partita. Siamo in un periodo di evoluzione e dobbiamo continuare a lavorare. Ci sono delle cose che vanno bene e tante altre cose che non vanno così bene. Ma la cosa più importante è il risultato: abbiamo creato soprattutto nel primo tempo per fare più gol e anche loro ne hanno avute. Nel secondo tempo è uscita la paura di prendere un gol che la voglia di fare il secondo: ma è normale in questo momento"

LEAO - "I ragazzi a livello di spirito ha dato tanto. Rafael ha fatto il gol, gli sto chiedendo altre cose non solo con la palla: lui accetta, sta lavorando e dà l'esempio. Una squadra nei diversi momenti del gioco deve pensare nello stesso modo. Mi sono accordo che più completo? Se non me ne fossi accorto che ci stavo a fare qua? Ho parlato con lui e abbiamo lavorato anche su questo, è importante che capisca che è un attaccante con la palla, ma un difensore quando non ce l’abbiamo. Non deve recuperare palla come i difensori, ma deve essere a disposizione per la nostra organizzazione a livello difensivo perché contiamo su tutti. Lui si sta sforzando per diventare un giocatore più completo, se questo diventa un’abitudine lui in futuro diventa un giocatore più forte secondo me".

RISULTATO - "Penso che il risultato sia stato positivo, abbiamo avuto momenti interessanti ma c’è tanto lavoro da fare. Abbiamo preparato questa partita sapendo che il Girona con la palla è una squadra che vuole giocare da dietro e sono bravi. Non siamo stati bravissimi nel pressing, quando abbiamo messo un po’ di velocità e verticalità nel gioco abbiamo creato situazioni che ci potevano far finire il primo tempo con qualche gol in più. Nel secondo tempo abbiamo avuto più paura di subire il gol che voglia di fare il secondo. Ma siamo qua per migliorare”.


MERCATO - "Ho chiesto una punta? Sono stanco... (ride, ndr)".

CLEAN SHEET - "Non abbiamo preso gol ma dobbiamo essere più solidi come squadra, più compatti. Ci sono momenti quando non abbiamo palla in cui tutti devono pensare allo stesso modo: questa per me è una squadra. Prima volta che non prendiamo gol ma deve essere un’abitudine. Stiamo lavorando, è un processo di evoluzione, vogliamo che i giocatori accettino qualcosa di diverso e non è facile. Cerco di sentire il polso della squadra e sentivo che soffrivano un po’, ma in questo tipo di partite è molto importante il risultato".

DIFETTO - "Quando perdiamo palla la nostra reazione deve essere collettiva, così come il nostro modo di pressare: dobbiamo farlo nel momento giusto e nello spazio giusto. Sono completamente d’accordo".

FOFANA - "Gioca sempre? I suoi dati fisici sono buoni. Lui mi diceva che a Monaco non giocava la Champions, qui sente l'inno e ha una motivazione incredibile. Se lui sta bene di testa, può fare tutte le partite. Non è un problema. Speriamo che non abbia problemi come li ha avuti Royal. Fofana è forte".

ANCORA SU LEAO - "L'allenatore è una persona molto felice quando i giocatori parlano così di lui. Io non ho casa, sto 24 ore su 24 a Milanello e con lo staff facciamo di tutto per dargli tutti gli elementi. A Leao chiedo altre cose, che forse prima non gli venivano chieste, ma se lui ha questo atteggiamento può avere un salto di livello importante. Un giocatore ha palla due minuti, il resto si deve muovere e questo non è negoziabile per me. La squadra pensa tutta allo stesso modo.. Se fa così, diventerà uno dei migliori al mondo".

FASE DIFENSIVA - "Abbiamo lavorato per puntare sulle debolezze dell'avversario e siamo arrivati a fare cose interessanti in verticale. Nel secondo tempo c'è stata più voglia di non prendere il gol del pareggio che di segnare un altro gol, e io lo capisco. Per me essere al Milan è una responsabilità grande. Lavoriamo al massimo, anche i giocatori. Lavoriamo tanto per avere una evoluzione senza palla: avere un gruppo solido per non far sì che l'avversario arrivi facilmente davanti a Maignan... Con tutto il rispetto per il Girona".