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Colpani: “Spero di svegliarmi presto: anch’io mi sono preso al fanta! I gol, il ruolo e Kean…”

Marco Astori
Andrea Colpani, trequartista della Fiorentina, ha concesso un'intervista ai microfoni di Calciomercato.com. Ecco le sue parole sul suo avvio in Viola, sul ruolo e sui numeri ad oggi meno esaltanti rispetto all'anno scorso.

Andrea Colpani, trequartista della Fiorentina, ha concesso un'intervista ai microfoni di Calciomercato.com. Ecco le sue parole sul suo avvio in Viola, sul ruolo e sui numeri ad oggi meno esaltanti rispetto all'anno scorso.

NUMERI E FANTA - "Speriamo di svegliarmi presto anche quest'anno... Guardate che io mi sono preso, ne va anche della mia, di stagione! L'anno scorso sono partito forte, i numeri erano importantissimi. Io l'ho valutato come un processo naturale, anche a livello fisico visto che ho spinto tanto all'inizio. Tenere un ritmo alto tutto l'anno porta fisiologicamente ad un calo ad un certo punto dell'anno. Lo step successivo è lavorare per rendere questo calo meno frequente o magari meno impattante. Sono arrivato un po' dopo e a Monza ho avuto un problemino, ho finito la preparazione un po' dopo rispetto ai miei compagni. Si può dire che sto entrando in forma in partita e non in allenamento".

RUOLO - "Beh, è difficile anche per me. Avendo fatto un po' tutto, specie sulla destra, ho avuto modo di apprezzare diversi aspetti. Da mezzala puoi stare dentro al campo e allargarti improvvisamente, da trequartista sei vicino alla porta, da esterno c'è modo di puntare l'avversario e creare combinazioni con il terzino. Risentiamoci fra qualche tempo che magari mi faccio un'idea più chiara... Vedo prima le cose? Detta così sembra che sia un mago… (ride, ndr) Ma sì. Intendo che quando sta arrivando la palla mi immagino già quello che può succedere e visualizzo ciò che voglio fare. Di certo non mi appare il Signore che guida le mie giocate, ecco, questa premessa va fatta".

GIOCATORI SIMILI - "Mi vengono in mente Zielinski, che mi piace tantissimo, Dybala che fa un calcio incredibile, mentre tra i miei compagni c'è Gudmundsson che però rispetto agli altri due è più istintivo, con qualità comunque elevate".


ESTATE - "E' stata un'estate diversa rispetto al solito, ovvio. Ho cercato di guardare meno notizie che potevo, non volevo farmi prendere da troppi pensieri e ho semplicemente aspettato che il telefono squillasse. Confesso che nelle settimane precedenti il mio trasferimento mi sono sentito un po' giornalista, perché ero spesso a telefono con il mio agente per farmi aggiornare su tutte le novità. Che poi è questo che fate voi, giusto?".

FIORENTINA - "Devo dire che ho trovato esattamente quel che mi aspettavo di trovare. Mi aspettavo una piazza caldissima e ne ho trovata una dal calore incredibile, mi aspettavo una squadra forte e non sono stato deluso, mi aspettavo un centro sportivo all'avanguardia e ho trovato il Viola Park. Pressione? Sì, ce n'è molta, i tifosi giustamente si aspettano tanto e noi cerchiamo di fare il massimo. Da parte mia, io cerco di stare il più tranquillo possibile e di mostrare le mie qualità senza far caso a quello che sta intorno. Preoccuparsi troppo è il modo più rapido per poi fare brutte figure.

PALLADINO - "Il mister mi dà tranquillità, vuole che mi comporti come al solito. Lui ha moltissima voglia di emergere, l'ha sempre avuta e la sta facendo vedere anche qua".

KEAN - "Moise solo a guardarlo ti fa impressione per la sua enorme forza fisica".

GUDMUNDSSON - "Gud ha una calma olimpica abbinata a grande tecnica".

BOVE - "Se penso a Edo mi viene in mente un trattore perché corre per tutti i 90 minuti e non si ferma mai".

OBIETTIVI - "Vincere un trofeo europeo è sicuramente un obiettivo. Noi vorremmo sempre migliorare quanto fatto l'anno precedente, e sappiamo tutti che per non uno, ma due anni siamo arrivati in finale. L'unico modo per fare meglio è portare a casa il trofeo, lavoreremo per questo".