news formazioni

Calzona: “Come sta Osimhen! Mi piace il 4-3-3, Traoré e su Hamsik vi dico…”

Calzona: “Come sta Osimhen! Mi piace il 4-3-3, Traoré e su Hamsik vi dico…” - immagine 1
Francesco Calzona da ieri è il nuovo allenatore del Napoli. E parla subito in conferenza stampa alla vigilia del Barcellona in Champions, ecco le sue parole.
Guglielmo Cannavale

Francesco Calzona da ieri è il nuovo allenatore del Napoli. E parla subito in conferenza stampa alla vigilia del Barcellona in Champions, ecco le sue dichiarazioni, riportate da tuttonapoli.net: "Volevo iniziare ringraziando la federazione slovacca nella persona del presidente Kovacic perché mi hanno permesso questa possibilità di venire a Napoli. Il merito è loro e dei giocatori, ringrazio anche il popolo slovacco perché mi ha manifestato grande stima. Si riparte da oggi, si resetta tutto. Si inizia un nuovo cammino, ho trovato una squadra che si è messa subito a disposizione. Poche parole, perché abbiamo bisogno di fatti, per cui ci siamo intrattenuti pochissimo e poi siamo andati subito in campo".

OSIMHEN - "Si è allenato con il gruppo, non è stata una seduta lunghissima, c’erano tante cose da fare. Si è allenato a pieno ritmo, sarà valutato anche domani mattina come il resto della squadra, post allenamento".


PUBBLICO - "Il pubblico di Napoli è speciale, ma più che chiedere un aiuto a loro il compito è nostro di renderli orgogliosi e felici con le nostre prestazioni e i risultati da qui in avanti".

COSA CAMBIA - "Un allenatore può cambiare poco ma non abbiamo tempo. Dobbiamo accelerare questo processo di apprendimento. Ai giocatori ho detto che non abbiamo più scusanti, dobbiamo migliorare la nostra prestazione in questo momento. Il Barcellona è tra le squadri più forti in Europa. Noi non abbiamo paura perché siamo il Napoli, ma nessuno può nascondere che giocano grandissimi giocatori e hanno un top allenatore".

SARRI E SPALLETTI - "Ho lavorato con tre grandi allenatori, perché includo anche Di Francesco che mi ha insegnato tantissimo. Ho appreso tantissimi concetti che chiaramente mi aiuteranno nel mio prosieguo. Poi ci metterò del mio ma per me sono stati tre allenatori importanti".

SUBITO BARCELLONA - "Sono contento, sono arrivato in tangenziale e mi è salita l'adrenalina. Il debutto è importante, contro un avversario forte. Tutto questo però non mi spaventa perché il Napoli è una squadra forte. Deve solo ritrovare alcuni concetti, ma è forte. Questo mi rende felice".

OBIETTIVO CHAMPIONS - "Non parlavo di metodologie ma solo di convinzione. Ho detto che sono una squadra forte perché ci credo. Lo hanno dimostrato l'anno scorso e a tratti anche quest'anno. Hanno fatto bene in Champions, facendo un ottimo girone e stravincendo il campionato. Sono totalmente convinto di tutto questo. Prima di domenica non mi ha mai contattato nessuno, ho parlato con la società solamente domenica. Il presidente non è contento della situazione, mi ha chiesto di credere fermamente ai nostri obiettivi, di andare avanti in Champions e di arrivare ad un posto che ci possa qualificare alla prossima Champions".

PER VINCERE - "Come ho detto serve giocare con spensieratezza, avere la mente libera può aiutarci. Si fa questo mestiere per giocare partite come queste, dovremmo affrontarla al massimo del nostro potenziale e delle nostre forze. Giochiamo in casa, questo può darci un'ulteriore spinta".

PARI - "Se firmerei? Assolutamente no, noi siamo il Napoli. Questa è una squadra forte, giochiamo in casa. Non accetto assolutamente un pareggio prima di giocare la partita, se poi il Barcellona sarà così bravo a costringerci a al pari tanto di cappello. Ma noi vogliamo giocare per vincere".

MODULO -  "A me piace giocare col 4-3-3, però non mi lego ai moduli. Cerco di sfruttare le caratteristiche dei giocatori. La squadra è stata costruita in un certo modo, io di questo ne terrò conto perché è giusto così. Del Barça ho visto da spettatore una, due partite. Ho seguito quella di campionato, specialmente l'ultima. E' una squadra forte, ha grandi giocatori, poi stimo tantissimo l'allenatore".

ANCORA SARRI E SPALLETTI - "Per me è stata una grande fortuna avere questi due grandissimi allenatori che mi hanno insegnato tantissime cose. Hanno caratteristiche diverse, ma questo mi ha arricchito ancora di più. Due allenatori con grandissima personalità, diversi per il lavoro sul campo. Con Spalletti sono stato solo un anno, ma è stato molto intenso e di grandi insegnamenti. Se li ho sentiti? E' successo talmente tutto così in fretta, che a parte il mio papà, la mia mamma, un mio fratello, la mia compagna e mia figlia, non ho sentito nessuno".

TRAORÉ - "Non è al 100% ma punto tanto su di lui. Oggi abbiamo fatto un allenamento tattico, conto su di lui ma non solo su di lui. Tutti dovranno darmi indicazioni per scegliere in futuro. Domani avremo fatto due allenamenti che saranno indicativi per me. Traorè non è al 100% ma contro su di lui, non so se lo utilizzerà dall’inizio".

HAMSIK - "Lo volevo fortemente, che venisse: solo che lui gestisce un'Academy importante, da quando ha smesso di giocare l'ha presa in mano lui. In così poco tempo non è riuscito a organizzarsi, ma mai dire mai: Hamsik e Maradona sono i giocatori più amati qui. Un ragazzo fantastico, collabora con me in nazionale: gli ho dato molto spazio, è un ragazzo eccezionale".

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del fantacalcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Sosfanta per scoprire tutte le news di giornata.