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Boulaye Dia, cosa filtra sulla forma di malaria e le prime stime sui possibili tempi di recupero

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Stop obbligato per Boulaye Dia in casa Lazio: l’attaccante è stato colpito da un attacco di malaria, come reso noto dalla federazione senegalese.
Alessandro Cosattini

Stop obbligato per Boulaye Dia in casa Lazio. L’attaccante è stato colpito da un attacco di malaria, come reso noto ieri dalla federazione senegalese. Ecco quanto evidenziato dalla Gazzetta dello Sport sui tempi di recupero per l’ex Salernitana. “La notizia, diffusa ieri sera, ha suscitato una forte apprensione nell’ambiente biancoceleste. I contatti subito avviati dalla Lazio con il Senegal hanno riportato l’attacco di malaria a una forma di «lieve entità». Che però andrà riesaminata. Intanto, Dia tornerà a Roma nelle prossime ore, probabilmente già oggi. La Lazio intende seguirlo direttamente nelle cure sin dal principio. Intanto, le prime previsioni sul periodo di stop per l’attaccante vanno verso i 20 giorni”, si legge sulla rosea.

LA LAZIO VUOLE VEDERCI CHIARO - Il Corriere dello Sport per ora non si sbilancia sui tempi: “Dipenderà dall'entità del virus, sul quale tra l'altro la società biancoceleste vuole vederci chiaro. Ci sono dei dubbi, infatti, sul comunicato diramato dalla federcalcio senegalese: generalmente la malaria ha un'incubazione minima tra i 7 e i 10 giorni, motivo per il quale non sarebbe compatibile con l'arrivo di Dia in Africa di lunedì scorso (si potrebbe però ipotizzare un contagio nella precedente sosta delle nazionali). In più, da parte dei dottori locali sono arrivate delle rassicurazioni sulle condizioni dell'attaccante, che sarebbe stato contagiato "solo in forma lieve", motivo per il quale sarebbe da curare come una normale influenza (alcuni siti locali addirittura lo danno potenzialmente in campo per il match in programma con il Burundi di martedì prossimo). C'è qualcosa che stona, insomma, per questo il giocatore dovrebbe rientrare a Roma tra oggi e domani, così da essere esaminato dallo staff medico biancoceleste".


LA SPERANZA DI BARONI - "Nel caso in cui dovesse essere confermata la versione arrivata dal Senegal, allora il giocatore resterebbe in una sorta di quarantena, sebbene il virus in sé per sé non sia contagioso tra esseri umani. In ogni caso, a prescindere da quale sia l'entità e l'origine di questo virus, si è conclusa così questa esperienza in nazionale di Dia, che tornerà a Roma per curarsi. Un incidente di percorso strano e anomalo per l'attaccante della Lazio. La speranza di Marco Baroni è che si tratti eventualmente della forma più lieve, così da avere a disposizione l’attaccante già per il ritorno in campo il prossimo 24 novembre contro il Bologna”, si legge.